SONO TORNATE!

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N's pov

Era probabilmente l'ultimo giorno senza Sowon e non riuscivo nemmeno a mangiare. Lo stomaco mi faceva male ed ero troppo agitato.

"Ragazzi, stanno tornando le assistenti. Niente urla e schiamazzi che sennò il vicinato rompe le scatole"

Tutti si siedono per aspettare JinWi Sowon Seohyun e Hyuri.

La desidero così tanto ma ho contato i giorni e dovrebbe avere le 'sue cose'. Sono molto protettivo e non voglio che si senta a disagio.

Stavo iniziando a sudare e Ken si stava martoriando il colletto della polo. Cercavamo tutti di stare calmi ma Ravi era davvero il più agitato. Sudava, si mangiava le unghie, borbottava qualcosa, camminava avanti ed indietro.

"Le ragazze arriveranno con macchine diverse per non destare sospetti"

Quindi potrebbe essere che vedrò Sowon per ultimo. Benissimo.

Arrivò la prima macchina.
Scese Hyuri e Jin andò ad aprirle la porta.
Andarono subito in giardino dopo che tutti si salutarono. Jin aveva detto che doveva parlarle di una cosa.

Arrivò la seconda macchina.
Scese Seohyun. Ravi le corse incontro per abbracciarla ma si inciampò e cadde per terra, poi andarono in camera.

Arrivò la terza macchina.
Scese JinWi e Ken le corse in contro.
JinWi iniziò salutare tutti e poi ken e lei andarono a parlare nella mansarda.

Arrivò la quarta e ultima macchina.
Scese Sowon

Scattai in piedi.

Il suo vestitino nero faceva risaltare le sue curve. I suoi occhi penetravano nel mio petto.

Si avvicinò, salutò tutti, mi prese la mano e mi portò nel retro della villa. Lontano da tutti.

Non volevo che guidasse il gioco lei. Non ancora.

Mi era mancata, volevo farglielo sentire.

Iniziai a baciarle il collo, spingendola sul muro del garage.

"Mi sei mancato" sussurrava facendomi aumentare il desiderio.

Forse è questo che voleva.

Misi le sue mani sui suoi fianchi, la strinsi a me, la baciai appassionatamente. Tirai le sue gambe sul mio bacino e la spinsi violentemente contro il muro.

Lei ansimó.
NON CE LA FACEVO DAVVERO PIÙ.

"Hai. Hai le tue...?"

"No." Ride.

Presi la sua mano e andai dentro la villa. C'era un posto dove nessuno ci sarebbe mai venuto. La mia stanza.

Non ci vedevo più dalla voglia. La sbattei sul letto, mi misi a cavalcioni su di lei ed inziai a baciarla. Scesi fino al collo, dando piccoli baci sulle clavicole.

I pantaloni intanto stavano diventando troppo stretti e lei se ne accorse.
Si girò, si alzò, sfilò il vestito e rimase in intimo. Io mi svestii e cercai di non dare a vedere il 'mio amichetto'

Lei si mise a cavalcioni su di me e iniziò a tracciarmi i pochi addominali con il dito. mi faceva solletico. Spinsi i fianchi verso l'alto.

Sorrise. Sapeva la mia reazione. Sapeva che ero eccitato.

Giocherelló con l'elastico dei miei boxer ma la fermai.

Volevo controllare io il gioco.

[...] fanno bum bum. Capiteli, un po di privacy. [...]

La aiutai ad alzarsi e ci fecimo un bagno caldo.

"Mi hai fatto male. Non riesco a camminare."

"Haha. Ti avevo avvertito."

Mi mancava sentire la sua pelle sulla mia.

Mi mancava lei.

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