Vero amore...

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Al mio risveglio Lucas non è accanto a me, al suo posto trovo un foglietto con su scritto 'Non preoccuparti non mi hanno rapito, sono andato a correre.' Non sapevo fosse un suo hobby. Comunque sia, mi alzo e vado a fare colazione, stamattina ho una fame da lupi. Mia madre è parecchio strana in questi giorni, non in male, in bene. Non la vedo così felice da... da mai praticamente!

«A cosa dobbiamo tutta questa felicità?» mi sorge spontaneo chiederlo, vorrei sapere il motivo di tanta allegria. 

«Non a cosa, a chi..» me lo dice con un tale entusiasmo che è addirittura contagioso. 

«Ah si? E chi sarebbe?» si vede la sua voglia di dirlo da lontano un miglio. 

«Si chiama John ed è il capo reparto del supermercato qui in città. E' un uomo fantastico, usciamo insieme da una settimana ormai, è davvero gentile, mi rende felice.» ovviamente sono contentissima del fatto che lei sia felice, ma non voglio sapere i particolari, ho solo chiesto chi fosse, non cosa fa, o come la fa sentire. Questa è una delle cose che odio del carattere di mia mamma, una le da un dito e si prende tutto il braccio. Ritorno in camera congratulandomi con lei, per non offenderla. Al mio ritorno c'è Lucas seduto sul mio letto che legge un libro. 

«Perciò tu corri la mattina..» lo chiedo con un tono sarcastico al 100% 

«Perchè non dovrei? E' rilassante. Dovresti provare.» io correre? Si vede che non mi conosce del tutto

«Io non corro, mi rilasso in altri modi.» 

«Programmi per oggi?» 

«Devo andare da Zoey, mi dispiace.» 

«Oggi è sabato, stasera che vorresti fare?» 

«Non lo so, fai tu. Stupiscimi.» lo lascio lì nella mia camera a leggere quel libro. Non ho idea di quale fosse. Arrivo da Zoey prima del previsto con l'autobus. 

«Ciao amica!» mi accoglie calorosamente ogni volta che vado a casa sua, stranamente non ho mai incontrato i suoi genitori, non mi importa poi più di tanto. Zoey è una delle mie più care amiche, l'unica a dirla tutta e vorrei raccontarle di me e Lucas, in fondo sono amici anche loro e secondo me ci rimarrebbe male se Zoey lo venisse a sapere dal qualcuno all'infuori di noi. 

«Noi dobbiamo parlare» mi avvisa lei con un tono serio. Lo sa già? Non lo sa nessuno e sopratutto non ci ha visti nessuno forse Lucas lo avrà detto ad Evan che lo avrà a sua volta detto a lei. Non ci sto capendo nulla meglio ascoltare. 

«Si, dimmi» rispondo io senza far trapelare emozioni.

«Si tratta di me ed Evan» ok mi sento meglio. I miei sospetti si saranno avverati?

«Stiamo insieme» me lo dice tutto d'un fiato come se dovesse giustificarsi. Sono davvero felice per loro, in fondo si vedeva lontano un miglio che erano fatti l'uno per l'altra, psicopatici al punto giusto. 

«Davvero? E' assolutamente fantastico! Sono davvero contenta.» L'abbraccio e ci sediamo sul letto. Mi fa leggere tutti i messaggi/poemi che le scrive lei, e le risposte fredde di Evan. Sono davvero carini. Non voglio rubare la scena a loro due, decido di non dirle niente per oggi. Continua a farmi vedere tutto quello che riguarda la loro storia.

«Laura? Ci sei?» stavo pensando che io e Lucas non abbiamo foto, non abbiamo messaggi chilometrici, non abbiamo oggetti che ci uniscono, noi ci vediamo ogni ora del giorno, facciamo tutto assieme, e penso sia davvero la cosa migliore, però a volte mi chiedo, stiamo realmente insieme o è solo un'ottima amicizia? Certi pensieri che mi vengono mi rovinano la giornata. Stupido subconscio.

«Si, si scusa. Stavo pensando a tutte le volte che pensavo che foste già fidanzati da tempo. Credo che siate davvero una bellissima coppia. Zoey, devo andare adesso... auguri allora» Mi congedo dandole un abbraccio.

Mentre aspetto l'autobus mi parte 'So far away' e le lacrime agli occhi mi partono sole. Lucas non ha fatto nulla, sono io che mi creo mille problemi. Sono io la paranoica della situazione. Arrivo a casa e lui non è in camera mia, ne approfitto per fare una doccia e sistemarmi per stasera. Non voglio dirgli nulla di queste mie paranoie, penserebbe che non mi fido di lui, o che non credo in noi, cose che non sono assolutamente vere. Indosso un jeans chiaro largo, un po strappato al ginocchio e una canottiera a costine verde militare. Lascio i capelli sciolti e metto un po di mascara. Mi piace questo nuovo stile che sto scoprendo. Grazie Zoey. Appena esco dal bagno trovo Lucas che sta per entrare dalla mia finestra. Indossa una camicia bianca e un pantalone scuro. E' davvero bello stasera, più del solito. Senza gli anfibi e il giubbotto di pelle fa un altro effetto... lo rendono più affascinante e questo stile è più consono alla sua età. Mi guarda come se fosse vergognato di essere più elegante di me. 

«Stasera di gran gala il signor Grimmes» Lo dico con un tono divertito, per evitare di metterlo ancora più in imbrarazzo.

«Anche tu sei completamente diversa da solito» si avvicina a me mi prende una ciocca di capelli e me li sposta dietro l'orecchio. Mi guarda negli occhi, diventano sempre più verdi ogni giorno che passa, e me ne innamoro sempre di più.

«Non avevo mai notato quanto fossero belli i tuoi capelli.»

«Non ti accorgi di niente tu» 

«Mi sono accorto di una cosa sola appena ti ho visto però..»

«Cosa?»

«Mi sono accorto che tu, sei diversa da chiunque altra ragazza. Adesso, in questo momento mi sto accorgendo di un'altra cosa...» 

«Cosa?» stavolta distolgo lo sguardo, non riesco a reggerlo, il suo è troppo profondo.

«Mi sono appena accorto di amarti, ecco.» mi prende il viso tra le mani e mi da un bacio, uno di quei baci che sentirai sempre sulle labbra. In quel momento mi si è seccata la gola, non sapevo che dire.

«Anche io, tanto» riesco a dire solo questo con un filo di voce. Tutte le paranoie che avevo costruito oggi nella mia mente stavano crollando piano piano. Amo questo ragazzo più della mia vita. Ecco l'ho detto. LO AMO. 

Decidiamo di uscire dopo e di andare a mangiare qualcosa. Credo che sarà una serata diversa dopo quello che ci siamo detti...


So Far AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora