Apparenze...

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Oggi devo andare a prendere Toby e devo andare a lavoro, giuro, me ne ero dimenticata del tutto. 

«Lucas, vado io a prendere Toby, ci puoi badare tu? Io mi sono appena ricordata che devo andare a lavoro» ho questa tattica, dico tutto quello che deve fare in modo veloce così non può ribattere, gli do un bacio sulla guancia mentre ancora dorme, gli lascio un biglietto perchè sicuramente non ha capito niente di ciò che deve fare. Prendo la borsa e mi metto in macchina, oggi c'è un traffico intenso chiamo Liam per scusarmi e avvertirlo del lieve ritardo che farò, è sempre molto disponibile e non mi fa nessuna ramanzina. Mentre sono imbottigliata nel traffico a motore spento, mi viene in mente di chiamare la mia amica Valery per chiederle informazioni riguardo questo imminente matrimonio. 

«Pronto Valery? Sono Laura! Quanto tempo»

«Ehi, si ahah davvero tanto tempo» non mi sembra entusiasta di sentirmi dal tono di voce che ha usato...

«Ho saputo che tu e Daniel vi sposate la prossima settimana! Auguri» 

«Ah, si, tu e Lucas siete invitati poi ti farò avere la partecipazione... adesso devo andare ciao.» era stranissima al telefono...bho. Arrivo alla pensione per cani che sono le 11 di mattina, ho già perso un'ora di lavoro, e avevo detto a Liam di un "lieve" ritardo... gli mando un messaggio.

«Salve sono venuta a riprendere il mio cane, Toby» 

«Si, attenda un attimo» ho atteso 20 minuti, quasi mi sono preoccupata. Appena mi vede salta dalle braccia della ragazza che lo aveva preso e mi viene incontro piangendo e la coda che scodinzolava alla velocità della luce, mi vengono le lacrime agli occhi, non mi immaginavo tanto affetto. Ringrazio la ragazza pago il conto (salatissimo) e lo vado a riportare a casa, apro la porta e lo lascio sulla sua cuccia, di Lucas nemmeno l'ombra. Vado a lavoro, penso di rimanere anche il pomeriggio per recuperare le ore perdute. 

«Liam mi dispiace tantissimo, c'era un traffico pazzesco e...» 

«Non ti devi preoccupare minimamente tesoro! Piuttosto, raccontami del tuo viaggio alle Hawaii» ho preso un pensierino anche per lui, non mi sembrava giusto tornare a mani vuote, gli ho comprato una camicia con fantasia Hawaiana e la scritta "HAWAII" dietro, molto stile Liam.

«Oh mio Dio tesoro! Non dovevi proprio, grazie mille!» mi abbraccia e vado a sistemare i nuovi arrivi di oggi. Mentre ordino in ordine alfabetico tutti i nuovi Cd entra un ragazzo che non avevo mai visto da queste parti. Indossa una felpa bordeaux e un pantalone di tuta grigio, è carino. 

«Ehm, scusi signorina, mi potrebbe dire in quale scaffale si trovano i dischi in vinile dei Beatles?» 

«Si, certo. Sono al piano di sopra, terzo settore e se non ricordo male sono in uno scaffale interamente dedicato.» cerco di essere più esauriente possibile. Mi piace fare bene il mio lavoro.

Mentre mi trasferisco al piano di sopra ritrovo il ragazzo intento ad ascoltare uno dei pezzi più belli (secondo me) dei Beatles, ovvero Yesterday. Lo vedo immerso nei suoi pensieri, e se non sbaglio intravedo i suoi occhi lucidi. 

«Tutto bene?» gli chiedo mentre passo con delle scatole in mano

«Oh, ehm, si... a dire il vero no, ma non importa. Dylan piacere.» 

«Posso?» gli chiedo, è visibilmente agitato e... triste? 

«Si certo» mi seggo accanto a lui, agita nervosamente la gamba e cerca in tutti i modi di non guardarmi negli occhi

«Piacere, io sono Laura» vado per porgergli la mano, ma vedo che non ha intenzione di stringerla.

«Scusa se sto occupando il posto inutilmente, questo non è un posto in cui venire per piangere... non raccontarlo in giro. Ciao» mi lascia una banconota da 5$ e se ne va. Il mio turno è finito, chiamo Zoey per sapere come sta mentre sono in macchina.

«Zoeyna mia! come va!?» 

«Oh Laura! Menomale che hai chiamato. Avevo urgente bisogno di parlare con te» 

Me lo dice con un tono talmente triste che quasi mi preoccupo. Anzi mi preoccupo e come.

«Tutto ok? Vuoi venire a casa mia... ne parliamo meglio» 

«Ehm, sono già qui. Aspettavo che arrivassi.» 

«Ok, arrivo.» Cerco in tutti i modi di fare il prima possibile. Mentre sono al semaforo penso a quel ragazzo, Dylan. Non avevo mai incontrato qualcuno strano come lui, strano in senso buono, cioè chi è quel ragazzo che si emoziona per una canzone ai giorni d'oggi? Arrivo nel vialetto di casa mia, la macchina di Zoey è tutta graffiata, peccato, era nuovissima. Entro e trovo Lucas intento a giocare con Toby e Zoey coricata nel divano che piange come una fontana. Nel suo stato non dovrebbe deprimersi così. Butto la borsa per terra, nemmeno saluto Lucas, mi fiondo da lei.

«Cosa cavolo è successo?» 

«Evan» e ho già capito tutto. Pensavo fosse diverso, pensavo fosse cambiato.

«Cosa ti ha fatto? Zoey se ti ha fatto del male io...» 

«NO! Non mi ha fatto nulla, mi ha solo detto delle cose... sai come sono io. Sono una stupida, mi dicono una cosa e io ne capisco un'altra.»

«Cosa ti ha detto di così brutto» 

«Mi ha detto che non ha intenzione di finanziare le cure per quella "cosa" che mi sta crescendo dentro, mi ha detto che se voglio essere felice devo andarmene il più lontano possibile da lui, e per concludere in bellezza mi ha rigato tutta la macchina.» Evan è piuttosto scosso dalla notizia del bambino. Già che la convivenza è stata difficile da accettare per lui. Non sto cercando delle scuse per proteggerlo, quello che ha fatto è sbagliatissimo, non ha nessun diritto di trattare così la sua ragazza, nonchè futura madre del suo bambino.

«Non ti preoccupare. Puoi rimanere qui per tutto il tempo che ti serve. Ci farò parlare Lucas con Evan non abbatterti.» annuisce e chiude gli occhi, è piuttosto scossa e tutte quelle lacrime l'avranno fatta stancare. Mi dedico a Lucas. Non l'ho visto tutto il giorno e mi è mancato tantissimo. 

«Amore mio» gli dico abbracciandolo

«Mi sei mancata» si limita a dire lui. Mi bacia sulla testa e va in cucina, torna con un pacco rosso con un nastro nero attorno. Lo guardo con aria interrogativa e lui mi fa cenno di aprirlo. Appena apro lo scatolino vedo una collana di quelle molto fine e sottili con un cuore d'oro pieno, con su scritto 12.07.2016 L&L è la cosa più carina che io abbia mai visto. Mi metto a piangere per la gioia, è un pensiero inaspettato. 

«Oh mio Dio Lucas! Non dovevi! Perchè?» Mi guarda e mi da un bacio.

«Perchè tu sei la cosa più importante che ho» Passiamo il resto della serata a guardare Zoey e Toby che sono immersi in una discussione alquanto profonda. Ogni tanto io e Lucas andiamo in giardino per poter ridere a crepapelle. Lascio a Zoey un pigiama e le faccio trovare il letto pronto con le lenzuola pulite. Io e Lucas ci sdraiamo sul letto, neanche il tempo di darci la buonanotte che dormiamo entrambi, l'uno abbracciato a l'altro. Domani sarà un'altra pesante giornata, chissà se rivedrò quel ragazzo...

So Far AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora