So Far Away

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Dopo aver passato un'ora piacevolissima con Liam, si offre di aiutarmi con la spesa per evitare di aspettare il fattorino, lui ha una Range Rover con il porta bagagli grande quanto la mia cabina armadio.
«Sei stra carico, fatti dare una mano» ha voluto portare tutte le buste e il parcheggio è distante «Non sono io quella incinta qui, quindi stai zitta e sali in macchina» anche quando vuole fare il duro, non ci riesce e infatti rido mentre salgo in macchina.
«Quindi mia bella futura mammina, dove andiamo?»
«Prima a casa a posare la spesa, e poi dai genitori di Lucas. Dobbiamo ancora dargli la notizia»
«Saranno sicuramente felici. Quindi allaccia la cintura e andiamo.» il tragitto verso casa dura pochissimo, e intanto mando un messaggio a Lucas
"Ehi paparino, com'è sta andando il primo giorno"
"Amore mio, sta andando alla grande! Mi sto trovando benissimo. Adesso sono in riunione ci vediamo dai miei tra un'ora"
Sono contentissima che si stia trovando bene, era molto preoccupato stamattina, io l'ho capito ma non voleva farlo notare.
«Liam, posa tutto sul tavolo, io metto le cose in frigo e poi andiamo» mi sento un po' in colpa, spero non si senta sfruttato
«Senti Liam, so che ti sembrerò ripetitiva ma devi  scusarmi se ti sembra che a volte approfitto della tua bontà. Non è così, mi piace passare del tempo con te, e sei uno dei miei migliori amici»
«Ma allora sei scema! Smettila, ti voglio super bene farei queste cose ogni giorno per te» ci abbracciamo e ritorniamo in auto, diretti verso casa di Paul e Cristine.
«Purtroppo non posso rimanere, c'è Dylan solo al negozio e poverino mi ha già mandato tre messaggi» mi lascia davanti il vialetto e va via. Io busso al campanello.
«Oh Laura! Che sorpresa! Sono contenta che sei qui» Cristine mi accoglie sempre calorosamente
«Stavo giusto preparando il piatto preferito di Lucas, mi ha chiamata stamattina dicendomi che sarebbe passato dopo il lavoro per pranzo, ma non mi aveva avvisata del fatto che venissi anche tu.» la casa è impeccabile, io aiuto ad apparecchiare la tavola, Appena ho terminato esco in giardino e vedo Toby che mi corre incontro alla velocità della luce. Appena mi vede inizia a rotolarsi sull'erba, abbaia, mi annusa,mi  porta la pallina, corre e poi mi riannusa guardandomi con uno sguardo consapevole, ha capito tutto. Si tranquillizza e va dentro la sua cuccia.
«Toby è fatto enorme!» non potevo immaginare che diventasse così grande, è stata un'ottima decisione quella di darlo a loro, con noi non avrebbe potuto mai divertirsi così tanto. Mentre io e Cristine ci scambiamo delle ricette, sento l'auto di Lucas che sta parcheggiando nel vialetto.
«È arrivato, posso infornare» ha preparato le lasagne, piatto preferito di Lucas da sempre. Quando entra ha un sorriso che gli arriva da un orecchio all'altro, si vede che questo suo primo giorno è andato alla grande.
«Amore, ciao» mi da un bacio e si fionda in cucina per salutare la madre.
«Papà, ehm Paul non c'è?» quando dice papà si riprende sempre e lo chiama per nome.
«È in garage dai vicini. Ricordi il suo ex collega di lavoro Nathan? Si è trasferito qui di fronte, Laura nella casa dove abitavi con tua madre. Ah eccolo» mentre Cristine sforna le lasagne entra Paul.
«Ehi ragazzi, quale sorpresa!» ci abbraccia e va in bagno per sciacquarsi. Dopo cinque minuti ci sediamo a tavola, Lucas mi guarda nervoso, sicuramente vuole che sia io a dare la notizia così mi prendo di coraggio e decido di dire tutto, dopo pranzo però. La pasta era buonissima e io ho fatto il bis, Lucas forse ne ha mangiati addirittura tre piatti, una cosa che ho notato è stata che ha tolto la cravatta prima di entrare in casa, forse non voleva fare riaffiorare ricordi a Cristine. Ci spostiamo in salotto, Cristine è stata velocissima a sparecchiare e caricare la lavastoviglie, ci raggiunge sul divano e si siede accanto a suo marito.
«Mamma, non accendere la tv» chiede Lucas, credo si arrivato il mio momento
«Come sapevate già, ho cambiato lavoro. Adesso lavoro in un'azienda qui nei paraggi, perché ero troppo distante da mia moglie e questa lontananza non faceva bene ne a me, ne a lei. Dovevamo cambiare casa e città ma rimarremo qui per più tempo di quanto pensassimo.» ha introdotto benissimo il mio annuncio, sembra una cosa semplice ma non lo è affatto.
«Beh, ormai è inutile girarci intorno. Due mesi fa io e Lucas ci siamo sposati voi avete contribuito alla nostra unione in modo davvero speciale, e così vi annuncio che diventerete nonni» Cristine mi guarda sbalordita e con le lacrime agli occhi, Paul abbraccia sua moglie e ci fa gli auguri. Mi sento più leggera adesso che abbiamo annunciato l'arrivo di un piccolo o una piccola Grimmes.
«Ragazzi, siete una coppia fantastica e sarete dei genitori amorevoli e attenti. Vi vogliamo bene.» Ci salutano così e noi ci mettiamo in macchina per tornare a casa. Una volta a casa ci fiondiamo a letto, siamo stanchi entrambi.
«In questi giorni ho bisogno di te più che mai»
Lucas mi fa preoccupare, perché l'ho visto confuso in questi giorni.
«Parlami, sfogati su. Io lo so che c'è qualcosa che non va. Puoi dirmi tutto» mi avvicino e lo accarezzo come per fargli capire che io sono qui e non ho intenzione di andare da nessuna parte.
«Mi sento che sto sbagliando qualcosa, ho parecchia confusione in testa sulle decisioni che ho preso. Forse aver agito d'istinto senza parlarne prima con te mi ha portato a pensare di aver sbagliato.» 
«Hai fatto benissimo anzi ad aver agito così. Se ti fossi confrontato con me forse non avresti cambiato nulla e saresti ancora li, in quel posto che ti rendeva triste. Avevo perso il mio Lucas, l'uomo che ho sposato con quel luccichio perenne negli occhi. Ti amo per quello che fai e per quello che sei e fidati che hai fatto la cosa giusta.» cerco di dargli conforto più che posso, odio vederlo triste.
«Avevo bisogno di questo momento, e delle tue parole. Ti amo da morire» ci addormentiamo abbracciati come la prima volta, nella mia cameretta. Ci siamo scelti, e continueremo a farlo ogni volta che ci guardiamo...