Lacrime del cuore 2

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Mai avrei immaginato di vedere Jace in quelle condizioni.
Lui era il ragazzo forte e arrogante,stronzo e pieno di sé a tal punto da far cadere il mondo ai suoi piedi.
Ho sempre pensato che lo possedesse davvero il mondo,credevo che la sua vita fosse perfetta,ma solo ora mi rendo davvero conto di quanto fosse solida la sua corazza.
Se tu vedi Jace da fuori,sembra il classico stronzetto ricco,indifferente ai sentimenti e a ciò che lo circonda.
Ma la verità è che prova emozioni talmente forti da fargli scoppiare il cuore. Lui non è come me,i miei occhi rivelano ogni cosa,dalla più lugubre,alla più felice. Sono limpidi,trasparenti,facili da leggere.
Ma la verità è che ho un meccanismo di difesa, è come se staccassi la spina,quando provo qualcosa di troppo forte lo sopprimo fino a farlo scomparire,impedendo ai miei occhi di rivelare ogni cosa. Jace è il mio opposto, i suoi occhi sembrano freddi,ma in realtà  nascondono un uragano di dolore e sofferenza che invoca disperatamente di essere liberato.
E ogni tanto succede davvero,si lascia andare. La reputa una debolezza,ne sono certa,ma la verità è che anche le persone più forti, ogni tanto,hanno bisogno di sfogare tutta la loro rabbia.
Ma Jace non è come qualunque altro ragazzo incasinato,non sfoga la sua frustrazione su gli altri,se la ritorce contro. È masochista, si fa del male,forse perché si sente in colpa,ma non so per cosa. Vorrei davvero scoprirlo,ma lui è un grande mistero e custodisce i suoi segreti molto gelosamente. Mi chiedo quanto poco lo conosco,quanto ancora ci sia da scoprire in quegli occhi ghiacciati.

Oggi non c'è a scuola,ma meglio così. Non sono pronta ad affrontarlo.
E non perché vederlo distrutto e vulnerabile mi abbia spaventata e sento la necessità di allontanarmi da lui. Al contrario, vederlo lottare contro i suoi demoni mi ha fatto provare il bisogno di stargli vicino e aiutarlo nella sua battaglia,ma questo mi terrorizza.
Come mi spaventa la reazione che avrà appena mi vedrà. Potrebbe essere arrabbiato,o forse imbarazzato. Non aveva chiesto a me di venire,James aveva chiamato suo fratello e io mi sono intromessa,ma è stato più forte di me.
Ieri sera ho capito che tengo di più a lui di quel che pensavo. Anche in questo istante,correrei come il vento per salvarlo.

"Signorina Lewis" la fastidiosa vocina della professoressa di chimica mi distrae dai miei pensieri

"Vuole ripetere?" Alza un sopracciglio saccente,mandandomi in bestia

Non è proprio il giorno giusto per provocarmi

"No" rispondo secca

"No?" Domanda corrugando la fronte

"Sono sicura che ai miei compagni sia bastata la sua dettagliata e incredibilmente noiosa spiegazione, non voglio fare loro del male ripetendola" sorrido "ci tengo alla loro salute"

sento dei risolini,mentre la professoressa assume un espressione sconcertata

"Bene" si ricompone in poco tempo "sono sicura che,visto la sua innata premura per la classe,non le dispiaccia portare la sua bocca larga fuori dall'aula"

Mi alzo immediatamente  dirigendomi verso la porta

"Finalmente! Pensavo non me l'avrebbe chiesto"

Ignoro la sua risposta ed esco in corridoio. Ho l'irritazione e il nervosismo a mille. Non so precisamente per quale motivo sia così isterica questa mattina.
Forse è la tensione di rivedere Jace,non saprei cosa dirgli.
O magari è per Jared,mi sento sempre più in colpa,ma soprattutto non saprei nemmeno a lui cosa dire. E poi c'è Emily,non la sopporto davvero più,sta  tornando la stronzetta di una volta. Continua a rispondermi scazzata quelle poche volte che le chiedo qualcosa,per il resto,mi evita.
Infine,tra qualche giorno è il compleanno di mio papà, una volta non vedevo l'ora che arrivasse. Organizzava una grande festa per amici e parenti, non una di quelle noiose e formali.  Ci divertivamo, l'allegria sorvolava nell'aria per tutto il giorno. Adesso invece,sono quasi terrorizzata all'idea. Non averlo in casa,vivere con la costante preoccupazione che gli possa accadere qualcosa,non ne posso davvero più.
Con la mia famiglia non ne parliamo mai, ma so già che sarà una giornata orrenda.