Kpop Has My Heart

"É in ospedale".

JinWi's pov

"Dai ragazzi, non è male, provate la ancora una volta e vedrete che intonati che sarete domani!" Dico entusiasta.

Esco dalla sala registrazioni e prendo il cellulare in mano

"Signorina, dovrebbe venire un momento al piano superiore"

Sbianco di colpo. Cosa vuole ora il Boss?

Prendo la cartellina dei makeup che stavo preparando per la nuova canzone dei ragazzi e prendo l'ascensore.

"Ah anche lei al 5 piano eh" sento borbottare da dietro di me.

Mi giro e mi trovo davanti un signore malaticcio che lavora qua.

"Signore, ha bisogno d'aiuto? La vedo strano, forse le conviene tornare a casa"

Nemmeno finita la frase che le porte si aprono e devo uscire subito ma vedo il signore farmi un sorriso apprensivo .

Corro nell'ufficio del Boss.

"Salve signorina, volevo farle i miei complimenti"

Entra il signore dell'ascensore di prima.

"Visto che si è 'presa cura' dei ragazzi per molti giorni e abbiamo visto le sie doti, io e il signor Changee abbiamo deciso di promuoverla come manager dei VIXX. PURTOPPO il signore ChangEe non portà più portare avanti l'occupazione a lui riservata quindi.
COMPLIMENTI!" stringendomi la mano energicamente.

Il signore vicino a me era quasi morto, a malapena mi sorrideva.

"Grazie per tutto ma signore, io la porto all'ospedale"

Nemmeno il tempo di festeggiare che mi ritrovavo in una sala d'aspetto di un ospedale. Quel signore stava tremendamente male e cé qualcosa in lui che mi spinge a conoscerlo.

Dopo pochi minuti un dottore esce.

"Signorina, il signor Beyza ChangEe l'ha richiesta nella camera"

Arriviamo di fronte alla stanza e dopo aver preso un bel respiro, sono sgattaiolata dentro. Un'odore acre di medicine mi stava perforando il naso da più di un' ora.

"Grazie signorina. Davvero. Lei ha risvegliato la mia anima" abbracciai l'uomo e il suo odore mi portó a 12 anni fa.

"Papà prendimi hahaha "
"Ma come sei grande piccola signorina"
"Ho preso da te"
"Mi hai risvegliato l'anima piccola"

L'uomo disse la stessa frase di mio padre. Mi si gelò il sangue.

"Scusi devo andare"

Uscì di fretta dalla stanza, tanto da non sapere dove stavo andando, le lacrime irrigavano il mio viso rosso dalla rabbia.
Andavo contro infermiere, pazienti ancora troppo vispi per stare in ospedale.
Ancora troppo vivi per mollare tutto.

Mi sentii le parole di mio padre rimbombare in testa.

il suono della macchina che si schianta.

La sirena dell'abulanza che si avvicina.

La mano di mio padre che mi stringe.

Il buio più totale.

[...]

Ken's pov.

"Ken. JinWi è in ospedale. Andiamo." -Leo

COSA?

lei è in ospedale?

Perché?

Come sta?

Un tonfo al cuore mi spezza la voce in due. Non riesco a parlare. Guardo Leo per esserne sicuro, è distrutto.

Ora che andava tutto bene, tra di noi, con i video, con le registrazioni.

Mi metto una mano in fronte e immagino le più cose inimmaginabili.

Ho paura.