Capitolo 56

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Aprii il bar guardandomi intorno, sorrisi ripensando che se non fosse stato per questo non avrei mai conosciuto la persona che mi avrebbe stravolto la vita.
Mi feci un caffè e sistemai le paste nella vetrina. Cominciarono ad entrare i primi clienti abituali, ognuno di loro mi faceva la solita domanda; dove ero finita. E ad ognuno rispondevo la solita cosa; ho avuto qualche problema senza scendere in particolari, avevo avuto degli alti e bassi con Andrea, ma mai mi sarei immaginata che sarebbe finita così.
Erano appena le 7:30, il bar non era molto affollato, Marco mi aveva avvisata che molti erano andati in ferie, mi voltai verso due signore per servire loro i due cappuccini e mi trovai davanti due occhi verdi smeraldo che mi guardavano curiosi. Non l'avevo mai visto prima, quindi pensai che la mia espressione doveva essere identica alla sua.
- Buongiorno - Dissi distogliendo subito lo sguardo posandolo sulle due signore che mi sorrisero.
- Buongiorno a te -
La sua voce era calda e sensuale, e la tuta da meccanico che indossava lo rendeva sexy da morire nonostante fosse sporca di grasso.
- Prego, mi dica - Dissi gentilmente.
- No no no, non voglio del lei! Chiamami Antonio -
- Va bene Antonio. Dimmi -
- Un caffè per favore -
- Certo! - Mi voltai a preparare il caffè sentendomi a disagio.
- Marco è andato in ferie? - Mi chiese.
- No. Sono io che sono stata in ferie qualche settimana -
- Infatti non ti avevo mai vista -
Misi sul banco il caffè e cercai di concentrare la mia attenzione su altre cose per non guardarlo. La sua presenza mi turbava e anche molto.
- Ho rilevato l'officina qui davanti. Ci vedremo spesso adesso - Mi disse.
Non risposi ma mi limitai a sorridere.
- Clara posso avere del latte freddo? - Mi disse la signora avvicinandosi al bancone.
- Si, certo! - Risposi passandogli il bricco del latte.
- Clara.... Che bel nome... -  La voce di Antonio era quasi un sussurro, e per un'attimo immaginai di essere dentro l'officina con lui che mi accarezza il viso prima di baciarmi.
Scossi la testa scacciando quel pensiero.
- Grazie - Risposi.
Appoggiò l'euro sul bancone e mi strizzò l'occhio. - Ci vediamo più tardi -  Mi disse avviandosi verso l'uscita.
Tenne aperta la porta del bar a Oli che si voltò a guardarlo togliendosi gli occhiali.
- Bentornata! - Mi disse una volta davanti a me.
Mi misi a ridere per l'effetto che Antonio aveva avuto anche su di lei.
- Chi è quel gran fico? - Continuò.
- Antonio, ha rilevato l'officina qui davanti. L'ho conosciuto stamani -
- A quanto vedo non ti ha lasciata indifferente -
Esclamò guardandomi maliziosa.
- A te si? Ha due occhi che sembrano due smeraldi! -
- Clara!!!! Sei fidanzata!!! -
- Si, lo so, ma gli occhi sono fatti per guardare -
Scosse la testa sorridendo.
- Ciao amore mio! -
Guardai l'entrata, Andrea stava venendo verso di me a grandi passi sorridente e impeccabile come sempre nel suo completo blu scuro.
Cercai di tornare in me e mi sporsi per baciarlo.
Preparai anche a lui il solito caffè.
- Scappo amore! Ho da fare stamani, ti chiamo più tardi! -
- Ok! -
- Ti amo! -
- Anche io - Dissi, ma il mio pensiero tornò subito ad Antonio, e Oli se ne accorse.
- Amica non ti mettere nei guai! - Mi ammonì guardandomi severa.
- No. Spero di no! -
- No e basta! Togli lo spero! Ci sentiamo più tardi! - Disse prima di andarsene.
Quando arrivò Marco verso le 10:30 mi mandò fuori a fumare, Antonio era appoggiato a un motorino e stava parlando con un ragazzo, quando mi vide mi sorrise e dopo poco mi venne incontro;un brivido attraversò la mia schiena.
- Angelo! - Mi disse quando mi fu vicino.
Lo guardai strano e si mise a ridere.
- Non dirmi che nessuno ti ha mai detto che sembri un'angelo! - Continuò.
In realtà una persona me l'aveva detto; Andrea la sera che indossai la vestaglia, la stessa sera che litigammo e scappai da casa sua.
- Sei pensierosa? -
- No, mi hai ricordato una cosa, niente di importante -
Finii di fumare la mia sigaretta, sentivo i suoi occhi su di me, era una scena che avevo già vissuto con Andrea, ma adesso era diverso, ero fidanzata, stavamo comprando una casa insieme e a breve saremmo stati sposati, senza contare che il mio titolare era il fratello del mio futuro sposo.
Rientrai dentro seguita da Antonio.
- Clara, vedo che hai già conosciuto Antonio ! - Mi disse Marco.
- Si, è stato uno dei primi clienti stamani -
Antonio sorrise avvicinandosi al bancone mentre io ero già tornata al mio lavoro servendo due ragazze.
Andrea entrò sorridente nel bar, e per la prima volta mi sentii in colpa senza aver fatto niente.
- Amore ci siamo! - Mi disse.
- Che succede? -
Tirò fuori dalla tasca alcuni fogli passandomeli.
- Possiamo trasferirci quando vuoi, è ufficialmente casa nostra! - Continuò.
- Dici sul serio? - Chiesi emozionata.
Annuì. Uscii da dietro al bancone e gli saltai al collo, mi fece fare il giro baciandomi.
- Che succede? - Chiese Marco vedendoci euforici.
- Abbiamo comprato casa fratellone!! -
- Allora dobbiamo brindare! -
Tirò fuori una bottiglia di prosecco dal frigo, la aprì e lo versò in 4 bicchieri passandone uno anche ad Antonio che guardava me e Andrea sorridendo appena.

VOGLIO FARTI FELICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora