Appena messo piede a terra, Stiles non perse tempo e cominciò subito a sistemare le erbacce e i rami troppo cresciuti durante l'inverno, voleva mantenere la promessa data alla nonna.
La signora invece era intenzionata a tormentarlo per il ballo, inseguiva il ragazzo con un metro per poter prendere le misure e sistemare l'abito che il ragazzo avrebbe dovuto indossare il giorno dopo. In qualche modo arrivarono a metà giornata con tutte le misure prese e con le sistemazioni concluse, con soddisfazione della nonna.
Sbuffando il giovane si mise a sedere nel giardino con una bevanda fresca fra le mani, quel giorno faceva particolarmente caldo, nemmeno stando seduto all'ombra si riusciva a respirare. Dopo un po' il suo occhio cadde sulla pellicola di plastica che conteneva il suo abito, il pensiero che il giorno dopo si sarebbe dovuto mettere in giacca e cravatta gli levava anche quel poco di aria che respirava.
- Immagino che farsi inseguire dalla propria nonna stanchi. –
Stiles non si scompose nel sentire una voce provenire da dietro il recinto.
- Non si parla di una comune nonna. – Appoggiò la testa sulla mano e fissò la parete.
- Immagino che domani sera andrai al ballo. – Quella di Derek non fu una vera domanda, aveva ascoltato le urla che Stiles aveva lanciato contro l'abito.
- Tu ci sarai? – Stranamente voleva che quella voce odiosa ci fosse, almeno avrebbe avuto qualcuno con cui parlare.
- Abbiamo davvero una scelta? – chiese ironicamente la voce.
- Almeno avrai una forma da domani sera. – sorrise il ragazzo.
- È impazienza di incontrarmi quella che sento nella tua voce? – un sorriso apparve anche sul volto di Derek.
- Io nella tua sento solo antipatia. – questa volta fu Stiles ad andarsene per primo.
Il resto della giornata fu tranquillo. Per tutto il tempo la nonna gli raccontò di quando andava lei al ballo. Inizialmente si recava con i genitori: una signorina non doveva mai presentarsi da sola, se non era stata promessa in sposa. Si sarebbe presentata con la sua famiglia, altrimenti si sarebbe dovuta presentare con quello che doveva essere il futuro marito.
I racconti iniziarono da quando lei aveva tredici anni, per finire all'ultimo ballo con quello che era stato il compagno di una vita, l'uomo che aveva amato sin dal primo momento in cui aveva incrociato gli occhi attraverso la maschera, durante ad uno dei balli annuali.
Stiles amava ascoltare quella storia, soprattutto adorava vedere come si illuminava il viso della nonna ogni volta che raccontava quella storia. Sembrava di rivedere la ragazzina di quindici anni, quella che aveva amato suo nonno dal primo momento a per sempre.
Al secondo sbadiglio guardò l'orologio sul polso, e vedendo che erano le undici passate decise che era meglio andare al letto. Il giorno dopo sarebbe stato il più lungo della sua vita. Entrato in camera non guardò nemmeno il computer, si gettò a pancia in giù ed abbracciò il cuscino per crollare subito nel mondo nei sogni.
Quella notte fece un sogno particolare.
Indossava la maschera che gli aveva dato la nonna, era ben vestito ed era appena entrato in un salone pieno di persone con una maschera sul volto. Capì di essere al ballo annuale, non diede importanza a dove si trovava o perché era improvvisamente catapultato lì, la sua attenzione fu catturata da una maschera verde che ricopriva quasi tutto il volto del proprietario, e senza darsi una spiegazione cominciò a muoversi verso di lui. Qualcosa nei suoi occhi lo stava attirando, erano verdi, come la maschera, ma brillavano.
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Melodia di un piano
Fanfiction(Completa) - Chi suona il piano? - il ragazzo si era girato a guardare nella direzione da dove proveniva la musica. - Il giovane Hale. - rispose sorridente la nonna. - Giovane Hale? - la curiosità di Stiles era apparsa. - Derek Hale, vive nella vil...