Capitolo 85

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- Ti amo - Dissi venendo con le ultime spinte.
- Anche io. Da morire! - Mi rispose accarezzandomi il viso.
Ci facemmo la doccia insieme, restammo un po' sul letto a coccolarci e poi ci vestimmo per andare dai miei genitori.
- Sei pronta amore? - Dissi entrando in camera.
- Si, andiamo -
La guardai, anche con i jeans e una semplice maglietta era stupenda.
Quando arrivammo a casa dei miei genitori Susanna era già arrivata, aspettai che Clara scendesse dalla macchina e abbracciati entrammo in casa.
Carmela venne a salutarci abbracciando Clara.
- Ho saputo del vostro matrimonio. Sono contenta per voi - Ci disse.
- Grazie Carmela - Rispose Clara stringendo la sua mano.
- Venite, i vostri genitori sono in salotto, vi porto l'aperitivo -
- Carmela! A Clara analcolico - Dissi sorridendogli.
Carmela ci sorrise e andò in cucina.
Entrammo in salotto, stringevo la mano di Clara nella mia, i nostri genitori stavano parlando del nostro matrimonio.
- Buonasera - Dissi andandomi a sedere sul divano con mia moglie.
- Ciao ragazzi, stavamo parlando del matrimonio - Disse mia madre.
- Pensavamo alla chiesa di Greve, è bella - Continuò Susanna.
- Potete pensare voi a tutti i preparativi, avete carta bianca - Dissi.
Carmela entrò con due bicchieri in mano e me li passò.
- Io e Clara dobbiamo pensare ad altro - Continuai.
- A cosa dovete pensare? Ragazzi è il vostro matrimonio! - Mi rimproverò mio padre.
- Adesso dobbiamo pensare ad arredare la camera di nostro figlio, dovrò cambiare macchina, Clara presumo dovrà fare delle visite babbo -
- Sei incinta Clara? - Esclamò mia madre sorridendo.
Clara annuì arrossendo leggermente, mia madre si alzò e venne ad abbracciarla.
- Sono così felice.... Diventeremo nonni - Esclamò stringendola.
- Con i vostri continui tira e molla la vedevo una cosa improbabile - Esclamò Susanna facendo una carezza a sua figlia.
- Adesso Andrea non devi farla arrabbiare. Deve stare tranquilla - Continuò mia madre.
- Sarà fatto mamma -
- E dobbiamo preparare il matrimonio velocemente, altrimenti il vestito... -
Inarcai un sopracciglio e guardai mia madre che si zittì subito.
- Di cosa state parlando? - Chiesi.
- Clara, vieni con me e tua madre - Disse alzandosi.
Le guardai sparire e rimasi con mio padre a parlare.

Mi portarono in camera di Barbara, entrai titubante dopo di loro. Appeso all'anta dell'armadio c'era il vestito da sposa.
- Dio è... Bellissimo - Esclamai avvicinandomi per toccarlo.
- L'abbiamo scelto io e Barbara oggi - Disse mia madre.
- Avanti, provalo Clara, dobbiamo vedere se c'è da fare qualche modifica - Mi disse Barbara.
- Torniamo tra poco - Continuò uscendo dalla camera con mia madre.
Rimasi sola nella stanza da letto dei miei suoceri, mi spogliai e indossai il vestito; mi guardai allo specchio, sembrava cucito sul mio corpo, avevano ragione, dovevamo fare in fretta, presto la mia pancia sarebbe cresciuta.
Entrarono Barbara e mia madre e mi guardarono, i loro occhi brillavano, per un'attimo pensai che si mettessero a piangere.
- Sei stupenda Clara. Ti piace? - Mi disse mia suocera.
- Si, mi piace moltissimo - Esclamai.
- Bene, direi che domani possiamo andare a fissare la chiesa e il ristorante Susanna - Gli disse.
- Si certo Barbara, domani mattina ci troviamo e andiamo a fissare tutto. Tra poco il vestito non le starà più. -
Mi cambiai e raggiunsi gli altri in salotto tornando a sedermi accanto a mio marito.
- Dove sei stata amore? - Mi disse sottovoce.
- Niente. Dovevano farmi vedere una cosa - Dissi sorridendogli.
Cenammo e dopo qualche ora io e Clara tornammo a casa.
- Cosa ti hanno fatto vedere Clara? - Mi chiese  una volta a letto.
- Niente!! Non deve interessarti Andrea! Sono cose nostre - Risposi appoggiando la testa sul suo petto.
- Ho chiamato Marco, ha detto di non preoccuparti, ci pensa lui al bar -
- Non me l'avevi detto che l'avevi già chiamato. Quando l'hai sentito? -
- Mentre ti riposavi oggi -
- Domani vai a lavoro? - Domandai alzando la testa per guardarlo.
- La mattina amore -
- Uffa, e io cosa faccio? -
- Tesoro stai a letto! Che vuoi fare? Ti riposi un po', prepari il pranzo, e poi torno -
- E se andassi con mia madre e tua madre? -
- Preferirei saperti a casa, non voglio che ti stressi  con questa cosa del matrimonio -
- Ma è il nostro matrimonio! -
- Abbiamo detto che ci penseranno loro. Lasciamole stare! -
- Ok... Come vuoi -risposi rimettendomi giù.
Quando mi svegliai la mattina dopo di Andrea non c'era traccia, era rimasto soltanto il suo profumo, guardai l'orologio sul comodino; le 10:00, mi alzai dal letto, in effetti mi ero svegliata perché il mio stomaco brontolava.
- Datti una regolata... Se continui così il vestito non mi entrerà neanche tra tre giorni - Dissi ad alta voce accarezzandomi la pancia che ancora era piatta.
Entrata in cucina trovai un post-it appeso al frigo. " Amore chiamami appena ti svegli, la macchinetta del caffè è già pronta. Torno prima che posso, ti amo " lo lasciai lì e presi il cellulare per chiamarlo.
- Amore - Mi disse appena rispose.
- Mi sono svegliata adesso -
- Potevi stare ancora un po' sul letto -
- Tuo figlio ha fame! - Dissi ridendo.
Lo sentii ridere dall'altra parte del telefono.
- Telefona al dottore Clara, senti cosa dobbiamo fare -
- Si certo, lo chiamo subito -
Sentii suonare il campanello nel momento in cui tirai fuori il pacchetto dei biscotti.

VOGLIO FARTI FELICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora