cap. 23 io e Fra

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Mentre ci dirigiamo verso casa di Edoardo, Fra si ferma all'improvviso.
"Ti va di bere qualcosa? "
Guarda l'orologio sul suo polso.
"Mancano venti minuti. È ancora presto."
Senza pensare, accetto.
Mi fa più che piacere, bere qualcosa con il mio migliore amico.
Entriamo nel bar difronte a noi e ordiniamo due cocacole ghiacciate.
Mi scruta con occhi chiari e pensierosi. Lo sguardo è indecifrabile.
Poi, inizia a parlare.
"Tu sei speciale lo sai?"
Mi lusinga sentirlo parlare così.
So quanto lui mi voglia bene.
"Anche tu lo sei per me."
Bevo un sorso di coccola. Ne avevo proprio bisogno. La gola mi sta ringraziando.
La finisco quasi in un sorso.
"Avevi sete!"
Fra mi guarda e sorride.
"Sì, anzi... grazie che ci siamo fermati!"
Gli sono davvero grata.
Questo caldo è pazzesco.
Mi guarda come se volesse dirmi qualcosa, ma si trattiene.
Finalmente dopo diversi lunghi minuti di attesa, parla.
"Senti Nika, tu sei sicura che lui è quello che vuoi? Voglio dire... che sia giusto per te?"
Questa domanda mi lascia a bocca aperta.
Ci risiamo! Perché non riesce a darsi pace?
"Non so se sia quello giusto per me."
Affermo sinceramente.
"Ma con lui sto bene. Insomma mi piace. "
Resta a fissarmi sgomento .
"Non so se capisci cosa intendo! È dolce, simpatico, gentile... un ragazzo diverso da quello che credevo."
Parlo come se ne fossi innamorata.
"Ti piace davvero? "
Alza un sopracciglio.
"Sì, Fra mi piace davvero. "
Non posso dire il contrario. Edo mi piace sul serio.
"E se lui ti stesse solo prendendo in giro? Se si volesse solo divertire con te?"
Le sue parole mi feriscono .
"Perché dovrebbe farlo? Che motivo avrebbe?"
Quasi rigetto via l'ultimo sorso di cocacola, mandato giù.
"Tu sei proprio sicura che sia sincero? Che non stia fingendo?"
"Fra, ora basta. Mi ha detto che con me sta bene. Che sono la sua felicità e io sto bene con lui. Perché devi fare così? "
Sento la voce alzarsi di qualche volume. Mi sto innervosendo.
Lui si rabbuglia.
"Ok.... senti... io, devo dirti una cosa!"
"Dimmi."
Sono tutta orecchie.
Mi prende la mano e la porta sul suo petto. Sento il battito del suo cuore.
"Io...."
Veniamo interrotti dal suono del mio cellulare. È Edo.
"Sì, pronto Edo. Sì, arriviamo tranquillo. "
Si sta preoccupando perché non mi vede arrivare. Che dolce! *--*
Mi sfugge un sorriso.
Torno a guardare Francesco e la sua espressione da dolce, è passata ad amara.
"Cosa mi stavi dicendo?"
Chiedo nel ricordare che mi volesse dire qualcosa.
"Oh... ehm... niente. come ti sembra questa maglia? È troppo pesante? Te lo chiedo perché... sto sudando!"
Scoppio a ridere!
Mi chiede della maglia? Oddio. Quanto lo adoro, anche se mi fa arrabbiare delle volte.
"Che c'è? "
Ride anche lui.
"No, va bene. È solo che... è proprio caldo!"
Dico senza smettere di ridere.
"Andiamo. Ci stanno aspettando."
Lo prendo sottobraccio e lo porto fuori. Poi, ripartiamo.

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