Capitolo 24

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Alla fine trovò un costume rosa acceso con le rifiniture nere, mi piaceva e me la immaginai; pagai e uscimmo per tornare al mio ufficio dove avevo lasciato la macchina.
Lo misi in un angolo nel bagagliaio e lasciai Oli e Ros a conoscersi meglio.
Entrai nel portone, già da lì sentivo Vasco Rossi cantare a squarciagola, aprii la porta di casa, Clara dormiva sul divano in posizione fetale e Vasco continuava a cantare, abbassai il volume e mi misi in ginocchio di fronte a lei, le accarezzai i capelli e iniziai a dargli leggeri baci in tutto il viso. Dopo poco aprì gli occhi e mi mise le braccia intorno al collo.
- Che ore sono? - Mi disse assonnata.
- È ancora presto, sono le 17:30, da che ora è che dormi? -
- Non è molto, prima di dormire ti ho fatto una lavatrice e l'ho stesa -
- Che tesoro sei! -
- Non abituartici..... -
- Troppo tardi....Ti voglio qui con me -
- Certo! Per farmi fare la schiava.... - Mi disse ridendo.
Ero stanco, e averla lì con me mi rendeva felice e mi faceva sentire meno la stanchezza, vederla girare per casa scalza con la mia maglietta addosso era bellissimo; cenammo e andai a sdraiarmi sul letto, mi raggiunse poco dopo, i capelli ancora umidi della doccia, ci addormentammo senza neanche disfare il letto, da anni non dormivo così tante sere di fila, specialmente con la solita ragazza nel letto.
La sera dopo alle 19:00 uscimmo di casa per andare da mia madre, aveva messo un vestito corto nero aderente e delle scarpe con il tacco, una volta arrivati aspettai che scendesse.
- Sei pronta per la prima sorpresa? - Gli dissi prendendola per mano.
Mi sorrise senza dire niente, la portai nel garage e lo aprii con il telecomando, la mia Mini Cooper era lì, e stava aspettando solo lei.
- Non capisco... - Mi disse guardandomi.
- Non capisci? È tua Clara -
Spalancò gli occhi e scosse la testa.
- No Andrea, non posso accettarla -
- Si che puoi, è stata la mia prima auto, adesso voglio che la prendi te, l'ho tenuta per una persona speciale. E adesso è arrivata -
- Tu sei fuori di testa, non accetterò mai la tua macchina -
- Perché tante storie? Voglio che la tieni tu -
- No Andrea, non ci penso neanche! -
- Domenica sera verremo a prenderla. Chiuso il discorso. -
Salimmo in casa, mia madre baciò Clara, sembrava veramente felice di vederla, cenammo, ma l'umore di Clara era cambiato totalmente, la vedevo pensierosa, troppo, nonostante tutto riuscì a non far vedere niente a mia madre e la serata trascorse meravigliosamente. Prima di andarcene presi le chiavi della casa al mare e montammo in macchina.
- Che hai Clara? - Domandai vedendo che si era richiusa di nuovo nel mutismo più assoluto.
- Non voglio la tua macchina, non voglio i tuoi regali Andrea! - Mi disse guardandomi dritto negli occhi.
- Cosa vuoi? Dimmelo perché davvero non capisco! Non posso fare dei regali alla mia ragazza? -
- No! Mi basta averti vicino per essere felice. Non so con chi sei abituato, ma sono diversa dalle altre! -
- Cosa intendi dire? -
- Che probabilmente con le tue ex ti comportavi così! Io non ho bisogno dei regali per stare con te, starei con te anche se fossi il peggio dei morti di fame! -
- Di ex ce n'è soltanto una, si chiamava Lorena e adesso non esiste più per me! So benissimo che non sei come le altre, me ne sono accorto subito, non mi hai mai chiesto niente, non ti importa dei miei soldi, ma li ho Clara, e non posso farci niente! -
Guardai il suo viso riempirsi di lacrime.
- Forse allora non siamo fatti per stare insieme Andrea -
- Che cazzo stai dicendo? -
Partii a tutta velocità, pensavo di averle fatto un regalo e invece stava piangendo. La mia ex chiedeva continuamente, e ogni volta riusciva ad avere quello che voleva, lei invece al contrario non voleva i miei regali, voleva soltanto me e ancora dovevo abituarmi a tutto questo.
Salimmo in casa e mi buttai sul divano, mi raggiunse poco dopo sedendosi sul poco spazio che rimaneva.
- È così importante per te che accetti questo regalo? - Mi domandò accarezzandomi il polpaccio.
- Pensavo che saresti stata contenta - Risposi.
- Ma io sono già contenta! Anche senza la macchina! Adoro quando vieni tu a prendermi per uscire, amo guardarti guidare, perché devo avere una macchina? -
Mi tirai su e la strinsi a me baciandole la fronte.
- Hai ragione Clara, dammi tempo, Lorena per essere felice aveva bisogno di cose costose -
- Non sono Lorena Andrea! - Mi urlò contro e si alzò andando in camera.
Dopo mezz'ora buona mi spogliai e andai a letto, la abbracciai da dietro.
- Scusa....  - Gli dissi baciandola sul collo - Mi dispiace - Continuai.
- Non voglio stare con te e vivere con la paura del tuo passato Andrea. Se non sei pronto lo capisco, basta che lo dici -
La feci voltare verso di me  e appoggiai la mia fronte sulla sua.
- Sono pronto dal giorno che ti ho vista -
Finalmente mi sorrise e si strinse a me addormentandosi come faceva ogni sera.

VOGLIO FARTI FELICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora