Capitolo 7

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"Io non credo sia così" disse Mya, per la milionesima volta, alzando gli occhi al cielo.

Di nuovo, dovetti darle torto.
"Mya, te lo ripeto. Possiamo scegliere un solo corso extra-scolastico. Non due, e nemmeno tre. Uno e basta."

Lei sbuffò, segno che non le andava a genio il mio ragionamento.
"Ma perché? E poi dov'è Christian, con il mio panino? Sarà sceso circa otto minuti fa!"

Fu il mio turno di roteare gli occhi.
Per fortuna Chris comparve sulla soglia dell'aula, proprio in quel momento.

"Per fortuna sei arrivato!" Esclamai.
"Mya stava per dare di matto!"

Sorrise.
"Scusate, c'era la fila. Una pazzesca, ed enorme fila."
Lo invitai a sedersi accanto a me, mente Mya strappava come una fossennata la carta del panino.

"La mortadella da la felicità!" Disse tra un morso e l'altro.

Io e Christian ci guardammo negli occhi, ed insieme scoppiammo a ridere.
Erano passati tre giorni, da quando lo avevo involontariamente chiamato con il nomignolo che utilizzava suo padre, ed ormai sembrava che la situazione fosse chiusa.
Non me ne faceva una colpa, lo capivo.
Nei suoi occhi leggevo entusiasmo, e felicità, ogni volta che lo pronunciavo. Come se avessi disotterrato una parte del suo passato, senza neanche rendermene conto.

"Quindi?" Chiesi.

Mya si accigliò.
"Quindi cosa?"

Sospirai. "Hai già scelto che corso scegliere? Ti ricordo che abbiamo solo un'altra settimana di tempo"
Guardai Christian, che si stava scrollando le briciole dalla camicia.
"Non lo so." Disse lei infine.

"E tu, Chris?"
Di nuovo, vidi nei suoi occhi qualcosa di diverso.

"Penso che sceglierò recitazione. Dopotutto è di famiglia. Mio fratello l'ha frequentato, così come mio padre, prima di lui"
A quell' esclamazione, lo vidi rabbuiarsi.
Forse non gli era facile parlare del padre.
Un po, in fondo, potevo capirlo.

"Quindi tutta la tua famiglia ha frequentato questo liceo?" Chiese Mya, riponendo l'ultimo pezzo di panino nella carta.

Menomale che avrebbe potuto mangiarsi uno zoo intero, pensai.

Lui annuì.
"Si. Solo da parte di padre però. Mia madre è inglese."

"E come si sono conosciuti?"
Richiese lei a sua volta.

"Scambio culturale, fra le varie scuole."

Mya annuì, e prese il cellulare dalla tasca dei jeans.

Li guardai entrambi.
Ognuno perso nei propri pensieri.
Decisi che forse era meglio iniziare a prendere il libro di storia, dopotutto, la campanella stava per suonare.
Guettai uno sguardo alla porta proprio mentre un gruppo di nostre compagne stava entrando in classe, quando proprio in fondo a quel gruppo, appoggiato al muro, vidi lui.
Mi chiesi il perché, ma non appena si avvicinò per entrare in classe, subito fui presa dal panico. Panico che, sinceramente, non riuscii a classificare.
Scattai in piedi, facendo sussultare Christian.

"Che c'è?" Mi chiese preoccupato.

"No, niente. È solo che..."
Mya mi guardò, anche lei doveva avermi trovata strana.
"Torno subito"

Sentii i loro occhi seguirmi, mentre uscivo di classe.
Quanto avrei dato in quel momento per essere invisibile!

Logan mostrava il suo solito ghigno, mentre mi avvicinavo.
Così come al suo solito vecchio paio di pantaloni, e al suo solito sorriso mozzafiato...
Ma cosa diavolo andavo a pensare?!
Incrociai le mani sotto il seno.
Non avevo davvero idea di cosa volesse, anche se per tutta la mattina, non aveva fatto altro che guardarmi e sghignazzare.
Pensava forse che avrei dovuto dirgli qualcosa?
Bene. Se era così, io non avevo idea di cosa.

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