Inizi...

76 6 7
                                    

«Laura!!» urla mia mamma dal vialetto di casa. «Aspetta un attimo, arrivo.» Stiamo traslocando, e io sono nel mio posto segreto, nel sottoscala, ho vissuto la mia infanzia qui dentro, per sentirmi come Harry Potter e volevo salutare un'ultima volta questa che è stata la mia tana per 15 anni.

«Eccomi,avevo dimenticato una cosa»
«Sei pronta? Addio allora.» Dice mia madre con le lacrime agli occhi.

Il viaggio in macchina è stato piuttosto lungo, ma con l'agitazione di conoscere il posto nuovo mi è volato il tempo. Scendo tutte le valigie dall'auto e le posiziono sul portico della nostra nuova casa. Wow, che casa. Entro e il parquet regnava. Le porte finestre erano in ogni stanza e la luce filtrava da ogni angolo. L'arredamento era modernissimo e tutto odorava di nuovo.
«Allora, ti piace? »
«Mi piace? È fenomenale, non me l'aspettavo così, davvero. »

Mia mamma ed io viviamo da sole, i miei genitori si sono separati quando avevo 6 anni e io ho deciso di rimanere con mia madre, non so perché. Comunque sia, me la passo bene. Lei ha un ottimo lavoro e posso dire che non mi manca proprio nulla.

«Vado a scegliere la mia camera, non scendo per cena, ho bisogno di riordinare tutto, a partire dalle mie idee. »

«Va bene tesoro.»

Io e mia madre non parliamo molto, non parliamo apertamente come di solito fanno, "mamma e figlia" sono io che non so fare la figlia, lei è la mamma perfetta e io sono un vero e proprio disastro. Mi auto definisco "miss delusione" non so perchè, sarà la mancanza di autostima, ma non mi importa.

Finisco di sistemare tutta la mia collezione di Cd e libri. Sistemo i vestiti e per ultimo appendo tutti i miei poster. Ho scelto la soffitta come camera. Ha un lucernario fantastico e lo spazio non è per niente poco. Sono lontana dalle altre camere, un po mi ricorda il mio sottoscala.

Sono le 18.00 pensavo di finire più tardi, così ho il tempo di una doccia e rilassarmi. Prendo l'occorrente e sto sotto il getto dell'acqua fredda circa 20 minuti. Mi metto comoda: Pantaloncini di tuta e una canottiera bianca. Outfit degno di una vera principessa insomma. Mi metto sul letto con il computer e una serie tv. Poi però sento bussare alla porta, non ci conosce nessuno qui, chi sarà mai.

«Grazie, siete gentilissimi. Mi chiamo Allison, piacere. » Sento parlare mia mamma davanti la porta.

«Oh Laura, vieni qui. Loro sono i nostri simpaticissimi nuovi vicini. Ci anno portato una torta. Sù, saluta! »

«Ehm, salve» mi limito ad alzare la mano. Non sono tipo da saluti calorosi. Davanti la porta ci sono due persone. Una donna sui 40 anni bionda con un sorriso falso e suo marito. Sembrano gemelli, entrambi biondi, in forma e con dei sorrisi smaglianti e fintissimi. Mi sento in una commedia americana...

«Ciao Laura, noi siamo i signori Grimmes. Ma chiamaci Paul e Cristine. Nostro figlio Lucas dovrebbe arrivare a momenti. Ha la tua età, o forse più grande, comunque sia farete sicuramente amicizia.» Il "signor Grimmes" ha cominciato a parlare di quanto sia bello il quartiere e blablabla. Io invece penso al misterioso Lucas. Con dei genitori così sarà sicuramente un ragazzo perennemente felice, secchione impostato, raccomandato da mamma e papà. Già immagino che noi non diventeremo MAI amici. Ma non m'importa, io adoro la mia solitudine.
Mentre cerco di capire perchè mi stanno raccontando la loro vita, vedo arrivare un ragazzo. E' alto, molto alto, ha gli occhi verdi e i capelli castani e dalla barbetta si direbbe che ha qualche anno in più di me. Indossa una maglietta nera e un paio di jeans scuri e le converse all black. Si direbbe che il colore nero è il suo preferito. Anche il mio d'altronde.

«Scusate il ritardo.. Piacere, sono Lucas» Ha una voce interessante.

«Piacere Lucas, io sono Allison, lei è mia figlia Laura» Mia mamma sfodera il sorriso più ampio che ha, e mi trascina davanti la porta per farmi conoscere Lucas.

«Oh, ei, ciao Laura io.. »

«Lo so, lo so. Lucas. » Nella mia testa non era così maleducata questa risposta. Forse mi ha fatto sembrare abbastanza cattiva o indisponente, ma in fondo è così che sono.

«Ahaha simpatica. Vuoi venire a fare un giro con me? Ti faccio fare il giro del quartiere »

«Oh ma è fantastico Laura. Và, divertiti. » Mia mamma come sempre, prende le decisioni per me, e io per non farle fare brutte figure sono costretta ad accettare. E' sempre stato così. Mi limito a sorridere, e ad uscire da casa.

«Allora, Laura. Quanti anni hai? »

«18,tu? »

«20. Come mai vi siete trasferiti qui? » Classica domanda che alle mie orecchie ha sempre un'altro significato ovvero "Perchè siete venuti, stavamo bene anche senza di voi"

«La casa dove abitavamo era di mio padre, e mia mamma non voleva più saperne di quella casa. Ha messo da parte qualche soldo in più e siamo riuscite a comprare questa. In un quartiere per ricconi.»

«Ah, bene ahah. Il tuo ragazzo, abita nei paraggi?»Me lo chiede come se fosse una cosa ovvia avere un ragazzo a 18 anni.

«Io non ho un ragazzo. Sto bene così. Tu sicuramente starai con la ragazza più bella del quartiere, miss perfezione non può stare con chiunque, ha bisogno del suo mr. perfezione. Mi sbaglio?» Risposi tutta d'un fiato.

«Voglio tornare a casa, per favore.»

«Ok..e quanto riguarda poco fa.. io non ho nessuna, sto bene così anche io. Quando ti sarai calmata parleremo un po di più. Scusa, ciao»

Rientro in casa, più nervosa di prima. Mi fiondo in camera e mi accorgo che dalla mia finestra si vede la camera di Lucas. Non voglio saperne nulla. Sigillo le tende e mi metto a dormire. Odio questo posto.

So Far AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora