•capitolo 37•

8 1 0
                                    

Avvicina le sue labbra alle mie e una miriade di emozioni si impossessano di me.
Farfalle nello stomaco.
Brividi.
Batticuore.
Il nostro primo bacio da fidanzati? Spero di si.
Era quello che voleva dire vero?
Si allontana da me e mi guarda negli occhi.
"Okay" sussurra.
"Okay" ripeto.
Cerco di nascondere un sorriso, anche con l'aiuto dei capelli. Dio, è troppo imbarazzante.
"Che faccia da ebete" sussurra come se avesse detto una cosa dolce.
"Grazie, molto gentile. Davvero dolce, sisi" annuisco ironica.
"Mi piace la tua faccia" si siede accanto a me.
"È un complimento?" Chiedo prima di essere stretta dai fianchi per poi ritrovarmi sopra le sue gambe.
"Si, hai proprio una bella faccia" ridacchia sul mio collo facendomi venire la pelle d'oca.
"Be, grazie allora" alzo gli occhi al cielo.
"Quindi..."
Mi lascia piccoli baci sul collo.
"Quindi?" Mi incalza.
"Ora...noi...saremmo..." gesticolo.
Non riesco a credere che glielo sto chiedendo davvero.
"Fidanzati? Si"
Soffia.
"Bene, bene" sorrido liberamente, sapendo che non mi può vedere.
"Lo so" mi stampa un bacio sulla guancia.
"Vuoi entrare?" Gli chiedo alzandomi.
"No, vado da Sasha mi aveva chiamato perché mi doveva parlare...boh" alza le spalle.
Mh, bene. È simpatica.
Certo, certo.

"Va bene" annuisco e vado verso la porta. Non vedo l'ora di spaparanzarmi sul divano con un chilo di gelato al cioccolato.
Mi tira da un braccio e in pochi secondi le sue labbra sono sulle mie.
"Ci vediamo" se ne va.
Cazzo.
Entro in casa un pó stordita.
Vado verso il frigorifero...pancia mia fatti capanna!
Caro genere maschile, voi dovete sapere che quando una donna è triste mangia, e quando è felice fa la stessa cosa.
Quindi se rendete la vostra donna felice o triste, non lamentatevi se ingrassa perche la colpa è, e sarà sempre, vostra. Per un motivo : perche lo diciamo noi.
Si, lo ammetto sono una femminista nata.

Dopo una settimana...

"Dove cazzo sei?" Urla al telefono.
"Che cazzo vuoi? Non posso andare a fare pipì?" Strillo anche io come una pazza tra i corridoi della scuola.
È successo un casino. Io e Chris avevamo deciso di pranzare insieme, fuori dalla scuola, quindi l'avrei dovuto raggiungere alla porta d'ingresso il più velocemente possibile per evitare di fare tardi alle lezioni poi. Ma mentre stavo correndo ho incontrato Alex e Tina che discutevano. E da bastardi senza cuore quali sono, hanno deciso di mettermi in mezzo.
Quindi ho cercato di far calamre  le acque, e nel frattempo erano passati quindici minuti.
Come sprecare tempo prezioso. Poi, come se non bastasse, dovevo fare pipì, ed era non urgente, ma urgentissima.
Quindi sono andata in bagno, e Chris mi ha chiamata trentacinque volte. Si, trentacinque.
E...ora siamo qua a gridarci al telefono.
"Ti vedo" e mi chiude la chiamata.
Gentile.
Ha lo sguardo arrabbiato, quasi offeso.
Dio, ora come glielo spiego?
"Ti spiego quello che è successo" dico appena lo vedo.
"Ti sto ascoltando" incrocia le braccia al petto.
Che palle.
"Stavo vendo da te, ma ho incontrato Tina e Alex che litigavano e praticamente ho dovuto farli calmare perche si stavano per uccidere a vicenda e il tempo è volato.
Poi..." mi gratto il collo.
"Poi?"
"Poi...dovevo fare pipì, e sono andata in bagno..." guardo le mie scarpe.
Okay, nella mia testa suonava meglio.
"Mh" mi guarda.
"Mh" lo guardo.
"Sei una frana" accenna un sorriso.
Sento gli angeli cantare.
"Sarà per la prossima" alzo le spalle.
"E...comunque non mi hai nemmeno salutato" alza un sopracciglio.
"Oh, scusami. Ciao" dico innocente.
So cosa intende per salutare, ma faccio finta di non saperlo.
"Non mi hai salutato" ripete.
"Ciao"
"Sei una testarda, bastarda e testa di cazzo" sorride.
"No, ma vuoi aggiungere qualcos'altro?" Dico ironica.
Ridacchia e si avvicina per stamparmi un bacio, ma proprio in quel momento suona la campanella.
Ma porca...il fato è contro di noi.
"Ci vediamo dopo" gli sfioro le labbra con le mie velocemente e poi scappo verso la mia classe.
Già,bella la vita da fidanzati.
Comunque sta sera devo raccontare tutto a Tina perché questa settimana non abbiamo avuto modo nemmeno di vederci e, di conseguenza, non sa niente.
Avrei potuto chiamarla, si, ma le voglio dare la notizia dal vivo per godermi la sua faccia.
Le mando un messaggio.

Messaggio da Abby per Hitler:
Sta sera a casa mia, non sento ragioni.

E spengo il telefono senza leggere la sua risposta, volendomi concentrare sulla lezione di matematica che, so già, non capirò.

SPAZIO AUTRICE

Ciao bella gente. Come va?
Comunque so che il capitolo è corto, ma cercate di accontentarvi...anche perche questa settimana penso si aggiornare di nuovo.
Alla prossima.





Love YourselfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora