Kpop Has My Heart

regina del comeback

mi svegliai con un mal di testa impossibile. Non riuscivo nemmeno ad aprire gli occhi dal dolore. Mugulai qualcosa nella speranza che ci fosse qualcuno di sveglio o perlomeno più attivo vicino a me e per fortuna c'era, ma la persona sbagliata. 

"Buongiorno" disse Ken con voce roca e strofinando la sua mano sul mio fianco nudo. Iniziai piano piano a prendere conoscenza e sentii una canzone dei BTS in sottofondo. Mi resi conto subito dopo che le labbra di Jaehwan erano appoggiate sulle mie e la sua lingua picchiettava sulle mie labbra per chiedere il permesso ma che io negai alzandomi. Ma fu una pessima mossa, ero completamente nuda.

Presi di corsa il lenzuolo sul letto e me lo avvolsi attorno al corpo, prendendomi i vestiti del giorno prima e chiudendomi a chiave in bagno. "JinWi apri". "NO! cosa abbiamo fatto ieri?" chiesi con la voce ancora impastata dal sonno. "prova a fare due più due, io mi sto rivestendo e tu sei nuda" disse rude, cercando di aprire la porta. "userò le maniere forti" disse, facendo scattare la serratura della porta.

Indietreggiai sbattendo la schiena contro il muro e coprendomi gli occhi con la mano, non volendo vedere il suo corpo mezzo nudo. Sussultai quando mi face avvicinare, sfilandomi il lenzuolo con le sue dita soffici e lunghe. "N-Non voglio" dissi, tenendo un lembo di lenzuolo ancora sul mio corpo. "Non sei tu che decidi, forse non hai capito" lasciò dei baci sul mio collo nudo e debole, facendomi rabbrividire contro il suo petto.

Il lenzuolo cadde a terra, lasciandomi inerme davanti agli occhi di Jae. "è stato fantastico ieri sera" disse stringendo i miei fianchi e affondando le sue dita sul mio bacino. Aprì l'acqua della doccia e mi spinse dentro, chiudendo dietro di me il vetro decorato. "Risvegliati per bene, tra 4 ore hai un incontro con il Capo alla Jellyfish, alle 6 con i BTS per una collaborazione ad un programma e poi tornerai a casa. Hai già i vestiti pronti sul letto e la colazione sul comodino, io devo andare a registrare. Un' autista ti aspetta alle 12.15 sotto in strada. Buona Giornata"

Rimasi spiazzata dalle sue parole così dure e rudi. Jaehwan non era mai stato così "cattivo" sul fatto del mio lavoro, anzi, non si è mai permesso di dire niente, sapendo che non mi sarebbe servito. Cercai di lasciar stare questi stupidi pensieri e mi lasciai trasportare dal suono dell'acqua calda che scivolava tranquillamente sul mio corpo

Mi insaponai e mi risciacquai, per poi uscire dalla doccia e sentirmi decisamente più sveglia di prima. Trovai un biglietto sullo specchio e lo lessi attentamente: -scusa per il tono troppo duro ma sapevo che se non lo usavo non mi avresti ascoltato. Sono solo preoccupato per il comportamento delle fan riguardo a Noi e al comportamento di Suga, visto che ti devi incontrare con lui, essendo portavoce di Rap Mon. In realtà non abbiamo fatto nulla, stai tranquilla. Ti amo, Jaehwan-

Il foglietto mi cadde a terra e rilessi mente delle righe in particolare "Suga, ti devi incontrare con lui". Mi asciugai i capelli velocemente, facendo cadere sulla fronte la frangia soffice e disordinata. Mi truccai con un filo di eyeliner e andai in camera, per fare colazione e per vestirmi con i vestiti scelti da Ken.

Sbuffai girando e rigirando tra le mani un paio di jeans e una camicia. Notai poco più in la una scatola chiusa con un fiocco, la aprii dolcemente e afferrai felice il contenuto. Un completo intimo in pizzo viola, il colore che preferivo di più al mondo. Sopra la scatola c'era scritto "indossalo stasera. Ti vengo a prendere alle 8". Mi strinsi il completo al petto, inspirando il profumo di Ken il quale aveva spruzzato apposta sopra.

Lo rimisi nella scatola e poi mi vestii velocemente, non vedendo l'ora di fare colazione. Mi abbottonai la camicia e afferrai di corsa la brioche, che non durò nemmeno 20 secondi. Bevvi tutto d'un fiato il caffè e poi scesi in strada, infilandomi il cappotto e tenendo la cartellina del lavoro sotto braccio.

(...)

"certo signorina le faremo sapere". Dopo due ore finalmente avevo finito la riunione con i grandi capi della Jellyfish, i quali mi hanno spiegato come avverrà l'aumento e quali compiti dovrò svolgere. Tornai a casa insieme all'autista, mangiai qualcosa al volo e poi mi misi di nuovo in macchina per andare all'incontro con Suga, che era a Busan. Arrivai al ristorante del padre di Jimin e salii delle grandi scale di legno, scorgendo, dopo qualche scalino, la testa nera di Suga. Mi fermai a metà scala, osservando tutti i ragazzi provare il balletto di "21 century girls", Suga faceva delle facce buffe e le sue mani scattavano da un parte all'altra senza fermarsi. "OH MY LADY" cantavano loro insieme alla base guardandosi allo specchio.

Suga, come di coreografia, portò le sue mani davanti al suo bacino e le fece ondulare a destra e a sinistra come se tra quelle mani ci fosse stato il corpo di una ragazza innocente. Si morse le labbra, facendomi sedere sugli ultimi scalini e feci un gran tonfo. I ragazzi fermarono la musica e io sbucai dalle scale. "mi era caduta la cartelletta" dissi sentendo il cuore battere a mille e le guance andare a fuoco.

"beh ragazzi ora vi lascio. Vieni JinWi, di qua" salutai con un cenno tutti gli altri ragazzi e poi Suga mi strinse il polso, portandomi in due camere più distanti. Un grande ufficio mi si aprì davanti, facendomi rimanere senza fiato. Yoongi si sedette sulla poltrona, sfilandosi dolcemente la cravatta e appoggiandola sulla scrivania, mi sedetti davanti a lui, appoggiando la cartellina sul tavolo. "Allora Yoongi, probabilmente farete una collaborazione con i Vixx al weekly IDol." Lui si sbottonò la camicia di un quarto, lasciando intravedere il suo petto bianco candido.

Il calore in quella stanza si stava innalzando, così mi sfilai la giacca, sospirando. Lui sorrise per poi rivolgere lo sguardo al suo orologio. "abbiamo tempo 35 minuti, poi i ragazzi si faranno qualche domanda" disse alzandosi e alzandomi in piedi, per poi spingermi sulla parete. Sapevo che non prometteva nulla di buono, ed era proprio per quello che avevo accettato l'incontro.