Cap.31
Tornando a casa quella sera Stiles non poté fare a meno di non pensare alla storia che gli aveva raccontato Derek e non volendo si ritrovò nell'estate di tre anni fa. Che cosa sarebbe davvero cambiato se lui lo avesse ascoltato il giorno prima di partire? Avrebbe evitato la lite del giorno della partenza? Non aveva mai creduto alle sue parole, ma ciò non aveva evitato il dolore che aveva provato per mesi.
Avrebbe evitato quell'incontro alla festa del galà? Probabilmente no, forse non avrebbe nemmeno evitato lo scontro con Jackson, quando lo aveva salvato quando si era immobilizzato per la tensione. No, non avrebbe cambiato davvero nulla. Con la testa dura che aveva sarebbe andato tutto nello stesso modo. Se prima aveva pensato che ci sarebbe stato meno rancore, riflettendoci con un po' di logica aveva ritrattato il suo pensiero.
Rimuginare sul passato non serviva a nulla, nemmeno con dei nuovi dettagli.
Il ragazzo sospirò e fece un profondo respiro, ed infine prese un po' d'aria fresca prima di entrare nel palazzo, aria fresca e pulita prima di mettere piede nella sua camera disordinata. Non aveva mai immaginato che un altro essere umano ci avrebbe messo piede, per fortuna aveva avuto la geniale idea di buttare le vecchie scatole di cibo cinese la sera prima.
Non appena si chiuse la porta della camera alle spalle andò a cercare il suo portatile, doveva essere sul letto o sotto le coperte o sotto il pigiama. Lo aprì e andò a cercare le vecchie cartelle attraverso la cronologia del cloud e del pc, cercò per un bel po' prima di trovarla, la foto che aveva scattato al lago.
Quella sera era stata così piacevole che gli aveva ricordato quella giornata.
Richiuse il portatile, si stava facendo trascinare troppo dopo una cena e una passeggiata, non andava bene. Rimise il portatile sotto le coperte. Stava volando con la mente, non poteva permetterselo, aveva già provato con una relazione a distanza ed era stato un totale fallimento.
Derek sarebbe tornato a Londra non appena sarebbe finito il processo e lui sarebbe rimasto lì a finire gli studi, si sarebbe ripetuta nuovamente la storia. Non aveva nessun senso soffrire nuovamente per la stessa persona e per gli stessi motivi, passato, presente e futuro, sembrava proprio che qualche forza superiore non li volesse vedere insieme.
Si sdraiò vestito sul letto, era troppo stanco per fare una doccia o spogliarsi, si girò su un fianco e chiuse gli occhi sperando che il sonno portasse via quei sentimenti che stavano ritornando a galla e quei pensieri scomodi che aveva iniziato a fare dopo essere rientrato dalla piacevole serata.
Aveva dimenticato di abbassare la serranda e il sole lo buttò giù dal letto molto presto. Borbottando contro la luce solare fece partire la solita routine del mattino fino a quando non si trovò fuori dalla sua camera con l'orario delle lezioni in mano per cercare di capire dove doveva dirigersi.
Dopo un'ora di lezione la sua attenzione si diresse altrove, e la sua mano invece di scrivere scarabocchiava sul foglio. Concentrarsi stava diventando davvero difficile negli ultimi giorni, ma non voleva incolpare l'Hale, era solo colpa sua se la sua mente stava regredendo all'età di diciassette anni.
- Non sapevo che ti piacessero le maschere. – Il collega lo aveva riportato sulla terra.
- Maschere? Di cosa parl... - Sul foglio dove stava scrivendo gli appunti, aveva disegnato la maschera di Derek, quella che rappresentava la famiglia Hale al ballo. – Immagino che mia nonna si stia divertendo. – Commentò quasi sconfitto. – Mi passi i tuoi appunti dopo? Mi farò una fotocopia e te li riporto per pranzo. -
- Li ricopio sul computer la sera, così correggo gli errori, te li manderò per e-mail. – Sorrise il collega.
- Grazie mille! –
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Melodia di un piano
Fanfiction(Completa) - Chi suona il piano? - il ragazzo si era girato a guardare nella direzione da dove proveniva la musica. - Il giovane Hale. - rispose sorridente la nonna. - Giovane Hale? - la curiosità di Stiles era apparsa. - Derek Hale, vive nella vil...