Feci una doccia veloce e raggiunsi Clara sul letto che se ne stava sdraiata a fissare il soffitto.
Mi sdraiai dalla mia parte pensieroso e lei mi venne addosso abbracciandomi.
- Che hai? - Mi chiese dandomi un bacio sul petto.
- Che ho? Me lo chiedi? Non vuoi sposarmi, non vuoi un figlio da me.... Perché stai con me Clara? - Dissi guardandola arrabbiato.
Si alzò dal letto e iniziò a vestirsi.
- Ecco cosa sai fare! L'unica cosa che sai fare è scappare. Non sai affrontare un problema! Sei una cazzo di bambina viziata -
Finì di vestirsi, la guardai prendere il suo cellulare sul comodino sperando che mi guardasse, che venisse a baciarmi, che dicesse qualcosa, non lo fece.
- Clara! - Urlai quando uscì di camera.
Non mi rispose, sentii il tonfo della porta di casa e mi maledissi per non averle chiesto scusa del mio scatto d'ira; volevo sposarla perché avevo una paura folle che qualcuno me la portasse via.
Non riuscii a dormire molto, provai a chiamarla diverse volte senza ricevere nessuna risposta, e la mattina dopo alle 6:30 mi presentai al bar. I suoi occhi erano gonfi, il suo viso pallido, mi guardò quando mi avvicinai.
- Scusa Clara - Dissi passandomi una mano nei capelli.
- Vattene Andrea. Questa volta sul serio! Non meritavo tutto quello che hai detto -
- Ti chiedo scusa Clara -
Si voltò. - Sai, avevi ragione, il nostro è un'amore malato, è meglio se stiamo lontani, adesso ho capito cosa volevi dire - Disse con una risata ironica che mi fece male.
- Non dire così! Io e te ci apparteniamo, siamo una cosa unica -
- Lo eravamo, adesso basta. Sono stanca di sentirmi sempre sotto accusa -
- Clara pensa a cosa mi hai detto solo qualche ora fa quando ti ho detto che sei solo mia -
- No Andrea! Pensa te a tutto quello che mi hai detto! E adesso vattene. Devo lavorare -
- Starò qui tutto il giorno, ti aspetterò sotto casa tua ogni notte fino a che non ti deciderai a perdonarmi -
Chiamai mio fratello e lo aspettai davanti al bar, entrò qualche minuto per posare la sua roba e tornò da me.
- Che hai combinato stavolta -
- Ho perso la testa! Gli ho chiesto di sposarmi, di fare un figlio.... E quando mi ha detto che è presto ho dato di matto -
- Ma sei scemo? Sono due mesi che state insieme! Cosa ti aspettavi? -
- Ho una paura fottuta di perderla! -
- Così la perdi Andrea! -
Scosse la testa e mi diede una pacca sulla spalla.
- Vai a lavoro, proverò a parlarci io -
Mi rifugiai nel mio ufficio, appoggiai i piedi sulla scrivania e mi misi a pensare. Il mio cellulare iniziò a squillare; Ros.
- Ros dimmi -
- Allora per stasera? -
- Per stasera.... È tutto rimandato, dì a Oli che mi dispiace -
- Oli è qui con me, abbiamo preso la giornata libera. Che è successo? -
- È troppo lunga da spiegare -
- Veniamo in ufficio da te. Non muoverti -
Dopo mezz'ora Rossano entrò in ufficio e mi trovò sulla poltrona.
- Beh? - Mi chiese.
- Oli? - Domandai.
- Si è fermata da Clara. Che è successo? -
- Abbiamo fatto l'amore.... Gli ho chiesto di sposarmi, di fare un figlio.... Mi ha detto che è presto -
- E avete litigato per questo? - Chiese sedendosi di fronte a me.
- Gli ho chiesto perché sta con me se non sa quello che vuole, gli ho detto che è una bambina viziata.... -
- Non ha passato una bella nottata a vedere dalla sua faccia -
- Non so neanche dove ha passato la notte, se ne è andata da casa mia alle 23:30.... -
Oli fece irruzione come una furia nel mio ufficio.
- Sei proprio un grandissimo pezzo di merda Andrea! - Mi disse.
- Oli! - La riprese Rossano alzandosi in piedi.
- No, lascia, ha ragione! Ha detto le parole esatte! - Mi alzai e afferrai Oli per le spalle.
- Adesso però devi aiutarmi! Ho sbagliato, ma la rivoglio con me! - Continuai guardandola serio.
- Sarà dura conoscendola - Mi rispose.
- Non mi interessa! Farò l'impossibile!! E voi dovete aiutarmi -
Oli si mise seduta sulla sedia accanto a Rossano pensierosa, mi avrebbe fulminato con lo sguardo se avesse potuto, invece si limitava a guardarmi.
- Vorresti sposarla davvero? - Mi chiese Oli.
- Anche domani! Se solo volesse -
Ros e Oli se ne andarono promettendomi che sarebbero passati la sera a casa mia, io alle 14:00 mi feci trovare davanti al bar con un mazzo di rose rosse.
- Clara! - La chiamai quando uscì andandogli incontro.
- Dio! Non ti arrendi mai? -
- Ti amo Clara! Da morire! -
- Potevi pensarci prima -
- Perché non vuoi sposarmi? -
- Andrea non ho mai detto di non volerti sposare! Ti avevo chiesto solamente di aspettare un po'! -
- Aspetteremo! Ma non mi lasciare! -
- Andrea non torno indietro -
- Clara tu mi ami! Lo so! Lo vedo! -
- Almeno questo l'hai capito! -
Appoggiai le rose sul cofano della mia macchina e l'afferrai per un braccio.
- Ti prego Clara, vieni a casa con me -
- No Andrea. Voglio andare a casa a riposarmi -
- Vengo con te -
- No! Basta Andrea! -
Si liberò della presa con uno strattone e iniziò a camminare verso casa sua. Presi le rose e montai in macchina. Questa volta era davvero finita.
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VOGLIO FARTI FELICE
RomanceDue caratteri diversi, due età diverse, due vite diverse; ma Andrea farà di tutto per stare con lei.