Il suo corpo si agitò quando presi in bocca il clitoride succhiandolo forte, ero stato il primo a fargli provare piacere, a farla venire, a vedere il suo corpo nudo, a possederla, e questa cosa mi faceva stare bene.
La sentii ansimare sempre più forte, continuai a penetrarla con un dito continuando a leccarla fino a che non venne, solo allora mi fermai.
- Voltati amore mio -
I suoi occhi azzurri mi fissarono per un'istante e fece come gli avevo detto.
Mi versai un po' di olio nelle mani e iniziai a massaggiare lentamente le sue spalle, sentivo il suo corpo abbandonarsi sotto il tocco delle mie mani man mano che scendevo sulla sua schiena, sui suoi fianchi, sul suo sedere. Aveva un corpo statuario, non mi sarei mai stancato di guardarla e di possederla, avevo continuamente fame di lei, mi bastava sfiorarla per risvegliare i miei istinti, amavo annusare la sua pelle profumata e sentire il suo sapore in bocca. Presi dell'altro olio e scivolai tra le sue gambe, infilai due dita dentro, e sentii che era di nuovo bagnata, sentii quell'adorabile mugolio che ogni volta me lo faceva venire duro, passai la mano bagnata di olio e dei suoi umori sul suo sedere, desideravo entrare in quel buco così stretto e sentirla urlare di piacere, mi limitai a infilarci un dito, scivolava perfettamente dentro e fuori, mosse il suo corpo rizzando appena il sedere, tolsi il dito e buttai un po' d'olio in quella fessura stretta e rimisi dentro il dito andando più a fondo gemendo insieme a lei.
Tirò ancora più su il suo corpo mettendosi a gattoni con la testa schiacciata contro il letto, mi misi in ginocchio dietro di lei e passai la mano unta sul mio sesso che non aspettava altro di entrare lì dentro. Lo appoggiai sulla sua entrata stretta.
- Cosa fai - Mugolò.
- Stai tranquilla amore, non ti farei mai del male -Risposi eccitato.
Presi dell'altro olio rovesciandolo sul suo sedere e sul mio sesso.
- Rilassati amore - Gli sussurrai spingendomi lentamente dentro.
Ero quasi arrivato in fondo, mancava poco, vedevo il mio sesso sparire lentamente.
- Ti faccio male? - Chiesi.
- Un po'- Rispose trattenendo il respiro.
- È un'attimo, dopo starai bene, devi rilassarti. Ti fidi di me? -
- Si -
Spinsi più forte ed entrai dentro di lei gridando.
- Tutto ok? - Domandai fermandomi.
- Si - Rispose. Il suo tono di voce adesso era più tranquillo, cominciai a muovermi piano e la sentii gemere, la presi per i fianchi e iniziai a muovermi più velocemente con spinte sempre più forti e più decise. Il suo bacino si spingeva contro il mio, passai un braccio intorno alla sua vita e con l'altra mano afferrai i suoi capelli tirandoli verso di me. Era completamente mia, la sentivo godere mentre sfondavo il suo sedere, spostai la mia mano sul suo sesso penetrandola con due dita, era completamente bagnata, i suoi umori scivolavano sulla mia mano. Venni dopo poco dentro il suo sedere con un grido disperato, sentii gridare anche lei e continuai a spingermi dentro nonostante non mi fosse rimasto neanche più le forze.
Si accasciò esausta sul letto tremando.
Mi sdraiai al suo fianco i suoi fari azzurri mi scrutavano da dietro i capelli, glieli spostai dal viso e gli sorrisi.
Si avvicinò tirandosi su e iniziò a baciarmi, la sua lingua danzava dentro la mia bocca, mi strinse il viso tra le mani e montò su di me, in altre occasioni avrei detto di no, ma a lei era impossibile negarlo, neanche volendo ci sarei riuscito, e comunque non lo volevo.
Il mio sesso scivolò nel suo corpo appena si appoggiò, prendemmo il ritmo insieme, i suoi seni si muovevano davanti al mio viso, rischiavo veramente di lasciarci la pelle.
La presi di peso e la misi sotto di me, misi le sue gambe sulle mie spalle e affondai dentro di lei baciando i suoi seni.
- Facemmo la doccia insieme e tornammo sul letto, venne subito a rannicchiarsi contro di me appoggiando la testa sul mio petto.
- Pensi che ti abbia pagato abbastanza per il lavoro di oggi? -
Mi misi a ridere baciando la sua fronte.
- Potrei anche cambiare lavoro amore mio, paghi molto meglio tu dei miei clienti -
- Scemo! - Mi disse tirandomi i peli sul petto.
Ci addormentammo stretti l'uno all'altra, come se fossimo un corpo unico.
Quando aprii gli occhi la mattina Clara non c'era già più, sul cuscino c'era un biglietto scritto da lei, per un'attimo il mio cuore prese a battere forte,lo presi leggendolo.
" Ho un brivido.... Tutte le volte che il tuo cuore , batte con il mio poi nasce il sole... Sei la cosa più bella che potesse capitarmi "
Mi ributtai sul cuscino sorridendo e mi alzai dopo qualche minuto, la giornata era cominciata bene.
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VOGLIO FARTI FELICE
RomanceDue caratteri diversi, due età diverse, due vite diverse; ma Andrea farà di tutto per stare con lei.