Young Love.

Capitolo 4

Quella era veramente una giornata di merda!

Non solo stavo ancora male per aver ignorato Logan durante tutto il viaggio, ma quella mattina, non appena arrivai a scuola, nulla andò bene.

Stavo camminando velocemente lungo il corridoio, ero in ritardo.
Mi ero fermata due minuti in più al mio armadietto per sistemare alcune cose, ed ecco il risultato!
Avevo lezione in aula quindici la prima ora, e dopo aver superato la rampa di scale che portava al piano di sopra, mi trovavo ormai a soli dieci metri dall'aula.
Almeno ero riuscita a trovarla. Già questo significava tanto.

Ma proprio in quell'istante andai a sbattere contro qualcosa, o in questo caso qualcuno.
Mi sbilanciai all'indietro, e per poco non caddi con il sedere per terra, quando d'improvviso sentii una stretta attorno alla vita.
La mia borsa cadde per terra, che per la fretta non avevo nemmeno chiuso, riversando a terra una miriade di fogli ed un paio di penne.
Gli unici libri che avevo, per fortuna si erano decisi a rimanere al loro posto.
"Cavolo! È già la seconda volta!" Dissi tra i denti.
Alzai lo sguardo e ciò che vidi mi lasciò senza parole.
L'azzurro in quel momento non mi era mai sembrato un colore così bello.

"Oddio scusa" mi allontanai, impacciata come al solito, chinandomi a raccogliere le mie cose.
Mr. Occhi Azzurri si chinò insieme a me.
"Stai andando in aula quindici?" Mi chiese.
Alzai lo sguardo su di lui, riaccompagnando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Si."

"Anche io sto andando li"

Posai gli ultimi fogli dentro la borsa.
"Sono Christian Taylor" si presentò.
Mi rigirai quel nome in bocca.
Taylor...
"Siamo nella stessa classe giusto?" Chiesi
"Mi ricordo di te"

Lui rise.
"Si, o almeno si, tranne a lezione di letteratura e matematica. Comunque, anche io mi ricordo di te. O almeno mi ricordo di ieri quando sei entrata cinquanta minuti dopo l'inizio della lezione"

Accennai un sorriso, prendendo la borsa e alzandomi in piedi.
Lui mi imitò.
"Sei un maniaco del tempo?"

"Beh, se questa frase si associa alla scuola, allora si."

"Oh bene! Comunque io sono Cassidy. Cassidy Jones. Ma gli amici mi chiamano Cassie.

Lui sorrise.
"Sapevo anche questo."

Aggrottai la fronte.

"Che c'è?" C'era un po di preoccupazione nel suo tono.

"La sai una cosa?" Dissi facendo qualche passo verso la porta dell'aula.

"So tante cose" rispose, mostrando un leggero ghigno.

"Ah-ah-ah divertente. Comunque io non credo che tu sia un maniaco"

"Ah no?"

Sorrisi. "No. Penso perlopiù ad uno stalker."

"Mi stupisci Cassie Jones."

Gli sorrisi mestamente.
"E non sarà la prima volta"
Per un breve periodo di tempo, il corridoio fu occupato solo dal rumore delle nostre risate.
Christian era un bel ragazzo, non potevo negarlo.
E sperai anche diventasse un buon amico.
Incominciammo ad avvicinarci alla porta.
"Okay, facciamo il nostro ingresso in grande stile" Propose.

"L'idea è allettante" dissi.
Ed entrammo.

"Ragazzi, era ora. La lezione è già iniziata, quindi raggiungete i vostri posti e state in silenzio" La professoressa ci guardò, come se già sapesse che nella sua materia non avremmo avuto speranze.
Lanciai uno sguardo a Christian, che andò a sedersi in fondo, e non sapendo dove andare, lo raggiunsi. Non appena mi sedetti, alzando lo sguardo, incrociai quello di Mya, che iniziò a lanciare occhiate a Christian alzando le sopracciglia in modo inquietante.
"Finiscila" Le mimai in labiale, e subito lei voltò la testa, con un sorriso a trentadue denti sul viso.
Mi voltai verso Christian, e lo scoprì a fissarmi.
"Che c'è?" Chiesi in un sussurro.
Abbozzò un sorriso.
"Niente"
Aggrottai la fronte ma non dissi nulla.
Voltammo la testa nello stesso istante, spezzando il legame che si era formato nei nostri sguardi.
Non ero sicura che fosse proprio un legame, perché non sapevo niente di lui, e lo avevo conosciuto solo cinque minuti prima, ma qualcosa mi disse, che avrebbe voluto dirmi qualcosa.