Stavo immobile davanti a lei lasciandomi accarezzare, in silenzio per paura che smettesse di toccarmi, che le sue mani si staccassero da me di nuovo, per troppo tempo mi era stata lontana, per troppo tempo le sue mani non mi avevano toccato in quel modo. Mai avevo pensato fosse possibile desiderare una donna come io desideravo lei.
Mi afferrò il viso appoggiando la fronte sulla mia e iniziò a baciarmi, mordendomi il labbro inferiore fino a farlo sanguinare, non la fermai, aveva tutte le ragioni per farmi del male.
Le sue mani sganciarono i miei jeans che scesero in terra, alzai un piede alla volta lasciandoli in terra, la presi in braccio e la portai in camera continuando a baciarla.
La lasciai scivolare sul letto e mi tolsi la maglietta buttandola in terra, sfilai la sua, non aveva il reggiseno e notai subito il tatuaggio, si era scritta il mio nome intorno all'ombelico, la baciai li giocando con il suo pearcing mentre le sue unghie graffiavano la mia schiena provocandomi dolore.
- Ti amo Clara - Gli dissi accarezzando il suo viso guardandola. - Mi sei mancata da impazzire - Continuai.
Tornai a baciare le sue labbra morbide, ancora non mi sembrava vero. Sfilai i suoi slip, baciai i suoi seni, le sue mani cercarono il mio sesso.
- Andre ti prego! -
Capii la sua urgenza che era la stessa mia, entrai dentro di lei e la sentii gridare il mio nome. Presi il telecomando dal comodino e dopo aver premuto un tasto Vasco Rossi cominciò a cantare, non volevo che nessuno la sentisse urlare, volevo le sue grida soltanto per me.
Continuai a muovermi dentro il suo corpo assaporando ogni secondo come se fosse l'ultimo. Quando Vasco smise di cantare riversai il mio seme sulla sua pancia accasciandomi sopra di lei, mentre le sue grida riecheggiavano nella stanza coperte solo dal rumore della chitarra elettrica che stava suonando il suo ultimo assolo.
- Ti ho graffiato tutto. Cosa penseranno adesso tutte le tue donne? - Mi chiese baciandomi la testa.
- Nessuna donna. Soltanto tu Clara. Puoi graffiarmi quanto vuoi, li vedrai soltanto te -
Dissi senza guardarla per paura di sentire qualcosa che non mi sarebbe piaciuto.
- Nonostante tutto continuo a farmi del male. Sono proprio una stupida.... O meglio una bambina viziata -
Rimasi in silenzio, non mi sarei mai alzato, sarei rimasto così tutta la notte.
- Posso fare una doccia? - Mi chiese.
- Puoi fare cosa vuoi, non devi chiedermi niente, questa è casa tua -
- Un mese fa mi ci sentivo, adesso no - Rispose alzandosi.
La sentii uscire dal bagno, ma non venne in camera nostra, sentii chiudere la porta di camera degli ospiti, sospirai passandomi le mani nei capelli e mi alzai.
- Tesoro vieni a dormire con me - Gli dissi sdraiandomi accanto a lei.
- No, ti prego, non chiedermelo -
- Abbiamo fatto l'amore mezz'ora fa -
- Non ce la faccio -
Mi alzai, e dopo averla guardata l'ultima volta tornai in camera mia; dopo un po' mi addormentai.
Spensi la sveglia che continuava a suonare, la luce del sole filtrava attraverso le persiane chiuse, Clara dormiva accanto a me con un braccio intorno alla mia vita, sorrisi e accarezzai il suo viso rilassato.
- Che ci fai qui? - Chiesi baciandola.
- Non riuscivo a dormire sapendoti nella stanza accanto - Mugolò voltandosi dall'altra parte.
- Ci alziamo? Facciamo colazione -
- No, per favore! Lasciami dormire! Sono giorni che non lo faccio - Rispose. Prese la mia mano e se la portò intorno alle sue spalle chiudendo gli occhi, mi rimisi giù a guardarla mentre dormiva.
Riaprii gli occhi, e la trovai con il mento appoggiato sul mio petto che mi fissava divertita.
- Buongiorno - Gli dissi sfiorando il suo viso.
- Buonasera direi, sono quasi le 16:00 -
- Dopo tanto tempo sono riuscito a dormire bene. Merito tuo! - Dissi baciandole la punta del naso, la tenni stretta a me per qualche minuto.
- Hai fame? - Gli domandai.
- No -
- Sarei rimasto sorpreso del contrario. Comunque adesso ci alziamo e andiamo fuori a mangiare qualcosa -
- Ormai aspettiamo l'ora di cena -
- Clara devi mangiare qualcosa! -
Sbuffò poi si alzò dal letto, sentii l'acqua della doccia scorrere, mi alzai e la raggiunsi, iniziai a lavarle i capelli, gli passai il balsamo e li pettinai lentamente stando attento a non farle male, poi lavai la sua schiena e dopo fu il mio turno, lasciai che mi massaggiasse la testa mentre baciava la mia schiena, passò le mani sul mio petto insaponandolo, appoggiai le mani sulla parete fredda lasciando che continuasse, la sua mano scese lentamente sul mio sesso iniziando a muoversi, il suo tocco era delicato e deciso al tempo stesso.
- Clara voglio portarti a mangiare - Dissi con la voce roca.
- Io mi nutro di te - Baciò la mia spalla. - Del tuo corpo - Continuò. - Del tuo amore - Disse ancora.
Mi voltai di scatto, chiusi l'acqua della doccia e uscii tenendola in braccio, la misi seduta sul mobile del bagno e la baciai mentre l'acqua gocciolava dai nostri capelli bagnando il pavimento.
STAI LEGGENDO
VOGLIO FARTI FELICE
RomanceDue caratteri diversi, due età diverse, due vite diverse; ma Andrea farà di tutto per stare con lei.