48 Capitolo

23 1 1
                                    

"Seriamente Faye dovresti mangiare qualcosa " era la centesima volta che rifiutavo del cibo ma Corinne continuava a provare imperterrita "non ho fame" dissi scandendo bene ogni singola sillaba "Va bene" fece un urlo di esasperazione e fece per uscire ma prima parlò di nuovo..."E staccati da quel computer Faye perfavore" da quando mi arrivò quel messaggio rimasi attaccata al computer cercavo informazioni sulla morte di Phoebe cercavo di ricordare i nomi dei suoi amici e li scrivevo in un foglio per trovare qualcuno che aveva potuto mandato quel messaggio ma ogni volta che sembravo avvicinarmi alla verità qualcosa non combaciava e dovevo ricominciare da capo ,Corinne non ebbe una risposta da parte mia così rinunciò e scese di sotto,dopo qualche ora iniziai a scrivere il mio articolo per Vogue,da qualche settimana lavoravo da casa,non avevo voglia di vedere Damon o Luke né di uscire di casa,finì l'articolo e scesi di sotto,presi una bottiglia d'acqua e mi distesi sul divano,da qualche giorno Harry non tornava a casa probabilmente perché non voleva vedermi e non gli davo tutti i torti non avrei voluto vedermi neanche io se fossi stata al suo posto,i miei pensieri vennero fermati dal cigolio della porta d'ingresso che si apriva mi girai lentamente e vidi Harry sulla soglia della porta era diverso,aveva comprato dei nuovi vestiti e un nuovo giubbotto di pelle,si tolse gli occhiali da sole e mi guardò dritto negli occhi come per provare a leggermi dentro,come faceva le prime volte che ci vedevamo "non farlo " dissi , lui capì subito a cosa mi riferivo e distolse lo sguardo "sei tornato?" Chiesi facendomi piccola sul divano "non me ne sono mai andato,non ti lascio sola Faye non adesso,non ho idea di cosa tu stia passando ma non ti lascerò combattere da sola,non questa volta,questa volta non sei sola" mi alzai e corsi da lui,mi tenne stretta tra le sue braccia e solo in quel momento riuscì a sentirmi al sicuro
***
"Un caffè latte perfavore" presi il portafoglio dalla borsa mentre aspettavo il caffè latte seduta al Brew...Io ed Harry avevamo parlato a lungo quel giorno,gli avevo raccontato quello che era successo e lui aveva promesso di aiutarmi, poi però era costretto ad andare a lavoro e siccome non me la sentivo di stare da sola in casa decisi di uscire per un caffè e per continuare le mie ricerche...sentì il rumore della porta del bar che si apriva entrò una ragazza che conoscevo fin troppo bene Hanna,la vecchia migliore amica di Phoebe,mi notó e andò subito a sedersi ad un tavolo lontano dal mio "ecco a lei signorina" presi il caffè e pagai,decisi di avvicinarmi ad Hanna volevo risposte,mi sedetti al suo tavolo "ciao" dissi sorridendo "Faye" disse con tono odioso guardandomi torvo "dunque non sei finita in carcere,buono a sapersi " disse con un tono tagliente "oh tesoro non fare la stronza con la persona sbagliata perché sai chi vincerebbe" dissi con voce roca "ora ho bisogno di risposte " lei mi guardò corrugando le sopracciglia "quali risposte?" sospirai provando a mantenere la calma "sulla morte di Phoebe,ma non ne voglio parlare qui,questo è il mio numero ti chiamerò io " dopo mi alzai velocemente ed uscì dal bar,continuavo ad avere un groppo in gola, avevo qualcosa di troppo grande da sopportare...mi squillò il cellulare e trasalì "pronto?" Dissi con voce tremante "Ehi sono Shantal,che hai? sembra che tu abbia visto un fantasma" roteai gli occhi "peggio" la sentì spostarsi lo capì dal il fastidioso rumore che sentì al telefono.
"Che succede?"Chiese,cominciai a camminare verso la mia auto "non voglio parlarne per telefono ti dirò tutto ma non ora,stasera venite tu e le ragazze a casa mia e ne parleremo" dopo una sua risposta affermativa, chiusi la chiamata ed andai in biblioteca, quando entrai venni pervasa dal profumo di gelsomino mi guardai intorno e vidi alcuni ragazzi seduti ai vari computer circondati da libri, altri seduti a terra accanto agli scaffali, mi girai a destra e vidi la bibliotecaria che scriveva al Pc e adocchiava i vari clienti rimproverandogli affinché facessero silenzio,mi avvicinai lentamente e le sorrisi "posso esserle utile?" Chiese con un un tono alquanto fastidioso "si,sono una giornalista e vorrei scrivere un articolo su alcuni casi di ragazze morte in devi incidenti stradali,sa al giorno d'oggi molti ragazzi sono vittime di queste tragedie, lei ha qualche articolo di giornale che parla di questo argomento?" Chiesi giocando con le penne chevi erano in un porta penne accanto al computer "infondo a destra trova tutti gli articoli di giornale che le servono" disse senza guardarmi ma togliendomi il porta bene dalle mani " grazie" borbottai per poi avviarmi velocemente allo scaffale, buttai la borsa su una sedia e cercai gli articoli,ne trovai molti ma non quelli che mi servivano, solo dopo vari tentativi trovai dieci articoli di giornali diversi che parlavano dell'incidente di mia sorella, li presi e li buttai sul tavolo, li riordinai in ordine di pubblicazione presi il computer e lo accesi,per scrivere quello che mi interessava di più e analizzarlo,i primi giornali parlavano di cose che già conoscevo, dell'incidente, del caso della polizia chiuso da tempo, ma l'ultimo in particolare diceva il nome del conducente si chiamava Cyrus Peterson, non sapevo perché ma il nome non mi era nuovo...
Continuai a leggere ma ad un certo punto sentì qualcuno chiamarmi "signorina scusi ma stiamo chiudendo" senza rendermene conto erano già le nove di sera,presi tutte le mie cose ed uscì dalla biblioteca e ancora un po' stonata mi avviai verso casa mia,chi era quel Cyrus? E perché avrebbe voluto uccidere mia sorella? una volta arrivata a casa preparai tutto per la serata ma prima che potessi andare in camera a mettermi il pigiama qualcuno bussò alla porta.

Demon or Angel...?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora