l'Italia.

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Stavamo su quel dannato treno da tre ore. I viaggi sono infiniti in questo paese. Nonostante la settimana impegnativa , ken hongbin E io non ci parliamo

"Emh. Tra quanto arriviamo?" Chiede scocciato Leo

"WOHOO! RAGAZZI! LEO CHE PARLA DI SUA SPONTANEA VOLONTÀ"

Tutti ridono tranne io. Non rido più alle battute di ken.

Mi mette ansia sto posto. Le montagne prendono il possesso del mio cervello e i fiumi che percorrono i paesi vicino a noi mi fanno venire nostalgia di Seul.

"Ei piccola, cè qualcosa che non va?" Chiede hyuk.

Scuoto la testa e mostro un sorriso alquanto sbilenco.

Non sopporto andare via di casa, mi sento un pesce fuor d'acqua. Quando Hakyeon ci ha dato la notizia, pensavo fosse un piccolo tour per l'Europa e invece noi faremo una vera e propria vacanza.

"Dai JinWi, non sei contenta? MANGEREMO PIZZA E SPAGHETTI A VOLONTÀ. HO ANCHE STUDIATO UN PÒ DI ITALIANO"

Sorrido a Ravi e lo abbraccio forte, mi mancherà. Gli dovrò stare lontano per molti giorni.

"Signore e signori, il treno farà una breve sosta per anomalie nel motore, potete pranzare presso il nostro buffet o andare a comprare gadget nella sezione adatta. Grazie per aver scelto Internationaltrains"

La voce roca e inquietante del citofono mi fa rabbrividire.
Torno sul pensiero di prima e inizio a piagnucolare sapendo che non potrò stare con N, Ravi e Leo per 13 giorni, a causa del meeting per le makeup artist di gruppi abbastanza famosi.

Sento il treno fermarsi e mi addormento comodamente sul sedile.

[...]

"Piccola eonnie svegliati, dobbiamo salutare i ragazzi."- sowon

Nel mentre dei saluti, piango come una scema, non per la loro mancanza ma per non poter abbracciare Ken.

"Beh ragazzi noi dobbiamo andare" dice sowon trascinando le valigie verso di me.

"Ci vediamo tra 13 giorni!" Urliamo insieme e ce ne andiamo.
Mi ricorderò questa scena per sempre.
Io e sowon che diamo le spalle ai ragazzi. N e Hongbin che trattengono le lacrime, Ravi che cerca di essere un duro sorridendo e agitando le mani mentre c'è Hyuk che piange con la testa sul petto di Leo, impassibile come sempre, e Ken. Che sta guardando per terra con le braccia conserte.

Sowon corre a prendere dei ricordini mentre io continuo la mia strada verso il meeting.

"JinWi! JINWI!" Sentivo un richiamo fioco tra i rumori dei cafè e dei mercatini tipici italiani.

Qualcuno mi prende le spalle e mi gira.

"Non potevo logicamente farti andare via così, scusa per tutto, ho capito che ho sbagliato, che hai sbagliato, voglio solo riprovarci. Stavolta davvero"

La sua voce, le sue mani su di me, il suo odore mi fanno sentire a casa ma non devo mollare così facilmente.

"Arrivederci, Ken. " mi tolgo dalla sua presa e agito la mano sorridendogli mentre vado verso il meeting.

Mi mancherà.

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