"Tuo padre...tuo padre ha salvato il mio?"
"Sì" ripetei calma.
Christian guardava oltre la mia spalla. Gli occhi sgranati e le labbra semi-aperte. Sembrava...beh, un po scioccato, come me quando avevo scoperto la verità. La differenza era un'altra però: suo padre era stato salvato da un gesto folle e irrazionale, ma pieno di coraggio e bontà. Il mio di padre, invece, era morto sacrificandosi per uno sconosciuto.
"Io...non so che dire, Cassie"Accennai un sorriso. "Non c'è niente da dire, Chris. Lo so da un po, ma in realtà non ho mai saputo come dirtelo."
"Wow" sussurrò. "È...strano. Ho sempre saputo che mio padre non era riuscito a salvarsi da solo. Che qualcuno l'avesse tirato fuori dalla sabbia, riuscendo a trascinarlo al sicuro. Solo che...non pensavo che quel qualcuno si fosse sacrificato per lui. Avesse dato la sua vita per un'altra."
"Quel qualcuno era Steven Jones" mormorai. "Mio padre"
Christian fu subito fra le mie braccia, prima che potessi realmente rendermene conto.
Mi strinse a se, forte. Cullandomi dolcemente.
Mentre le ultime note della canzone iniziavano ad affievolirsi e a sciamare nell'aria.
"Mi dispiace" sussurrai."Non c'è niente di cui dovresti scusarti, Cassie. Né per mio padre, né per il tuo. È stata la loro vita. Sono state le loro scelte.
È giusto così"
Fece una pausa.
"Forse, in fin dei conti, sono io a dovermi scusare, sai? Mio padre sta buttando via tutto ciò che resta della sua vita. Tutto ciò per cui tuo padre si è sacrificato. E mi fa rabbia. Tantissima rabbia, perché non è giusto.
Tanti sacrifici per niente, ecco cosa. Se solo avessi potuto impedire ad entrambi di essere lì, quel giorno. Anche solo a mio padre, anche solo...avrei fatto qualcosa, io..."
Lui battè le palpebre più volte, passandosi una mano sul viso."Chris, smettila. Non avresti mai potuto fare niente. Non pensi che anche solo riuscendo ad evitare a tuo padre la vita che si ritrova a vivere, mio padre non sarebbe corso indietro comunque a salvare qualcun'altro? È sempre stata questa la sua pecca, Chris. Essere sempre troppo generoso."
Sorrisi a quel pensiero. Un sorriso malinconico fatto solo di atroce dolore.
"E se loro non fossero andati li, noi non saremmo qui, adesso. Non mi sarei mai iscritta in questa scuola se mio padre fosse ancora vivo.
Non ti avrei mai incontrato.""Sarebbe stato comunque migliore" mormorò.
Inspiegabilmente mi ritrovai ad accorgermi che io e Christian stavamo ballando.
Cullati dalle note del lento che era appena iniziato.
Sorreggendoci entrambi, per evitare di cadere nel dolore della perdita che ci straziava.
Un padre che si era sacrificato, ed uno che avrebbe allentato la corda fino a perdersi per sempre.
Uno che non voleva più vivere."E dire che oggi è un anno dall'incidente." Chris guardò nel vuoto per un momento.
"Mio padre da quel giorno non esce mai dal suo studio. Non si fa vedere da nessuno, nemmeno da mamma. Come se volesse già farci abituare al fatto che una vita senza di lui sarebbe migliore"Mi bloccai.
Non poteva essere vero, no?
Avevo sentito male, avevo sentito per forza male. Non c'era altra spiegazione.
Respirai."C-cosa?" Sussurrai.
"Che c'è?" Chris si fermò a sua volta, mentre attorno a noi molte coppie continuarono a danzare.
Il mondo girava ancora, tutto si muoveva.
Ma dentro di me fu come sentire qualcosa crollare.
La forza di migliaia di litri d'acqua inondarmi, bloccarmi.
Soffocarmi."Un anno esatto." Mi si bloccò il respiro.
No. No. No.
Impossibile.
"Oggi" mi ritrovai ad ansimare, il petto che faceva su e giù.
Mi portai una mano fra i capelli, quasi a volermeli strappare con forza. Lo sguardo che vagava da persona a persona.
Da risata a risata.
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Young Love.
RomanceL'amore inganna, crea dolore, sofferenza. Ma non ha eguali. Non ha età... Ti ho visto, e tu hai visto me. Pochi secondi. Brevi attimi. Ma non appena mi hai sorriso, tutto è andato per il verso sbagliato. Cassidy Jones è alle prese con una nuova...