Partita

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CAP.15

Il giorno dopo la festa metà scuola era alle prese con il dopo sbornia e con i racconti delle ragazze che sussurravano i loro flirt con qualche giocatore della squadra di lacrosse. Ovviamente il soggetto non sapeva che aveva flirtato con quella ragazza, i ragazzi erano stati i primi ad ubriacarsi, non ricordavano nulla della festa e la prova era che uno di loro si stava nascondendo da una ragazza.

Stiles stava osservando la scena di Danny che provava a spiegare ad una del terzo anno che a lui non piacciono le ragazze e che quello che era accaduto la sera prima, era stato l'alcol a farlo, non lui. Alcuni ragazzi si avvicinarono per dargli una mano, soprattutto Ethan, lo prese per mano e lo aveva portò via, facendo rimanere la povera fanciulla di sasso, ma alla fine aveva capito che Danny stava dicendo la verità.

- Quella ragazza dev'essere nuova, tutti sanno che lui è gay. – Scott era apparso al suo fianco.

- Stavo pensando la stessa cosa, povero Danny. – Stava ancora sorridendo per la scena alla quale aveva assistito. – Ethan lo starà rassicurando, era a pezzi. –

- Probabile. – Rise il moro.

Per quanto le parole di Jackson fossero scivolate via quasi subito, vederlo entrare gli causò un certo disagio che provò a scacciare via concentrandosi sul suo telefonino, ma alla fine si ritrovò solo fissato a vuoto per qualche minuto, ma gli bastò per non guardare il biondo passargli davanti.

- Stai bene? – Chiese il suo migliore amico.

- Sì! Dovevo controllare una cosa, ma ho scordato cosa. – Si giustificò il ragazzo.

Quel giorno la squadra di lacrosse venne esonerata da tutte le lezioni, si stava avvicinando la prima partita del campionato e Finstock era letteralmente fuori di sé. Stava urlando e disegnando uno schema sulla lavagna nello spogliatoio, quando ad un certo punto aveva smesso di spiegare e iniziò a urlare insulti soltanto a Greenberg. Finiva così ogni volta, i ragazzi ormai erano rassegnati. Danny era l'addetto a far tornare l'allenatore in sé, bastava chiedere "perderemo?", e a quella domanda il coach ritornava con lo spiegare lo schema.

Dopo due ore di teoria, si passava all'allenamento fisico. Tutto si sarebbe svolto nella palestra all'interno per evitare che qualche avversario spiasse i loro schemi. Iniziavano con un semplice riscaldamento, corsa e addominali, proseguivano con i tiri in porta e poi concludevano con una partita fra di loro per provare le nuove combinazioni. Il preside aveva concesso loro di saltare le lezioni un giorno a settimana, la partita sarebbe stata fra due settimane ed essendo la prima del campionato era importante per il morale dei ragazzi. Se avessero vinto, avrebbero avuto la carica per tutta la durata del campionato, oltre al giorno concesso dal preside. Ci sarebbero stati tutti i pomeriggi della settimana, quando non facevano esercizio fisico, ci sarebbe stata teoria.

Negli anni Stiles aveva avuto il tempo per migliorare e da scalda panchina era riuscito a diventare titolare. Il coach non gli dava molti compiti da fare sul campo, era chiaro che lo tenesse per numero, però non importava, era felice lo stesso e il padre era fiero di lui L'unico problema è che gli allenamenti per lui sarebbero sempre stati troppo duri, non era mai stata una persona atletica.

La prima settimana era passata, i ragazzi della squadra di lacrosse stavano iniziando a cedere alla stanchezza mentale e fisica per gli allenamenti che stavano facendo, perciò il coach concesse loro un giorno di libertà Avevano decisamente bisogno di sfogarsi considerando che lui aveva preteso che anche la domenica si presentassero in palestra. Stiles era diventato un fantasma, rispetto agli altri gli era toccato un allenamento speciale per aumentare la sua resistenza sul campo, non si era lamentato, aveva deciso di non essere un peso sul campo e si era buttato a testa alta nel suo doppio allenamento.

Melodia di un pianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora