Quando l'autobus partì salutai con la mano Rachel che sorrideva divertita, chiamando Alyssa dall'altra parte del bus.
Sorrisi e scossi la testa a mia volta, vedendo l'autobus scomparire sulla statale.《Sono pronta per questo shopping sfrenato, amica mia》
Scrissi a Mya percorrendo la salita che mancava per arrivare alla villetta.《Wow, allora sta succedendo davvero! Pensavo avrei dovuto trascinarti fuori casa con la forza!》
Risi. 《Fai presto a venire prima che le maniere forti si rivelino veramente necessarie》
《Ah, ho capito. Sei sdraiata sul divano, vero? Okay, sto arrivando.》
*****
Quando la madre di Mya ci lasciò al centro commerciale, finalmente potei scendere dalla macchina e sgranchirmi le gambe.
La signora Wilson aveva detto che si trovava abbastanza lontano, ma mai avrei creduto fosse davvero così lontano."Finalmente!" Esultó Mya, sporgendosi per afferrare la borsa caduta in fondo al sedile.
"Credevo che non saremmo più arrivate!""Be, ci credo" sospirai, guardandomi in torno, nel parcheggio.
"Vengo a riprendervi fra tre ore, va bene ragazze? Ah, e...Mya?"
Sua madre, Cassandra, le scoccò un'occhiata pungente.
"Non esagerare, mi raccomando.
È una festa, non un matrimonio."Neanche il tempo di rispondere, che Mya purtroppo, se l'era già filata.
Guardai sua madre con uno sguardo carico di compassione e reciproco rispetto.
Lei mi guardò a sua volta, e dentro i suoi occhi vidi ciò che non fui in grado di capire.
Vidi mia madre, quando mi raccomandava di comportarmi bene, la domenica pomeriggio, quando andavo al centro commerciale con Kayla.
Mi ricordava di stare attenta, e di evitare di spendere troppo se le cose fossero state inutili da comprare. Io annuivo, le dicevo che sarei tornata la sera, e andavo via.Incontravo papà solo prima di uscire fuori casa, dove Kayla già mi aspettava con sua madre.
Lui mi veniva incontro, sorridente, mi stringeva tra le braccia, posandomi il mento sopra la testa, e prima di lasciarmi andare mi allungava una banconota da dieci, o venti dollari. A seconda di cosa trovava prima.
Poi mi faceva l'occhiolino, facendo in modo che gli si formassero delle rughette proprio alla fine dell'occhio.
Segno che per quanto speciale, anche lui aveva la sua data di scadenza. Anche lui avrebbe trovato la fine di tutte le cose.
Segno che il tempo passava per tutti, anche per quelli che pensavi sarebbero rimasti per sempre.Faceva si che prendessi i soldi, e li infilassi in tasca. Poi mi sorrideva e aggiungeva: "Sarà il nostro piccolo segreto"
Ancora adesso fatico a dirlo a mamma.
*****
"Allora? Come sto?"
Mya fece una piroetta nel vestito turchese. Facendo ondeggiare lievemente la gonna. Era un po strano come vestito, dovevo ammetterlo. Più strano di qualsiasi altro vestito avessi mai indossato, eppure, inspiegabilmente Mya sembrava trovarsi bene. Segno che, in qualche modo, la sua esuberante stravaganza fosse un lato di lei che ammiravo moltissimo."È perfetto per te" dissi alzando gli occhi sui suoi.
"Sembri un arcobaleno!"
E lo era per davvero! Con i capelli schizzati di verde, le ballerine gialle, e il braccialetto al polso che non toglieva mai che sfumava tra un misto di bianco e rosa perla.Lei ne rimase perplessa.
"Non sono convinta" ammise.Mi morsi il labbro. "Va bene, ma se non vuoi prendere questo, allora vestiti di bianco."

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Young Love.
RomanceL'amore inganna, crea dolore, sofferenza. Ma non ha eguali. Non ha età... Ti ho visto, e tu hai visto me. Pochi secondi. Brevi attimi. Ma non appena mi hai sorriso, tutto è andato per il verso sbagliato. Cassidy Jones è alle prese con una nuova...