Capitolo 10

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"Signorino Evans!" Gridò Smith.

"Si prof ?"

Logan si fece avanti, mettendosi al fianco del professore, mentre Noah cercava di rimanere serio.
Anche se non gli fu facile.

"Per favore, mostra le nostre nuove reclute al signorino Morris"
Gli lanciò un'occhiataccia.
"Io vado a prendermi un'aspirina"
E detto questo, si allontanò zoppicando verso il bagno.
"Logan" lo richiamò Noah.
"Un giorno gli farai venire un'infarto"

Lui fece spallucce.
"Sono le esatte parole che mi dicesti quando sei entrato qui due anni fa. E guarda guarda, lui è ancora qui!"

Intorno a noi, alcuni studenti avevamo iniziato a chiacchierare ignari di tutto, e sicuramente molto annoiati da un vecchio insegnante e da un maggiorenne che dimostrava otto anni.

"Nuove reclute?" Chiese Logan a Noah, voltandosi verso di noi.
Noah si avvicinò a lui annuendo.

"Tutti di primo anno"

"Okay" sorrise. "Tutti in piedi ragazzi, facciamo un giro completo. Anche i bagni!"
Sì avvicinò a Noah.

"L'ho detto davvero?"

Noah annuì, stringendo il registro che aveva sotto braccio.
Si levò una risata generale, che comprese sia me, che Christian.

Ci alzammo tutti, uno dopo l'altro, seguendo Noah, vicino la scaletta che guidava l'accesso dietro le quinte.
Christian si allontanò poco più avanti guardandosi in torno.
Stavo per raggiungerlo, quando all'improvviso, sentii una stretta afferrrarmi il polso. Mi irrigidii, per poi girarmi di scatto.

Gli occhi castani di Logan, assomigliano al cioccolato fondente.

"Ehi" disse.

I nostri petti quasi si toccavano. Eravamo così vicini...
Arrossii fino alla punta delle orecchie.

"Ciao" biasciacai deviando il suo sguardo.

Lui cercò il mio.
"Recitazione, eh?"
Annuii.
"Ti facevo più per un torneo di scacchi"

Avrei voluto sbattere la testa contro un muro. Cosa aveva la gente contro di me? Perché gli scacchi? Io odiavo gli scacchi!

"Io odio gli scacchi" risposi in un sussurro.

"Io li detesto" sussurrò al mio orecchio.

Mi vennero i brividi in tutto il corpo.
Pensai a Christian in quel momento. Già, pensiero poco opportuno, ma a dir la verità non volevo che pensasse che mi ero allontanata. Non volevo che mi vedesse con Logan.

"Dovresti andare." Gli dissi, allontanandomi un po. "Noah sta facendo il lavoro sporco al posto tuo."

Scrollò le spalle.
"Nah! E poi dovevo salutarti. Non potevo rimandare"
Arricciai le labbra. "Non mi hai vista prima?" Chiesi, per metà preoccupata di non volere sapere la risposta a quella domanda.

"Ho messo gli occhi su di te da quando sono entrato. Eri lì che mi fissavi sorridendo...non posso mica ignorare certe cose!"

Incrociai le braccia sotto il seno.
"Non ti fissavo...sorridendo!" Ribadii.

"Ebbene si. Mi stavi fissando. Bocca e occhi sgranati. Forse sorridevi, anche. Chissà magari avresti pure iniziato a sbavare"
Gli diedi uno schiaffo sulla spalla.
"Non è vero!"
"Okay, calmati tesoro. Però sono libero di pensare come voglio."
Feci per andarmene, ma lui mi ricacciuffò la mano.
Come potevo essere arrabbiata con lui, se avevo la voglia matta di saltargli addosso?

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