Derek #2

1.3K 106 50
                                    


CAP.22


I mesi volavano e Stiles finalmente poté riabbracciare la sua Jeep, era sicuro che quel giorno nulla avrebbe rovinato la sua felicità. Camminava nel corridoio della scuola con le chiavi che faceva rigirare fra le dita, la sua amata era tornata da lui come nuova. Perso nella sua gioia, non si accorse che il consulente scolastico lo stava seguendo e chiamando da qualche minuto, dopo essersene accorto lo seguì nel suo ufficio. Aveva evitato quell'incontro il più a lungo possibile.

- Finalmente riesco a parlarle! – L'uomo fece accomodare Stiles e poi si sedette anche lui.

- Mi voleva parlare? - Era sicuro che volesse farlo, di certo si trattava della sua scelta per il college.

- Perché a Londra? Qui abbiamo molte università ottime per legge. – Andò subito al punto.

- Vero. – Fece un respiro profondo. – Ma quante vanno davvero incontro a chi non può permetterselo? Nessuna. Questa di Londra invece ha una borsa di studio molto completa e il college aiuta chi viene da fuori con lavori e corsi specializzati, quindi non dovrei pesare nemmeno un po' su mio padre. –

- Ti sei informato? –

- Ho chiamato la segreteria tempo fa e mi hanno spedito un'e-mail con tutte le informazioni. Aspetto solo di mandare la domanda compilata, ma dovrebbero prendermi, ne sono sicuro. –

- Sembra una scelta studiata e non presa sul momento, era questo che volevo sapere. Tuo padre lo sa? – Il consulente chiuse il fascicolo dello studente.

- Ancora no, immagino di dovergliene parlare questa sera. –

- Dovresti. – Educatamente Stiles salutò il consulente scolastico ed uscì dal suo ufficio.

Quella mattina non aveva ancora visto nessuno dei suoi amici. Si chiese se per la gioia di guidare nuovamente la sua auto non fosse arrivato troppo presto a scuola. Si diresse verso il suo armadietto per prendere i libri riguardanti la materia della prima ora, non appena lo aprì un foglietto piegato cadde a terra. Non aveva bisogno di chiedersi chi fosse il mandante, ultimamente avevano preso quest'abitudine per svignarsela da scuola.

"Ti aspetto in palestra"

Mentre andava in palestra, Stiles si ritrovò a pensare agli ultimi mesi trascorsi con Jackson. Per quanto odiasse nascondersi nell'ombra, il ragazzo aveva sempre trovato un modo per stupirlo. Uno dei modi che aveva imparato ad apprezzare era il bacio sul collo quando nessuno li vedeva, lo sorprendeva sempre e non aveva la minima idea che l'altro fosse capace di questi gesti assurdi. Un sorriso imbarazzato apparve sul suo volto.

Il secondo metodo era quello che lo faceva arrossire sempre. Più volte si era ritrovato a inventare qualche scusa per giustificare quel rossore. Non era un bacio, era un gesto comune, quasi banale, ma di una ingenua importanza per una coppia: stringergli la mano quando erano abbastanza vicini, forse era la possibilità di essere visti o semplicemente il gesto che gli faceva battere il cuore a mille.

Sospirò passando dall'aula di musica. Un ragazzo stava suonando il piano, non era il momento adatto di pensare a Derek, stava per incontrare quello che negli ultimi mesi era diventato il suo ragazzo e che aveva iniziato ad apprezzare in ogni pregio e difetto, lui ormai era acqua passata, anche se ogni tanto si era ritrovato a pensarlo, chiedendosi se si fosse già sposato.

Giunto in palestra scacciò via ogni pensiero e raggiunse Jackson che era seduto e sfogliava alcuni fogli. Non sembrava di ottimo umore, il karma quel giorno non voleva che lui fosse felice per aver riavuto la sua macchina.
- Tutto bene? – Gli chiese dopo essersi seduto al suo fianco.

Melodia di un pianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora