cap. 25 faccia a faccia (FRANCESCO CASTALDO )

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Sono più che deciso a spaccargli la faccia, ma resto buono.
L'osservo versare della birra nei bicchieri e disporli su un vassoio.
"Allora? Qual'è il tuo problema amico? "
Mi domanda senza neanche guardarmi negli occhi.
Sento il nervoso salirmi in testa.
Stringo i denti e stringo i pugni, cercando inutilmente di calmarmi.
"Non vuoi rispondermi oppure, sei muto di tuo?"
Mi sfida con un sorriso beffardo sulla faccia. Sento che sto per riempirlo di botte.
Mi sta stuzzicando è chiaro.
"L'ho capito sai? Ti piace Veronika. "
Afferma convinto di ciò che dice.
Non batto ciglio.
"Vedi però, lei sta con me ora."
Continua a provocarmi.
"Se la volevi tutta per te, potevi pensarci prima. Sveglia! La guerra è finita! "
Alla fine mi decido a rispondere.
"Tu non conosci niente di lei. Non sai neanche chi è e da dove viene!"
Dico Seccamente.
"È qui che ti sbagli! Lei mi ha raccontato tutta la sua vita! "
Resto scioccato.
Lei le ha raccontato la sua vita?
Beh... stanno insieme. È  una cosa logica .
"Ma non conosci i suoi sorrisi, le sue facce. Non sai niente. Il suo colore preferito, la sua frutta preferita. Niente! "
Finisce di versare la birra e mi guarda.
"Lei è speciale. È  unica. È  una ragazza favolosa, piena di qualità. È  adorabile quando la mattina arriva insonnolita a scuola. Bellissima quando si passa le dita tra i capelli e arriccia il naso perché non sa cosa rispondere. Kei è..."
"Sei innamorato di lei vero? Tu la ami!"
Il tono della sua voce è cambiato. È  tranquillo e sorpreso allo stesso tempo.
"Non farla soffrire. Altrimenti, giuro che sei morto! "
Stringo i denti talmente forte che scrocchiano.
"Non ho alcuna intenzione di farla soffrire. Credimi!"
Sembra sincero.
"Lo spero!"
Sgrana gli occhi non appena percepisce, lo scrocchiare delle mie dita.
"Voglio solo che sia felice. Lo merita.
È una brava ragazza."
"Devi tenere molto a lei. Si capisce dal modo che hai di parlarne e da come ti si illuminano gli occhi. "
Le sue parole rispecchiano la realtà dei fatti ma, non gli dò alcuna soddisfazione. Non rispondo.
"Ti ho detto che voglio solo che sia felice. Tutto qui!"
Ribbatto Seccamente.
"Ok. Ho capito. Calmati. Farò in modo che lo sia! "
Risponde alzando le mani a sua difesa.
"Bene!"
Faccio per andarmene.
"Francesco?"
Mi richiama. Mi volto leggermente nella sua direzione.
"Non le dirò nulla. Puoi stare tranquillo. Sei uno apposto comunque! "
Mi fa l'occhiolino e prende il vassoio seguendomi nell'uscire.
Torniamo in giardino ed Edoardo poggia le birre sul tavolo.
Vedo Veronika e Letizia parlare animatamente. Lei sta ridendo di un qualcosa che le ha appena detto la sua amica e che io, troppo lontano, non riesco a sentire.
È bellissima quando ride.
Le due ragazze ci raggiungono.
"Wao un ottima birra... ci voleva proprio!"
La voce di Letizia mi rimbomba nelle orecchie. Afferra due bicchieri e uno lo porge a Nika, che lo prende un po' titubante. Non le piace l'alcool.
"Edo... ti conviene portarle una cocacola se la hai. Non le piace l'alcool. "
Lei mi guarda con il suo splendido sguardo e mi concede uno dei suoi favolosi sorrisi.
Come previsto poggia il bicchiere sul tavolo e conferma ciò che ho detto io poco fa.
Lui si precipita dentro e torna con il bicchiere di cocacola.
Nell'arco del secondo in cui lui è sparito in casa, io e Nika non abbiamo smesso di guardarci e sorriderci a vicenda.
Vederla sorridere mi riempie il cuore di gioia.

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