cap. 14 fortunatamente c'era lui

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Arrivati fuori alla palestra esterna della scuola, la prof ci fa fare riscaldamento prima di iniziare la partita poi, forma due squadre.
Mi vedo costretta a giocare in squadra con quel essere arrogante di Edoardo e contro uno dei miei migliori amici. Francesco.
Peggio di così non si può.
Ci disponiamo come le regole del calcio vogliono e iniziamo a giocare.
Sono un asso in questo gioco.
Amo giocare a calcio sin da bambina. È uno sport che mi appassiona molto.
"Ok ragazzi. Al mio fischio iniziate!"
La prof sarà l'arbitro.
Io, giocherò in attacco con Edoardo. Mentre Fra sarà il difensore della squadra avversaria.
Simo, Lety e kikki non giocano, preferiscono restare a guardare.
"Dai Nika! Dai Fra!"
Li sento gridare dalle scalette della tribuna.
Mi volto verso di loro e gli mando dei baci volanti.
Mi sistemo per bene sulla mia posizione e aspetto che la prof dia il via.
"Ehi, sai giocare?"
Edoardo me lo chiede come se fosse solo lui il più bravo.
"Ovvio Ciccio! "
Rispondo smorfiosamente.
"Bene. "
Ride.
Mi volto nella direzioni di Francy, che ci guarda conversare e il suo viso si scurisce, imbronciandosi sempre di più. È nero dalla rabbia.
"Pronti?"
Il fischio dà il via alla partita.
Edo passa la palla indietro ad un nostro compagno, dato che stava per essere smarcato da un centrocampista.
La partita procede alla perfezione. Stiamo due a uno per noi.
Un goal è stato realizzato da me.
Wiii che brava!
"Grande!"
Edoardo mi dà il cinque.
"Grazie. Il merito però è anche tuo. "
"Ma dai, sei stata brava te."
"Il tuo passaggio però, è stato perfetto!"
Sorrido a questo ragazzo che mi stringe a se, con il braccio che fa ricadere sulla mia spalla la sua mano. Non è poi così antipatico.
Fra è sempre più furioso. È irritato dai nostri atteggiamenti.
Cioè, stiamo giocando a calcio, non è che stiamo facendo chissà cosa.
Riprendiamo la partita.
"Dai! Dai Nika, passa!"
La sua voce che mi grida di passargli la palla, mi fa distrarre e non mi accorgo di Fra che mi toglie la palla dai piedi un po' troppo violentemente. Sto per cadere a terra ma qualcuno mi prende al volo.
"Ai!"
Cavolo ho fatto una storta. Mamma mia che male!
"Ma sei matto? "
Edoardo. Lui mi ha presa al volo.
"Cazzo! Le hai fatto far male!"
Si rivolge a Fra che lo guarda truce ma, non dice nulla.
La prof fischia per fermare la partita e annuncia fallo.
"È tutto apposto Carter?"
Mi domanda venendo nella mia direzione.
"Ce la fai ancora a giocare?"
"Mi fa male la caviglia!"
Esclamo dolorante.
"Ok. Ragazzi la partita è sospesa. Devo portare la vostra compagna in infermeria."
I no di delusione dei miei compagni,  mi rattristano.
"Prof? Ci penso io."
Edo mi prende in braccio.
"Sicuro Andrei?"
"Certo. Faccia continuare la partita."
"D'accordo. Tornate tutti ai vostri posti. Si batte punizione!"
Francesco guarda deluso me, che sono in braccio ad Edoardo e torna a giocare.
Mentre ci dirigiamo verso l'infermiera, Edo non dice nulla.
Così rompo io la tensione.
"Grazie. "
Dico con tono tranquillo.
"Per cosa?"
Risponde lui.
"Per questo. Per il fatto che non mi hai fatta cadere e che mi stai accompagnando in infermeria. "

"Figurati. Non lo faccio mica per te. Lo sto facendo per i nostri compagni e per far innervosire il tuo amico."
Ma che arroganza e che sfacciataggine che ha!
Riecco il prepotente. Lo spavaldo e il maleducato.
Arriviamo in infermeria e lui mi porta dentro, poi esce.
"Ti aspetto fuori."
La dottoressa mi visita dopo averle spiegato cosa è successo.
Fortunatamente non è niente. Credevo fosse una storta. Invece, è stata la botta . -Un po di pomata e passa tutto.- Così mi ha detto.
Esco dalla porta e trovo Edoardo che mi aspetta.
"Che ci fai qui? Potevi anche andar via!"
Esclamo irritata, per la risposta che lui mi ha dato prima.
"Ti aspettavo! "
"Non serve. Tanto sei e rimarrai sempre un maleducato prepotente!"
Sono furiosa. È insopportabile.
"Allora? Che ti ha detto la dottoressa?"
"Niente è tutto ok!"
Faccio per andarmene.
Lui mi blocca!
"Aspetta!"
Mi fa voltare.
"Che vuoi?"
Mi urto ancora di più.
Si avvicina e mi dà un bacio sulla bocca.
No! Questo no!
"Mi piace quando ti arrabbi!"
Non mi regolo e gli dò uno schiaffo in faccia.
"Non provarci mai più! E la prossima volta stattene al tuo posto!"
Sono più che decisa ad andarmene. Lo odio proprio.
"Aspetta!"
Mi viene dietro, ma io non mi volto.
Torno fuori e mi metto a sedere vicino le mie amiche, dopo aver rassicurato la professoressa che è tutto ok.
Sono così infuriata. Come si è permesso? Lo prenderei a pizze, solo questo so!

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