Rincontri...

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Mi sveglio con il pensiero di rifare le valigie e non scordarmi nulla, perchè io puntualmente mi dimentico qualcosa. 

«Lucas, su dai svegliati si fa tardi» ci siamo svegliati tardi, dovevamo lasciare la stanza 2 ore fa, chiamo la reception per informarli del "leggero" ritardo.

«Altri cinque minuti» mi risponde lui girandosi dall'altro lato. Non possiamo perdere altro tempo, lo prendo per la magliettina, lo giro con la forza e gli do un bacio per svegliarlo

«Ok,ok mi alzo» 

«Era ora» 

Ripongo tutto nelle nostre valigie mentre Lucas fa una doccia prima di lasciare la stanza. 

«Mi sembra che siamo stati qui solo per poche ore. Se potessi mi trasferirei qui per sempre» mi dice uscendo dal bagno in tutto il suo splendore

«Abbiamo delle responsabilità adesso, piacerebbe anche a me abbandonare tutto e tutti e trasferirmi qui per sempre, ma non è possibile. Forse quando saremo vecchi, potremmo farlo.» si avvicina con una faccia alquanto stupita e mi abbraccia.

«Quindi questo significa che tu, vuoi invecchiare con me?» 

«E con chi sennò?» mi abbraccia come se avessi detto la cosa più romantica del mondo, mi fa tenerezza questo momento. 

Prendiamo tutto, e usciamo dalla stanza. Prima però ci siamo fatti un'ultima foto così per immortalare il momento. Lasciamo le chiavi e il receptionist ci invita a ritornare dandoci un coupon del trenta percento di sconto per la prossima vacanza, mi piacerebbe ritornare ma dopo il matrimonio magari, così da ricordarci quando siamo venuti la prima volta. Ma che sto dicendo? Matrimonio? Non mi sembro nemmeno io. Arriviamo in aeroporto dopo aver letteralmente svaligiato il negozio dei souvenir che c'è all'entrata. Lucas è entusiasta di diventare "zio" ma il bambino/bambina non è ancora nato e lui ha già comprato sei milioni di cose. 

«Non voglio immaginare cosa farai se diventeremo noi genitori» oggi sbaglio a parlare, cosa ho? Penso al matrimonio, a invecchiare insieme, ai figli... mah! Forse perchè ho pensato a Zoey ed Evan tutta la notte, quando ci siamo incontrati la prima volta a quella festa, e quando Zoey mi ha confessato di essere fidanzata con Evan a quel pigiama party per due. 

«Laura...» mi guarda lui con uno sguardo serio, che mi fa porre mille domande: non vuole un figlio con me? Vuole lasciarmi qui? Non vuole sposarmi un giorno? AIUTO.

«Se mai avessimo un bambino tu non puoi immaginare quante cose gli comprerò» finisce di dire questa frase e ci chiamano per salire sull'aereo, prima di spegnere il cellulare mando un messaggio a Zoey informandola che tra 5 ore ci rivedremo e che io non sto nella pelle. Le hostess che ci sono in questo aereo sono molto seccate, cioè si vede da lontano che odiano questo lavoro. 

«Sei troppo silenziosa» mi dice appoggiando la sua testa sulla mia spalla. E' vero non ho detto nulla da quando siamo saliti sull'aereo. Mi sento in colpa perchè le mille paranoie che mi sono venute in mente sono solo inutili e infondate, Lucas mi ama e me lo ha dimostrato in tutti i modi, e io penso troppo a cose a cui non dovrei momentaneamente pensare. 

«Sono solo triste per non aver passato qualche giorno in più in quella piscina stupenda» lo tranquillizzo così, non mi va di parlare di quello che mi passa per la mente su un aereo. Atterriamo con quindici minuti di anticipo, non so come, ma siamo qui e ad aspettarci ci sono Zoey ed Evan con un cartellone di bentornato mega galattico

«Bentornati ragazzi!» dicono all'unisono. Sono così carini.

«Ehi mammina e papino» gli dice Lucas abbracciandoli, lo stesso faccio io. Sono la nostra seconda famiglia, li adoriamo. Il tragitto verso casa è breve, e io e Zoey siamo messe dietro per poter parlare

«Allora, come va» le chiedo io guardandola mentre si accarezza il ventre, è una scena davvero bella.

«Va benissimo. Evan è tutta un'altra persona da quando ha saputo. Gatto mi sta attaccato come una cozza, il veterinario dice che è normale perchè sente tutto. Tua madre... mi ha chiamata.» Oh no, me ne ero dimenticata. 

«Che ti ha detto» 

«Mi ha detto che si trasferisce e che dovevo essere io a dirtelo. Va a vivere nella città natale di John con Daniel e Valery, che stanno per sposarsi.Se n'è già andata, la vostra casa è diventata tua, i documenti sono nella tua cassetta della posta. Non so che dirti» Non voglio crederci. Mia mamma va via, e Valery si sposa.

«Se te lo stai chiedendo, si, Valery ci ha invitati tutti al matrimonio che sarà la prossima settimana.» mi sono persa parecchio.

«La prossima settimana? Così presto?» 

«La stessa cosa che ho pensato io, si, perchè Daniel il prossimo anno lo passerà fuori e lei non voleva aspettare. Stanno insieme da parecchio, non credo ci siano problemi.» Arriviamo a casa, salutiamo i nostri amici e ci fiondiamo dentro. 

«Casa dolce casa» dice Lucas posando a terra le valigie, dopo dobbiamo andare a prendere Toby che e io devo uscire per controllare la posta. 

«A chi lo dici, anche se li è tutto magnifico, casa non la batte nessuno» 

«Ho saputo che mia mamma si è trasferita con John nella sua città natale, e che la prossima settimana siamo invitati al matrimonio di Daniel e Valery.» 

«Mamma mia... neanche il tempo di arrivare» 

«Sono diventata la proprietaria di casa mia, nel senso che la casa dove stavo con mia mamma, quella accanto alla tua, adesso è mia.» 

«Bene... altre notizie?» 

«Per adesso no, ma chissà» Decidiamo di andare a prendere Toby l'indomani mattina, perchè siamo troppo stanchi. Ci corichiamo e ci addormentiamo anche se è mattina, siamo troppo esausti ma soddisfatti del resoconto di questa splendida vacanza...


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