Capitolo 3

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Ero chiusa, in un'aula con Logan Morris.
Cosa potevo chiedere di più?!
Oh cielo! Ero seriamente chiusa in una stanza con Logan Morris!
Questo era il perfetto esempio, di come fare la frittata, già il primo giorno di scuola.

Mentre ostinavo a ripetermi che quel che stava accadendo non era reale ( non ci stavo riuscendo poi così bene) , Logan, era entrato in piena crisi isterica.

"Sei claustrofobico?" Gli avevo chiesto.

"No" aveva risposto.

"E allora perché sei diventato bianco? Sei orribilente pallido!"

"Non sopporto questa situazione"

Dopo due minuti di silenzio, mi ero decisa a parlare.
"E se chiamassimo qualcuno?"
Sembrava indeciso.
"Hai il cellulare vero?"

"Ecco..."

"Oh cielo! Logan, come puoi aver dimenticato il cellulare in classe?"

Fece una smorfia.
"È un po diversa la situazione"

"In che senso?" Chiesi portando le braccia al petto.

"Tre giorni fa, sono andato ad una festa..."
Roteai gli occhi.
"Mi sembra giusto, continua"
"Ero sbronzo, ma talmente tanto sbronzo, che non riuscivo a stare in piedi"
"Okay, wow! Mi piace la tua vita da diciottenne alcolizzato, vai avanti"
"Non appena sono arrivato a casa, mi ha chiamato mio cugino, e mentre ciondolavo ubriaco per casa, mi è caduto il cellulare"

"E allora?" Dissi sbuffando.

"È caduto nel water." Puntualizzò.

"Oddio! Ma come? Impossibile!"

Logan rise.
"Mi è stato raccontato, ti giuro, ed io ho solo fatto la figura dell'idiota"
"Aspetta, e chi te lo ha detto?"

"Ehm...mia madre"

"Cavolo!"

"Non scandalizzarti, praticamente lei era dietro la porta del bagno che si piegava in due dalle risate, mentre io, confuso, mi chiedevo che fine avesse fatto il telefono"

"E alla fine?" Richiesi ridendo.

"Sono crollato sul divano"

"Wow...ma aspetta!"

"Cosa?"

"Poco fa, quando ti ho visto in fondo al corridoio, avevi il cellulare!"
Sì passò una mano fra i capelli rifacchiando. "Wow, ti accorgi proprio di tutto, eh tesoro?"

"Logan!" 

"Scusa. Comunque cosa? Questo qui?"
Mise una mano nella giacca, per poi uscirne un telefono.
Mi limitai ad annuire.
"Questo è di...di Lib, l'ha dimenticato ieri notte a casa mia"
Mi vennero i brividi lungo la schiena.

"E Lib è...?"

"Oh, Lib è... Liberty, la, la mia ragazza"
E fu proprio in quel momento che desiderai con tutta me stessa di poter scomparire.
Per sempre.

C'era stato altro silenzio.
Accidenti! Aveva una ragazza!
E beh...come poteva non averla? Con quel sorriso, e la risata...
Cavolo! E gli occhi!
"Concentrati Cassie!
Devi riuscire ad uscire dall'aula"

Immaginai la faccia di Liberty se ci avesse visti in quel momento...
Ma in fondo, cosa avrebbe potuto pensare?
Il suo fidanzato rinchiuso in un'aula, con una quattordicenne al suo primo giorno di scuola.

Oh cielo! La situazione non aiutava per niente!

"Non ha chiamate quel coso?" Dissi dopo, facendo cenno al cellulare che ancora Logan teneva a mezz'aria.

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