Oggi è domenica, e c'è il tempo un po cupo, non mi va di alzarmi. Ho un sacco di cose da fare anche di domenica, me ne ero completamente dimenticata: pulizie, spesa per la settimana, portare fuori Toby, andare da Zoey. Mentre pianifico cosa fare prima, Lucas mi sveglia con una dolcissima colazione a letto, era quello che mi ci voleva per cominciare bene la giornata.
«Buongiorno» e mi da un bacio sulla tempia mentre sorseggio il mio cappuccino
«Giorno» dico sorridendo ad occhi chiusi. Non posso stare ancora in queste condizioni, mi alzo rifaccio il letto e mi metto a pulire casa, da cima a fondo. Appena finisco, vado a fare una doccia e mi vesto per uscire, indosso un pantaloncino e una felpa di Lucas, oggi non vuole venire con me a fare la spesa, e neanche da Zoey, non si sente bene. Io esco sola a fare le mie commissioni, poi arrivo a casa di Zoey ed Evan.
«Ehi ciao tesoro!» mi accoglie calorosamente
«Ciao» mi dice Evan dalla cucina
«Eh allora ragazzi, che mi raccontate? Parlatemi un po di Las Vegas»
«Oh Laura, lì è tutto magnifico dovreste andarci, vi abbiamo portato un regalo» dalla cucina spunta Evan con tantissimi pacchetti, spero non siano tutti per noi. Ha un bellissimo sorriso, non avevo mai visto Evan sorridere così, questa convivenza gli fa bene.
«Grazie ragazzi, non dovevate, davvero» apro un pacchetto e trovo un quadretto a forma di fiches con la scritta LAS VEGAS in oro. Poi tantissimi portachiavi, magliettine e oggetti per la casa. Nel frattempo Gatto è accanto a me, che riduce in mille pezzi la carta. Hanno pensato pure a Toby, gli hanno portato un collare con il ciondolo a forma di dollaro, davvero un bel pensiero.
«Allora Laura, spero ti siano piaciuti tutti questi regali. Las Vegas è un posto magnifico, ho telefonato a Lucas proprio per spiegargli dove si trovava il nostro albergo perchè era il più economico ma il più pulito allo stesso tempo.» è il discorso più lungo che io ed Evan abbiamo mai fatto.
«Ti ringrazio Evan, ma un viaggio non è nei nostri piani per ora... siamo molto impegnati con i nostri lavori. Se dovessimo trovare un po di tempo libero, te lo diremo sicuro.» non mi sento di dire a Lucas che voglio fare un viaggio, non mi sembra giusto. Mi ha confidato che quando ci siamo conosciuti per stare con me 24 ore su 24 ha chiesto dei permessi dal lavoro, e adesso sta recuperando tutte le ore. Non mi va nemmeno di chiedere a Liam dei giorni di ferie extra già al primo mese. Evane Zoey lavorano, si ma sono i capi di loro stessi, voglio dire Zoey ha un negozio di gioielli in centro, il negozio è suo può chiudere quando vuole, Evan lavora in biblioteca ma è il segretario. Può scegliere quando chiudere. Non sto dicendo questo perchè voglio dire 'ah loro non lavorano come noi' anzi, forse lavorano di più, se lo meritano un po di relax. Torno a casa dopo averli nuovamente ringraziati, con in mano tutte quelle buste. Arrivo a casa e c'è Lucas che gioca con Toby, appena ha visto tutti quei regali non ha esitato un attimo e ha subito chiamato Evan e Zoey per ringraziarli. Vado a fare una doccia e preparo il pranzo. Anzi, Lucas prepara il pranzo, sono una frana tra i fornelli. Nel pomeriggio dobbiamo andare al centro commerciale per comprare un regalo a Brianna che fa il compleanno domani, e ci ha invitati. Prima di uscire però devo chiedere a Lucas cosa gli passa per la mente...lo vedo strano da stamattina.
«Ehi tesoro, ma, cos'hai» gli chiedo sedendomi in braccio a lui sul divano
«Niente» mi dice distogliendo lo sguardo, un chiaro segno che mi sta mentendo
«Ehi» gli dico io prendendo il suo viso e guardandolo negli occhi
«Ok... è tutta la mattina che penso che noi non facciamo mai nulla di esperienze insieme, come i nostri amici che partono così random e tornano più felici di prima. Ti ho portata a fare quel week-end da William e non ti ho più portata da nessuna parte, ce lo meritiamo di staccare la spina no? Cos'è che mi frena?» si sente in colpa perchè non mi ha più portato da nessuna parte dopo quel week-end.
«Aah. Ecco cosa passa per la mente del mio stupido ragazzo. Dici sul serio? Secondo te io mi arrabbio o mi offendo in qualche modo? Non devi nemmeno pensarlo. Già lo stesso fatto di avere la consapevolezza di svegliarmi al mattino e trovarti accanto a me, è già una felicità in più per me. Non ho bisogno che mi porti da qualche parte, sai che per ora non possiamo. La prossima settimana siamo in ferie entrambi, potremmo andare ovunque vorremo. Non devi minimamente dubitare della mia felicità con te. Mai. Ok?» gli do un bacio per conferma e usciamo per andare a comprare quel regalo. Arrivati al centro commerciale iniziamo a fare shopping per noi dimenticandoci del regalo. All'ultimo decidiamo di prenderle un buono da spendere dove vuole. E' la soluzione migliore quando non si sa niente dei gusti del festeggiato.
Una volta tornati a casa vado a sistemare tutti i vestiti appena comprati. Mentre sono dentro la cabina armadio vedo sul mio cuscino una busta blu con una scritta argentata. 'PER LE BELLISSIME PAROLE CHE HAI DETTO OGGI' apro e trovo due biglietti aerei per le Hawaii. Al momento mi viene di svenire, poi urlo poi piango. Non so nemmeno io cosa fare. Mi sento male. Lucas è sulla soglia della porta che mi guarda, io gli corro contro facendomi prendere in braccio
«Non riesco a capire come fai ad essere così meravigliosamente fantastico»
«E' un dono di natura, sai. C'è chi nasce fantastico come me, c'è chi nasce raro come te.» mi da un bacio. Non riesco ancora a realizzare ... Hawaii. Terminiamo la serata cercando su internet tutto quello che c'è da sapere, come godersi la vacanza con tutte le escursioni ecc. Finiamo per addormentarci sul divano con Toby fra noi due. Non smetterò mai di ringraziare ed amare questo ragazzo...
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So Far Away
RomanceCredo che non abbia bisogno di descrizioni. Mi diverto molto a scrivere questa storia. Spero vi piaccia ♥