Convivenze...

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Mi sono alzata prestissimo perchè non potevo dormire, avevo il pensiero agli scatoloni sparsi in giro, non vedo l'ora di vedere questa casa sistemata come si deve. Prima di iniziare a sistemare, mi prendo un po di tempo per me, faccio una doccia lunghissima e indosso pantaloncini e canottiera, oggi fa parecchio caldo. Scendo di sotto per andare a smistare gli ultimi scatoloni, le cose di Lucas sono in minoranza rispetto le mie.

«Buongiorno» arriva lui, bello come il sole, che cerca il cibo che non c'è per fare colazione.

«Se ti vai a sistemare, andiamo a fare colazione fuori.. non c'è nulla ancora a casa»

«Va bene»

Quando torna, io ho già finito di sistemare, e la casa sta cominciando a sembrare un po più accogliente. Prendo la borsa e usciamo di casa, andiamo a fare colazione da Starbucks.

«Oggi dobbiamo andare a fare tante cose, shopping per la casa e la spesa. Dobbiamo rifornirci come se dovesse scoppiare una guerra» finiamo di mangiare e andiamo prima di tutto a comprare tutto ciò che manca di arredamenti, anche piccoli. Prendiamo tutto ciò che ci piace, a partire dalle tende per finire alle cornici portafoto, siccome le cose sono davvero tante, il negozio ce li farà avere direttamente a casa nel pomeriggio, meglio così abbiamo spazio in auto per la mega spesa che ha in mente Lucas. Passiamo due ore piene dentro il supermercato, abbiamo comprato di tutto, abbiamo scorte per qualche anno. Torniamo a casa e aiuto Lucas a posare la spesa, mi sembro mia madre.

«Telefona i ragazzi, digli che stasera sono qui a cena» mi sembra un'ottima idea, ma è un tantino presto, devono ancora arrivare le cose, e non so ancora dove sistemarle.

«Possiamo farlo domani? Quando tutto sarà al suo posto..Stasera dovrebbe venire tua madre ti ricordi?» sua madre si è offerta di portarci la cena, anche se adesso con tutta questa spesa non ce n'è più bisogno, non mi sembra educato dirle di non venire. Con tutto quello che ho da fare, non ho avuto il tempo di parlare con Valery per dirle di presenza chi è Daniel, ma credo che lo abbia capito alla festa del mio compleanno. Decido di telefonarle lo stesso.

«Ehi, Valery. Ciao sono Laura.»

«Ehi ciao! Come va con il trasloco?»

«Bene, grazie. Domani sera tu e Daniel siete invitati qui a cena, Lucas non fa altro che ricordarmi di dirvelo...ma non è per questo che ti ho chiamato»

«Ah no? E per cosa allora?» non c'è niente di male in questa situazione, mi sento ridicola.

«Sai che Daniel è il figlio del nuovo compagno di mia madre, è vero?»

«Si, me lo ha presentato al tuo compleanno. Sono contenta! Perchè così siamo tutti un'unica famiglia, e poi Daniel è contento che suo padre abbia incontrato una donna come tua madre» mi sento meglio dopo averle detto che lo sapevo. Passo il resto della giornata a pulire e sistemare, Lucas mi sta aiutando tantissimo, poi sono arrivati i tizi del negozio, con circa 5-6 scatoloni stracolmi.

«Non mi ricordavo di aver comprato tutte queste cose ahaha» è vero, forse abbiamo preso troppe cose. Ha voluto pagare lui, io non so perchè deve essere così testardo. In questi giorni ho un pensiero fisso, penso che è il momento di trovarmi un lavoro e di dare una mano. Ormai vivo sola, non c'è più mamma che mi prepara la cena, o che pulisce la casa, adesso devo fare tutte cose io. Lucas ha un lavoro, non ho mai capito cosa faccia, ma guadagna. Anche bene.

«Cos'hai?» mi ero fermata a pensare più di quanto credessi.

«Niente, stavo realizzando che tutto questo è nostro e che sono la persona più felice del mondo, grazie a te. Tutto questo, tutta la mia felicità, tutto il mio benessere è solo grazie a te. Non smetterò mai di ringraziarti» metto le braccia intorno al suo collo e lo bacio. Siamo immersi da buste e involucri di carta. Abbiamo finito di sistemare, è tutto così bello, l'atmosfera adesso è accogliente. Sua mamma arriva puntuale, con così tanto cibo da poter sfamare un'esercito intero. Non si sofferma molto, ci fa i complimenti per l'arredamento e va via, non è mai stata impicciona.

«Sei contento di tutto questo» gli chiedo a Lucas mentre siamo abbracciati nel divano a vedere la tv

«Io sono contento da quando ti conosco, non c'è stato un giorno in cui io non sia stato felice. Adesso lo sono mille volte di più perchè viviamo insieme, e tu, che sei la mia felicità stai qui con me 24 ore su 24. Ti amo amore mio.» Mi da un bacio, e subito saliamo in camera perchè si è fatto molto tardi. Al mio risveglio Lucas è andato a correre, io devo andare con Zoey, vuole andare a fare un giro. Mi preparo ed esco, lasciando sul tavolo la colazione per Lucas con un biglietto 'Sono con Zoey, ti amo'. Sinceramente avevo chiesto a Zoey se mi accompagnava a lasciare curriculum in giro per gli uffici della zona. Ci ho pensato tutta la notte, ho bisogno di lavorare, non posso stare a casa o uscire sempre senza dare aiuti economici, per mantenere la casa e tutto il resto.

«Pronta?» mi chiede Zoey, ha appoggiato la mia decisione e mi ha promesso di non farne parola con nessuno.

«Si, andiamo» ho fatto 5 copie e ho visto sul giornale alcuni annunci di lavoro, andremo in un due uffici amministrativi, un negozio di libri e musica, proverò come segretaria o assistente ad amministratori delegati. Lo lascio per primo al negozio di musica, che è lontano solo due isolati da casa, pagano bene e in più starei in mezzo a delle cose che amo, musica e libri. Finiamo il giro e andiamo a pranzare insieme. Zoey mi racconta che tra lei ed Evan va tutto a gonfie vele, sono contenta per loro, se lo meritano. Penso che dirò a Lucas del mio lavoro solo. Gli racconterò tutto solo se mi prenderanno, so che il senso di colpa mi perseguiterà...


So Far AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora