•capitolo 18•

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"Tesoro svegliati" urla la signora padrona di prima mattina.
Ma poi, lei che ci fa qua?
"Che caz... cioè che ci fai qua?" Le chiedo ancora sotto le coperte.
"Abigail che cosa stavi per dire a tua madre?" Grida ancora. Non la sopporto quando grida. La sua voce va dritta al cervello, già é ritardato per conto suo e se ci si mette pure lei finisce che lo perdo.
"Alla tua padrona intendi dire" mormoro ma mi sente.
"Abigail" dice tra i denti.
"Non farmi ripetere" grida.
"Okay... basta che non gridi. Stavo per dire caz...cazzakistan ci fai qua?" dico che, tra parentesi, non si scrive cosi.
"Che cosa?" Chiede confusa.
"Lo sai mamma, é il modo si parlare di noi adolescenti,non puoi capire" dico e lei sbuffa.
"Invece vi capisco, non sono vecchia. Anche io parlo cosi" dice lei aprendo la finestra.
"Mamma chiudi quella caz...cazzachistan di finestra" mi lamento.
"No, amore, devi svegliarti. Arriverai tardi a scuola" dice e esce dalla mia camera. Finalmente un pó di pace!
"Abby se non ti vedo tra cinque minuti in cucina salgo. Non ti conviene,zia" mi minaccia cercando di usare il linguaggio di noi giovani . Come non detto.
Mi alzo dal letto e vado in bagno. Mi spoglio ed inizio a lavarmi. Insapono il corpo con il bagno schiuma e poi i capelli con lo shampoo. Mi risciacquo ed esco.
"Mamma che mi metto?" Grido per farmi sentire quando sono davanti all'armadio.
"Jeans e maglietta" grida. Ma va...no vado a scuola nuda. Me che risposta é? Perendo una maglietta larga nera con dei jeans strappati stretti e un cardigan bianco sopra. Scendo giù e vedo mia madre ai fornelli.
"Amore" dice quando mi vede.
"Come mai sei a casa?" Le chiedo sorpresa della sua presenza.
"Oggi ho il giorno libero" mi spiega.
"E perché di solito quando hai il giorno libero non ti vedo a casa?" Le chiedo confusa.
"Basta con le domande. Tieni" e mi porge un piatto pieno di deliziose bontà.
Mangio tutto velocemente e esco di casa. Arrivo alla fermata e vedo Chris.
Mi avvicino e lui mi guarda.
"Ma tu non avevi la macchina?" Gli chiedo confusa.
"Si" risponde. Continuo a guardarlo ma non continua quindi mi giro dall'altra parte. Mi metto le cuffie e sento la musica ad alto volume.

"Abby" grida qualcuno mi giro e vedo Chris rosso in faccia. Mi tolgo una cuffia e gli chiedo :" perché gridi?"
"Perche gridi?" Ripete.
"E sono tre ore che cerco di attirare la tua attenzione ma non mi senti" grida ancora. Tra lui e mi madre rischio di diventare sorda.
"Quindi abbiamo perso l'autobus e siamo in ritardo" scherzo e rido da sola.
"Comunque che volevi?" Gli chiedo quando vedo che non ride.
"Niente, lascia stare" dice.
"No,ora tu mi dici! Stavi per sfondarmi i timpani. E perche? " dico e lui ride.
"E ora perché ridi?" Gli chiedo non riuscendo a trattenere un sorriso.
"Perche... niente,niente" mi liquida con un gesto della mano.
Mah. Arriva l'autobus e saliamo.
"Buongiorno" saluto Tina.
"Allora cosa avete fatto ieri?" Chiede con la solita faccia pervertita.
"Mmm, niente." Dico per farla stare sulle spine.
"Niente? Impossible" dice scuotendo la testa.
"Niente dopo che te ne sei andata mi ha baciata poi me ne sono andata a casa" riassumo.
"E basta?" Mi chiede sognante.
"E basta." Dico e vedo la sua faccia delusa.
"Hai portato l'autorizzazione firmata dai tuoi genitori per domani?" Mi chiede. Cosa?
"Cosa dobbiamo fare domani?" Le chiedo .
"Abby, come fai a dimenticare tutto? La gita al campeggio! Dimmi che hai portato l'autorizzazione" mi spiega lei spazientita.
"Ehm... si,ho portato l'autorizzazione. Non l'ho dimenticata sopra il tavolo della cucina. Nooo, come potrei?" Dico ironica. É quello che voleva,no?
"Abby, ma sei idiota!" Grida.
Scendiamo dall'autobus e andiamo a sederci al nostro solito posto.
Vediamo Tristan venire verso di noi. Che cazzo vuole ora?
Ma quando é a pochi metri torna indietro.
"Hai visto pure tu quello che ho visto io?" Chiede Tina guardandolo. Annuisco soltanto e distolgo lo sguardo. Vediamo in lontananza James,Colton,Alex, Chris e Joanna, se non sbaglio.
"Ma buongiorno" dice Alex sedendosi e facendo cenno a Tina di sedersi sulle sue gambe.
"Ciao" grido. Almeno la semettono di chiamarmi 'cattiva ragazza' perche mi dimentico di salutare.
"Vedo che sei tornata quella di prima" dice James sedendosi accanto a me.
"Non sono mai cambiata" sorrido e lui ricambia.
"Avete portato l'autorizzazione almeno voi?" Chiede Tina riferendosi a me.
"Quale autorizzazione?" Chiede Chris mentre gli altri annuiscono.
"Non mi dire. Pure tu te ne sei dimenticato?" Chiede esasperata Tina.
"Chi altro se ne é dimenticato?" Chiede Chris.
"Abby" risponde subito Tina.
"Ovviamente" dicono tutti in coro.
"Ehi! Io non mi dimentico mai...no vabbe é vero, avete ragione" rido sola. Ma cosa ci ha messo nel cibo mia madre?
"Ecco brava" dice Chris.
"Oh i due piccioncini" dice Tina.
Ci giriamo e la guardiamo malissimo.
"Tani,Tatiana - o come cazzo ti chiami- stai zitta!" Dice Chris.
"Non sto zitta. E per la cronaca mi chiamo Tina. T-I-N-A "scandisce il suo nome.
"Non interessa a nessuno" ribatte Chris
"Ehi! Lascia stare la mia piccolina!" Dice Alex
"Finalmente la difendi! Pensavo fossi morto" scherzo solo in parte
"BigL" dico alzandomi quando é a pochi metri da noi.
"Ehi, bimba". Scherza lui e ci diamo il cinque.
"Ciao ragazzi" saluta a tutti. La campanella suona e noi entriamo in classe.
Oggi abbiamo lezione tutti insieme. E oggi dovevamo pure portare l'autorizzazione.
Entriamo in classe e io e Tina ci sediamo insieme, mentre Chris con Colton, Alex con Brad -credo che si chiamava cosi- e James con un ragazzo grosso che, a quanto pare, puzza. E Joanna con Nicole Webber -credo si chiamava cosi- É molto carina ha i capelli lisci lunghi castani, gli occhi castani e un fisico da urlo. James si gira verso di noi e fa facci e buffissime.
"Buongiorno ragazzi, prima di iniziare la lezione vorrei parlare della gita di domani. Allora partiamo di mattina presto quindi alle 7.30 dovete essere qui. I ritardatari non verranno, quindi meglio arrivare in tempo. Passeremo una notte li e poi ripartiremo sempre di mattina presto. Le scappatelle notturne nelle altre tende non sono bene accetti. Quindi non provatateci nemmeno." Spiega guardando sopratutto i ragazzi.
"Chi ci accompagna?" Chiede un ragazzo.
"Io e la professoressa Watson" risponde.
"Siamo fottuti" mormora Chris dietro di me.
"Possiamo decidere noi con chi stare in tenda?" Chiede Tina.
"Non so... dobbiamo ancora decidere, ma molto probabilmente decideremo noi" spiega.
"Ora siamo fottuti" dico io. Spero di capitare con qualcuno di simpatico/a.
"Ma saremo maschio con maschio e femmina con femmina,vero?" Chiede Joanna.
"Forse si forse no" dice lui con un sorriso furbo.
"Ma come? Dobbiamo partire domani e non sappiamo niente" dice Chris.
"Signor Black, non importa con chi capiterà in tenda, quello che dovrebbe importarle é la natura e di imparare il più possibile visto che poi al ritorno dovrete fare una relazione" lo richiama il prof. Tutti iniziano a protestare riguardo la relazione ma a lui non importa. Fanno sempre cosi! Ma andate a farvi friggere con queste relazioni e test dopo una gita!
"Appunto, dovrebbe" ribatte lui.
"Oggi dovevate portare le autorizzazioni. Mettele sopra al tavolo. Monroe, sicuramente lei se ne dimenticata, quindi la porta domani" dice il prof. Pure lui lo sa.
"Ehm...si scusate" mormoro imbarazzata.
"Prof anche io la porto domani" dice Chris.
"Va bene, ma se non le portate non venite. Io vi ho avvistati" ci avverte e noi annuiamo. A turno tutti i miei compagni si alzano e consegnano le autorizzazioni.
"Ora possiamo iniziare la lezione" dice e inizia a spiegare.
"Chi sa con chi capiterò..." sussurra Tina.
"Boh, ma io spero qualcuno che conosco. Non vorrei che si creassero silenzi imbarazzanti quando staremo in tenda" dico io.
"Abby, starete in tenda solo la notte. E dormirete" dice lei ovvia.
"Spero" dico e lei sbuffa.
"Cosa c'é ora?" Le chiedo.
"Non c'é nessun spero é cosi e basta!" Alza la voce.
"Emilton si accomodi fuori dalla classe" la sgrida il prof spazientito.
"Ma..."
"Fuori" grida.
"No, é colpa mia, scusate" intervengo.
"Allora vada fuori Monroe" dice.
Raccolgo le mie cose ed esco.
Tina mi rivolge un sorriso di scuse e io le mimo con le labbra 'tranquilla'. Chiudo la porta e mi siedo per terra.

Dopo dieci minuti buoni sento il prof gridare ma non capisco cosa dice . La porta si apre e vedo Chris. Ovviamente l'ha fatto arrabbiare.
"Che hai combinato?" Gli chiedo.
"Commentavo quello che diceva" alza le spalle.
"Tipico. Verrai bocciato di questo passo" lo rimprovero in un certo senso.
"Non hai voce in capitolo" dice
"É solo la seconda volta!" Mi difendo.
"É uguale"
"No c'é una bella differenza tra 2 e 567 volte" dico e lui ride.
"Ho fame" dice e si siede accanto a me.
"Io ho già mangiato" dico. Sembriamo dei barboni fattoni.
"Ovviamente. Ecco perche sei grossa" ride.
"Scusa? Io grossa? Ma sicuro di vederci bene?" Mi volto verso di lui.
"Si, e sei grossa" ride più forte.
"Io potrei essere pure grossa ma tu sei stupido!" Metto un finto broncio.
"Scusa? Io stupido? Ma sicura di vederci bene?" Scimmiotta la mia voce.
"Io non parlo cosi"" mi difendo.
"Oh si giusto" si schiarisce la voce.
"Scusa? Io stupido? Ma sicura di vederci bene?" Imita una voce squillante.
"Oddio, quella é di mia madre" scoppio a ridere e pure lui.
"Hai risolto con Tristan?" Gli chiedo quando smettiamo di ridere. Mi sento tremendamente in colpa per aver rovinato la loro amicizia, non ne valeva la pena. Insomma, ho capito che per lui era tutto un gioco: i baci, i discorsi, i momenti, gli scherzi, le risate.
"No, non ne voglio parlare" dice duro. Ecco, visto? Rovino sempre tutto.
"Va bene, ma solo...ti volevo dire una cosa" mi fermo per vedere la sua reazione e sbuffa, lo prendo come un si.
"Allora... inizio dicendo che mi dispiace di aver rovinato la vostra amicizia, non era mia intenzione. E non sai quanto mi odio per questo, mi sento..." ma non mi fa finire.
"Tranquilla tu non hai rovinato nulla. "Dice e io sorrido

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