Finalmente DUBAI...

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Dopo circa 12 ore di aereo, forse anche di più, atterriamo a Dubai, già l'aeroporto è qualcosa di futuristico! Mentre aspettiamo di recuperare le nostre valigie una ragazza non smette un attimo di fissare Lucas, mi sta irritando e non poco. 

«Tesoro, tutto ok?» Capisce che sono a disagio, lo guarda con fare insistente

«Quella ragazza è da quando eravamo sull'aereo che non smette di fissarti...» 

«Ahaha, per farti capire che guardo solo te, e che delle altre non mi importa, non ci ho fatto nemmeno caso. Tranquilla tesoro» 

Recuperiamo i bagagli, e ad aspettarci troviamo un signore che tiene in mano un cartello con i nostri nomi. Saliamo sul furgoncino insieme ad altre coppie, tra cui la ragazza bionda di poco fa, è sola, e se continua a fissare mio marito andrò a chiederle se c'è qualcosa che non va. Cerco di trattenere il nervosismo, non mi va di fare scenate di gelosia. 

«Abbiamo scelto un'ottima meta, senza dubbio, ma c'è troppo caldo!» Lucas ha ragione, troppo caldo. Arriviamo in albergo, stavolta non ha badato a spese, è un resort 5 stelle con una piscina immensa..l'unica cosa che mi turba è quella ragazza che sicuramente avremo modo di incontrare (per sfortuna). Saliamo in camera, 18esimo piano, mi sembra un sogno! Più del secondo piano non ero salita in vita mia. 

«E' un sogno, per favore non svegliatemi. Amore, ti rendi conto?  Dubai insieme, come marito e moglie! Svengo!» Metto una mano in fronte come le attrici di teatro e Lucas mi viene incontro 

«Smettila dai! Poco fa ho visto come mangiavi con gli occhi quella povera ragazza... gelosona!» mi prende in braccio di peso. Sistemo quasi tutto il contenuto delle nostre valigie e ci prepariamo per andare a fare esplorazione del posto. Mentre aspetto che Lucas indossi il costume mi seggo nel letto, e il jetlag ha la meglio, mi addormento come un sasso. Al mio risveglio trovo Lucas affacciato al balcone in costume e senza maglia. 

«Mi dispiace tantissimo tesoro, non so come sia potuto succedere, mi sono solo seduta un attimo» 

«Non preoccuparti, ne ho approfittato anche io, 12 ore di volo sono stancanti. Adesso ho un certo languorino...che ne dici di andare a cena?» 

CENA?! Quando siamo arrivati era appena mattino. Wow. Indosso un abitino casual sui toni dell'arancio. Adoro questo colore, ho dei bellissimi ricordi legati a questo pezzo di stoffa. La prima volta che lo indossai Lucas rimase letteralmente con la bocca aperta dalla sua finestra, lo vidi dallo specchio, non gli dissi mai nulla... vediamo se rivedendolo ha nuovamente la stessa reazione. 

«Sono pronta arrivo!» Esco dalla camera e trovo Lucas con la bocca spalancata e gli occhi apertissimi. Si ricorda e come.

«Qualcosa di strano?» dico io facendo finta di niente

«Ricordo bene questo abito. Sei wow. La MIA signora» si è soffermato sul "mia" come se fossi qualcosa di così prezioso ed importante. Mi fa stare bene.

Scendiamo in una sala immensa, piena di tavoli apparecchiati con bicchieri e posate dorati, i piatti di porcellana decorati a mano con disegni floreali di mille colori, il tovagliato di seta, candele e centrotavola eleganti, i lampadari di cristallo luccicavano in un modo a dir poco sorprendente. Mi giro intorno come una bambina nel mondo delle favole. 

«Non posso credere si può arrivare a tanta eleganza» 

«Eppure ci siamo dentro.» 

Mi prende per mano e mi porta al tavolo segnato con il nostro nome. Un cameriere vestito di rosso con dei guanti bianchi ci viene incontro e ci spiega nei minimi dettagli la grande varietà di menù che sono presenti al ristorante. Io scelgo il menù di pesce, mentre Lucas vuole provare le pietanze tipiche del posto. Divoriamo praticamente tutto, mentre stiamo brindando al nostro amore la ragazza che ci ha perseguitati all'aeroporto si avvicina con passo spedito verso il nostro tavolo, io cambio umore istintivamente. 

«Hai scelto di sposare lei? Cosa ti fa pensare che io non potevo darti ciò che ti da lei? Non sei mai stato una persona coerente. Tu e il tuo carattere andate a farvi fottere, e anche tu, schifosa.» 

«Calmiamoci un attimo, io non ho idea di chi tu sia, non ti rivolgere per nessuna ragione al mondo a mia moglie in questo modo. Non ti conosciamo, mi avrai scambiato per qualcun altro» 

Questo mi tranquillizza, Lucas mi ha fatto conoscere tutti i suoi amici, anche qualche sua ex, lei non l'avevo mai vista neanche in città.

«Dici così perchè ti spaventi della sua reazione... Atene 2010 ti ricorda niente?» 

«Io non sono mai stato ad Atene, ti stai sbagliando. Se continui ad importunarci sarò costretto a chiamare la sicurezza.» 

Io mi sento una stupida, assisto a tutto questo senza aprire bocca nè battere ciglio. Lucas continua a tenermi la mano, sento che più si innervosisce più me la stringe.

«Non chiamare nessuno, vado via io, ma non finisce qui.» Scompare tra la folla, e io inizio a tremare, mi sento minacciata, Lucas mi abbraccia e mi porta in camera, ci distendiamo e per darci conforto a vicenda dormiamo abbracciati, ma non come facciamo sempre, siamo proprio legati, i nostri cuori battono l'uno contro l'altro e il calore dei nostri corpi si fonde, è un momento speciale, mai vissuto prima, spero che quella tizia non ci rovini la luna di miele, anche se non ci riuscirebbe, l'importante è che io e lui rimaniamo uniti, sempre...


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