- Lasciami stare! - Dissi piangendo.
- Clara.... Vieni qui da me - Mi disse dolcemente. Era mortificato, Marco doveva averlo chiamato subito.
- No Andrea, lasciami in pace! Per favore, vattene! -
Si avvicinò accoccolandosi in terra accanto a me.
- Clara ti prego! Non ascoltare quello che ha detto mia madre! Siamo io e te! Tutto il resto non conta! Te l'ho detto ieri sera -
- Non mi sono mai sentita così umiliata in tutta la mia vita! -
Mi abbracciò, appoggiai il viso sul suo petto, e la sua camicia si bagnò con le mie lacrime.
Mi accarezzò i capelli con l'intento di farmi calmare.
- Andiamo a casa Clara? Vuoi? -
- Voglio andare da mia madre -
- Perché vuoi rovinare tutto? -
- Io? Io sto rovinando tutto? Ti sei bevuto il cervello? -
- Non me ne frega un cazzo di quello che pensa mia madre, e tu dovresti fare lo stesso! Se te ne vai sei tu che rovini tutto! - Si alzò urlando, non lo avevo mai visto arrabbiato così, afferrò un bicchiere da sopra il banco di ferro e lo lanciò sul muro.
Marco si affacciò, guardò prima me poi Andrea.
- Andrea, portala a casa.... Sta di merda! Non te la rifare con lei! -Gli disse alterandosi.
- Mamma è andata via? -
- Si -
- Clara vieni con me! -
Mi afferrò per un braccio stringendolo fino a farmi male e mi trascinò in macchina.
Mi portò a casa e mi rannicchiai sul divano senza smettere di piangere.Presi il cellulare dalla tasca dei jeans e feci il numero di mia madre.
- Andrea - Mi rispose.
- Andrea un cazzo! Cosa pensi di fare? Vuoi rovinarmi la vita? -
- Sai come la penso Andrea! Non puoi costringermi ad accettare tutto questo! -
- Hai superato ogni limite mamma! Clara non si meritava di essere trattata così da te! -
- Ho detto la verità! Ti ha sposato per fare la bella vita! -
- No! Non hai capito un cazzo! Lei mi ama! Quando gli ho detto di smettere di lavorare lei non ha voluto! Sei tu invece che ti sei fatta mantenere da mio padre! Appena l'hai sposato non hai più fatto un cazzo in tutta la tua vita! Tu ti sei fatta mantenere! Non lei! Comunque la discussione finisce qui! Dimenticati di me, perché questa volta hai chiuso sul serio! -
Sarei andato a casa di mia madre e avrei ribaltato tutto dal nervoso che avevo, sentivo il sangue scorrere forte, e la vena del collo pulsare. Mi misi accanto a Clara e l'abbracciai.
- Clara sei la cosa più bella che potesse capitarmi, non te ne andare. Non ascoltare le cazzate che ti ha detto! - Gli dissi prendendo il suo viso tra le mani.
Il mio cellulare continuava a suonare, e il nome di mia madre continuava a lampeggiare sul display, misi la vibrazione e tornai vicino a Clara.
Si addormentò sulle mie gambe mentre continuavo ad accarezzarla, non la svegliai per pranzo perché non avrebbe mangiato niente, la presi in braccio e la portai sul letto, tornai in cucina e mi accesi una sigaretta respirando a pieni polmoni.
Solo quando vidi il nome di mio padre risposi al telefono.
- Babbo - Dissi sospirando.
- Andrea sto tornando a casa, mi ha chiamato tua madre disperata -
- Ah! Lei era disperata! Ti ha detto cosa ha fatto? -
- Mi ha detto che l'hai trattata male -
- Il motivo però non te l'ha detto - Sorrisi nervosamente. - Senti babbo, per me il discorso è chiuso qui, ha superato tutti i limiti, questa volta non ci passerò sopra. Mi dispiace -
- Potresti venire a casa? Voglio capire cosa è successo! -
- No, se venissi ora spaccherei tutto, per un bel pezzo non voglio vederla -
- Domani mattina passerò in ufficio da te allora. -
- Va bene, ma non portarla con te. Mi conosco, reagirei male -
- Va bene -
Giravo per la casa come un leone in gabbia fumando una sigaretta dietro l'altra cercando di calmarmi, lasciai dormire Clara fino a che non si svegliò da sola e mi raggiunse in cucina; i suoi occhi cominciavano già a gonfiarsi.
- Amore, cosa vorresti mangiare? - Chiesi cercando di non far trapelare il mio stato d'animo.
- Non ho fame - Rispose sedendosi in cucina.
Sospirai guardandola; fino a qualche giorno prima eravamo felici, e adesso mia madre stava rovinando tutto.
- Clara, non hai pranzato, almeno a cena mangia qualcosa -
- Non ho fame -
- Pensi che io ci stia bene in questa situazione? Sto male più di te! Quella che ti ha tirato tutta quella merda addosso è mia madre! - Dissi alzando la voce.
- E cosa vorresti da me? Che stessi tranquilla a farmi umiliare da lei solo perché è tua madre? Non lo farò Andrea! -
- Non ti ho chiesto di farlo! Ti ho detto che hai ragione! Ti ho detto viviamoci la nostra vita Clara! -
- Io non so se ce la faccio - Mi rispose abbassando lo sguardo.
- Tu ce la fai! Ci sono io con te! -
Immaginavo come potesse sentirsi, ma volevo che reagisse, che sapesse che io stavo dalla sua parte, e ci sarei sempre stato perché l'amavo, perché era parte di me e perché era mia moglie.
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VOGLIO FARTI FELICE
RomantikDue caratteri diversi, due età diverse, due vite diverse; ma Andrea farà di tutto per stare con lei.