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Jace

Lei è qui,tra le mie braccia.
Da troppo tempo non la tenevo stretta a me,da troppo tempo non affondavo il viso tra i suoi morbidi capelli e da troppo tempo non potevo sentire il suo dolce profumo.
La mia forte e indistruttibile Kathe tremava sul mio petto.

Quando l'ho vista qui,sola, appoggiata al muro freddo e al buio,con gli occhi chiusi, senza poter scorgere quel verde brillante,ho capito subito che qualcosa non andava.
Perché lei è forte,certo, ma quando ci si tiene tutto dentro,prima o poi si scoppia. Quando finalmente si è accorta di me e ho incrociato quello smeraldo più scuro del solito, l'ho vista che stava per crollare e io non ho resistito a prenderla tra le braccia.
Volevo sorreggerla, far sparire la sua sofferenza,appropriarmi del suo dolore.

Lo so che desiderava piangere,la conosco quella sensazione. Voler solo sentirsi leggeri, ma non riuscirci perché è troppa la sofferenza che aleggia sulle tue spalle.
Per un istante,ho sentito la rabbia viaggiare nelle vene,partendo dal cuore,appropriarsi della mente.
Rabbia per suo padre,che l'ha abbandonata,lui che ora non è qui ad abbracciarla,a confortarla, a stringerla tra le braccia sussurrandole che andrà tutto bene.
Rabbia verso il mio di padre,che come il suo,ha abbandonato il figlio,lasciandolo in preda ai suoi demoni e con il compito di crescere da solo. Un uomo che in questo momento è al piano di sotto, come se niente fosse, a scherzare con i suoi vecchi amici. Le scuse non bastano papà,e piano piano,la gioia iniziale di aver rivisto la mia famiglia,sta svanendo.
La rabbia sta tornando, mi logora dentro,la sento entrare in possesso del mio corpo. Mi era mancata quella sensazione di voler rompere tutto,far soffrire chi ti ha fatto del male provando il gusto della vendetta.

Ma poi,mi sono sentito egoista.
Come sempre pensavo a me stesso,nonostante quella ragazza che mi tremava tra le braccia.
E allora mi sono sentito in dovere di consolarla, dopotutto, suo padre non è come il mio. Lui ama la sua famiglia,non l'ha abbandonata per pensare a sé stesso,io lo so,l'ho sempre saputo.

Torno alla realtà quando si allontana lentamente dal mio petto. Improvvisamente il freddo mi avvinghia, stavo bene quando la tenevo tra le mie braccia. Per un istante mi è sembrato come se quest'ultimo mese fosse svanito,e fossimo tornati a quella giornata alla raduna. Mi sono sentito vicino a lei come non l'ero mai stato con nessun'altra.

Mi sorride debolmente per poi arrossire e distogliere lo sguardo,forse consapevole del piccolo momento che abbiamo avuto. Ma come biasimarla? Passiamo le giornate ad urlarci contro,ma ogni tanto cerchiamo di darci forza a vicenda.
Esattamente come a tavola,quando mi ha afferrato la mano. Ha percepito il mio disagio e ha agito d'istinto,probabilmente stupendo anche se stessa. Ma ne avevo davvero bisogno,avevo bisogno di un po di conforto,che solo lei riesce a darmi.

E le nostre mani non si sono staccate fino alla fine del discorso,quando lei ha abbassato il suo lipido sguardo su di esse, sfilando la sua dalla mia arrossendo.

"Non credi di arrossire un po troppo spesso ultimamente?"

Sorrido mentre lei si tocca la guancia accaldata,probabilmente non se n'era neanche accorda

"Sì, mi sa che hai ragione" ridacchia

Sono felice di averle strappato un sorriso

"Dovremo scendere,ci staranno aspettando" mi guarda con quegli occhioni, attorcigliandosi i boccoli scuri nervosa,ma così sembra solo più sexy

Quando è entrata,non riuscivo a toglierle gli occhi si dosso,come ogni volta che la vedo d'altronde.
Ma ogni volta non posso neanche sfiorarla, sorriderle o incantarmi a guardarla.
Perché lei è di mio fratello,come tutto ciò che un tempo era mio e questo mi fa tremendamente arrabbiare.

"Sì, dal tuo fidanzato" faccio una smorfia mentre lei sussulta

"Jared!" Esclama "se mi vede con te mi ammazza"

torna a guardarmi

"Devo andare" si gira incamminandosi,ma si blocca incollando di nuovo il suo smeraldo al mio ghiaccio

"Grazie" sussurra

Mi avvicino velocemente a lei e le afferro il viso tra le mani.
Accarezzo le sue guance con i pollici.
È incredibile quanto siano meravigliosi i suoi occhi. Limpidi,luminosi e dello stesso colore dello smeraldo.
Abbasso lo sguardo sulle sue labbra,così morbide e piene. In questo momento vorrei solo assaporarle,ma non posso,mi ha chiesto di starle lontana e io manterrò la mia promessa.

"Ci sarò sempre per te,ricordatelo" mi sorride dolcemente,come non faceva da tempo

"E grazie per..capirmi" balbetto, non sono di certo bravo in queste cose

Il suo splendido sorriso si allarga.
Mi chino verso di lei,avvicinando lentamente il mio viso al suo.
Le nostre labbra sono ad un centimetro di distanza,i suoi occhi si spalancano ansiosi,ma non si sposta.
Basterebbe così poco,un attimo e tutto questo desiderio di baciarla svanirebbe,ma non posso.
Con tutta la mia forza di volontà mi sposto leggermente,lasciandole un lungo e dolce bacio sulla guancia.

Chiude gli occhi,e li riapre non appena mi allontano.
Sembra quasi delusa,ma poi torna la solita fredda e distaccata Kathe.
Si gira senza dire una parola e scappa al piano di sotto,scappa lontano da me.

Il resto della serata passa piuttosto tranquillamente. Ho chiacchierato con i miei fratelli, mi hanno raccontato molte cose. Il loro lavoro va alla grande e anche gli studi.
Abbiamo parlato di Jenny e di quanto ci manchi.

Mia madre era così felice,continuava ad abbracciare i suoi figli e a baciarli e non ho avuto il coraggio di allontanarla quando mi ha stretta a sé,perché nonostante penso che sia un ipocrita e che mi abbia lasciato solo,è pur sempre la mia mamma e non si immagina quanto le si vuole bene finché non se ne va,lasciandoti crescere da solo.
È colei che mi è mancata più di tutti,lei che mi cullava tra le braccia,mi dava il bacio della buonanotte,mi raccontava le fiabe prima di dormire.
Portava me e Jared al parco,amava vestirci uguali e fai mille foto.
Come ha potuto andarsene?

Ora siamo qui,a fare una foto tutti insieme. Una foto che ritragga questa grande famiglia.
È ironico come mi siano stati tutti vicini tranne la mia famiglia di sangue.

Sorridiamo sinceramente all'obiettivo,come non essere gioiosi in mezzo a tutto questo amore?
Tutti vestiti uguali,tranne me ovviamente,ma sono sempre stato la pecora nera del gruppo. Quello che fa sempre di testa sua,ignorando le richieste degli altri.
Stringo forte la spalla di Matt, e pensare che a inizio anno stava con Kathe. Mi sento così infantile ad averla minacciata perché gli stesse lontano,ma lui è un mio amico e non volevo che ci stesse male,anche se poi è accaduto l'inevitabile.

A volte penso che preferirei che stessero ancora insieme,ma poi vedo l'amore che trasmette mio fratello ad ogni sguardo,ogni abbraccio,ogni carezza.
E allora il senso di colpa torna,ma piano piano viene sostituito dalla rabbia,rabbia per colui che ha sempre avuto tutto e gioisco egoisticamente vedendo che quell'amore non è ricambiato.
So che Kathe tiene a lui,ma quello non è amore e non credo che mai lo diventerà.
Non è un sentimento che puoi coltivare nel tempo,ti colpisce subito, facendoti diventare quasi ossessivo verso la persona che ti ha rubato il cuore. Non pensi a nessun'altra se non a lei,vorresti proteggerla,renderla solo tua e appropriarti di ogni sua sofferenza.
Nasce fin dal primo sguardo,devi solo saperlo riconoscere.

Ma dopotutto,cosa ne so io?
Sono solo un ragazzo egoista che mai proverà qualcosa di tanto intenso.

Io e la mia rabbia,lei non mi abbandonerà mai. È lei che mi protegge,mi impedisce di soffrire,mi rende forte e indistruttibile,ma è anche colei che mi impedisce di andare avanti,annegando nel mio tenebroso passato, eliminando ogni speranza di un futuro migliore.

Questo è il significato dei miei vestiti differenti. Tutte le persone presenti hanno la possibilità di guarire da ogni male,di andare avanti e vivere la loro gioiosa vita,tutti tranne me.
I miei demoni non mi abbandonerrano mai,nessuno sarà mai in grado di curarli,ormai sono parte di me,si nascondono nella mia mente pronti a prendere il sopravvento.
E io ogni volta li accolgo a braccia aperte,come dei vecchi amici.

Ma almeno loro non mi lasceranno,sono una costante,un orribile e terrificante certezza.

Lacrime del cuore 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora