cap. 43 momenti bui(F.C.)

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Arrivo in ospedale. Oggi ci sarà il trapianto e Nika tornerà come prima.
Ho un po' di paura, ma tutto andrà bene.
Sono davanti la porta della sua stanza e trovo suo padre, suo fratello e sua cognata in lacrime.
Che diamine succede?
L'aria è cambiata, è triste e cupa.
No! No!
Suo padre mi guarda con le lacrime agli occhi e mi stringe.
"Mi dispiace. "
Sua cognata e Luca al suo fianco scoppiano a piangere.
Aspetta... gli dispiace per cosa?
"Dov'è mia moglie? "
Grido e mi stacco dalla presa di Peter, che non risponde.
Mi innervosisco e il dolore prende a spaccarmi il cuore.
"Dov'è Veronika? Peter dov'è cazzo?"
Scrollo via di nuovo le sue mani dalle mie spalle e mi precipito nella stanza davanti a me.
Lei è lì, immobile, bianca e spenta.
"Nooooo!"
Grido, avvicinandomi al letto.
"Noooo! Amore mio nooooo!"
Il cuore si spacca e le lacrime mi riempiono il viso.
Le sue mani sono fredde e compatte, il suo volto è rilassato e pulito.
"Veronika! Veronika svegliati ti prego!"
Grido inutilmente. Lei non risponde.
"Nooo! Non puoi lasciarmi, no! Ti prego no!"
Scoppio in un pianto doloroso e crollo a terra.
Il mio mondo crolla.
Il dolore cresce sempre di più . Fa male . Fa male cazzo!
Luca è alle mie spalle e mi rialza da terra.
"No! No cazzo no!"
Urlo sbattendo i pugni contro il suo petto.
"Noooo! Ti prego noooo! "
Stringo forte il ragazzo che attutisce i miei colpi senza reagire.
"Lo so, Fra lo so!"
Mi stringe più forte ancora.
Usciamo dalla stanza fredda e mio suocero mi porge una foto.
"Questa è per te, era tra le sue mani."
L'afferro velocemente.

È una foto che la ritrae splendida, sorridente e piena di vita

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È una foto che la ritrae splendida, sorridente e piena di vita.
Vuole che la ricordi così.

La ragazza coraggiosa e forte, è volata via. Lasciando un vuoto immenso in ognuno di noi.
Il giorno del suo funerale c'era un mucchio di gente. Tutta la scuola è venuta a darle l'ultimo saluto.
Io guardo ancora la  foto e la volto, nel didietro c'è scritto:
TI PREGO VIVI PER ME.
Mi faccio forza e cercherò di realizzare questo ultimo suo desiderio.
Sarà difficile andare avanti senza di lei, ma devo farlo anche per la sua famiglia, che adesso è anche la mia.

Sono passati due anni eppure non l'ho mai dimenticata, vive sempre dentro me.
Vado ogni giorno al cimitero e parlo con lei.
Gli ho raccontato di sua nipote che ha il suo nome, ed è identica a lei, di come cresce e chiacchiera .
Mi scende una lacrima sul viso,  quando penso che la mia Nika, sarebbe stata felice di vedere questa piccola bambina correre per tutta casa.
Oggi sono qui davanti a lei che sorride in foto, con tutta la sua famiglia. È  il giorno del suo compleanno e siamo venuti a farle gli auguri.
Osservo la sua immagine e ricordo di come era felice lì, ed è così che voglio ricordarla, così come mi ha chiesto la mia principessa.

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