cap. 39 Natale in ospedale

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Siamo arrivati a natale e sono ancora qui dentro.
Vorrei poter tornare a casa, ma il dottore dice che devo resistere. La situazione non è facile.
Stanno facendo tutto il possibile ed io, devo essere forte.
Anche se sono debole, magra e inguardabile, non mi sono mai sentita più forte.
So che posso farcela, posso guarire.
Fra è qui con me ogni momento. Non mi lascia mai sola .
Mi coccola e mi vizia.
Dice che devo rimettermi, dato che a breve sarà il mio compleanno.
"Oggi ti ho portato questo."
Mi sorride e mi porge una scatoletta .
"Cos'è? "
Lo guardo curiosa.
"Aprilo."
Faccio un sorriso e scarto il regalo.
È una scatola dorata, al suo interno c'è tutta l'attrezzatura di medicina e un biglietto.
Lo guardo stupita.
"Vuoi diventare un medico giusto? Beh ecco..."
Fa segno verso il regalo e mi sorride amorevole.
È favoloso.
Il più bel regalo di natale che potessi ricevere.
Faccio una piccola smorfia.
Francesco mi conosce alla perfezione e sa cosa sto pensando.
"Tu uscirai da qui. Finirai la scuola e andrai all'università. E...diventerai un medico bravissimo Nika. "
Mi fa coraggio.
Il dottore entra in stanza e ci interrompe.
"Dove sta la mia paziente preferita?Che cosa abbiamo qui?"
Sorride a me e al mio fidanzato.
"Un kit di medicina. Bellissimo."
Dice sorpreso.
Io, lo guardo.
"Sì, questo splendore... vuole diventare un medico."
Arrossisco alle parole di Francesco.
"Davvero? Bene. Ho una nuova collega allora."
Il dottor Ravanni mi strappa un sorriso pieno.
Dopo avermi visitata, lascia entrare tutta la combriccola. Ci sono tutti,
Papà, daddo, Amanda e i miei amici.
È bello vederli.
Mi sento bene e felice.
Non è il natale che speravo di passare ma, va bene lo stesso.
Averli qui, mi fa sentire a casa.
Passo tutte le feste chiusa qua dentro, tra visite, chemioterapia e cibi orribili.
Fortunatamente c'è il mio angelo con me. Con lui non ho paura.
Francesco è fantastico, mi fa sentire una persona normale, non una malata. Le sue attenzioni mi riempiono il cuore di gioia.
Tutti mi dicono che ce la farò.
Io però, mi sento sempre peggio, ho una debolezza immensa, il mio corpo è debole.
Ogni giorno che passa mi faccio forza. Lo faccio per le persone che mi vogliono bene.
Il dottore dice che manca poco, forse hanno trovato il donatore.
Questa cosa mi dà speranza.
Forse... tornerò quella di prima.
"Hai visto amore. Te lo avevo detto. Tu ce la farai!"
Fra mi bacia dolcemente e mi accarezza il viso delicatamente.
C'è un bagliore di speranza anche nei suoi occhi.
Se Dio vuole, io sarò ancora qui a guardarlo sorridere. Bellissimo e unico, com'è.
Lo amo troppo.

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