Capitolo 8

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- Forse... È meglio se vado... - Mi disse.
- Scherzi vero?? Tu non ti muovi di qui -
Andai ad aprire la porta.
- Vieni Marco, entra, non sono solo -
- Cazzo, potevi dirmelo! -
- Ma no! C'è Clara! -
- Clara? - Entrò in cucina. - Ciao Clara! -
- Ciao Marco -
- Ok, sediamoci, la pizza è già pronta! -
Mangiammo, mio fratello raccontò a Clara degli aneddoti di quando ero piccolo facendo ridere anche me, Clara mi aiutò a sparecchiare e mi accesi una sigaretta passando il pacchetto a lei che fece lo stesso.
- Mi fa piacere vedervi insieme - Ci disse Marco e io d'istinto afferrai la mano di Clara. Non l'avevo fatto a posta, mi era venuto naturale, ma lei la ritrasse subito.
- Ragazzi io... Vado. Clara ci vediamo domani mattina! -
- Si Marco! -
- Bene, buona serata! -
L'accompagnai alla porta e prima di andarsene si voltò a guardarmi.
- Mi raccomando -
Alzai gli occhi al cielo e chiusi la porta tornando di la.
- Perché hai tolto la mano? Non hai ancora capito che non mangio nessuno? -
- Sono in difficoltà con te Andrea, nessuno mi ha mai regalato delle rose e portata a riprendere una mia amica dopo che l'ho trattato di merda -
- Non mi importa di come mi hai trattato, mi piace proprio il fatto che mi tieni testa, che l'ultima parola è sempre la tua! -
Mi sorrise e afferrai la sua mano stringendola.
- Senti, io devo andare, alle 6:30 devo aprire, e stanotte non ho dormito... -
- Di cosa hai paura? - Chiesi guardandola.
- Di non svegliarmi domani - Mi rispose sorridendo.
- A parte quello? Hai paura di me? -
- Di te? Perché dovrei? -
- Mi sfuggi ogni volta che mi avvicino -
- Andrea, non complichiamo le cose -
Mi alzai per accompagnarla alla porta, avrei voluto farla rimanere, stare abbracciati sul divano ma non volli insistere.
- Ci vediamo domani - Gli dissi guardandola.
- Se passi dal bar... Sono lì -
- Domani rientro a lavoro anche io, passerò a fare colazione, poi ci vedremo nel pomeriggio -
- Ok. Grazie di tutto Andrea! -
Andai alla finestra di salotto e la guardai andare via sul suo motorino, mi stava facendo far cose che non avevo mai fatto, le rose, gli sms, il fatto che ancora non ci avessi provato spudoratamente come facevo con tutte le altre donne, e il fatto che lei non provasse assolutamente niente per me, mi stava facendo impazzire.
Passai dal bar alle 7:30, feci colazione scambiando qualche battuta con Clara.
- Ciao Clara! - Disse una ragazza avvicinandosi al bancone; la guardai di sfuggita, aveva i capelli biondi corti spettinati e gli occhi troppo truccati.
- Ciao Sere -
Gli disse preparandogli il caffè.
- Oggi ci sei? - Chiesi a Clara.
- Non mi presenti il tuo amico? - Si intromise la sua amica.
- Si, Andrea lei è Serena -
Sorrisi alla ragazza e tornai a guardare Clara.
- Allora? Ci sei? - Domandai.
- Per fare cosa? - Eccola he tornava quella di sempre.
- Scendo a 12:00, mangiamo un panino insieme - Dissi lasciando due euro sul banco.
La mattinata non passava, provavo a concentrarmi ma era impossibile, in mente avevo sempre lei, la sua espressione quando rideva, le nostre discussioni e soprattutto le sue labbra morbide. Alle 10:00 chiamai mio fratello per farmi portare un caffè.

Entrai nello studio con il caffè e lo chiamai.
- Andrea! -
- Clara! Vieni! -
Feci qualche passo e si affacciò da una porta nel corridoio, sorrisi ed entrai.
- Il tuo caffè! -
- Grazie Clara. Era quello che mi ci voleva. Non riesco a lavorare, occupi tutti i miei pensieri -
Arrossii e abbassai lo sguardo.
- Io... Tornò a lavoro - Dissi seria.
- Vai già via? -
- Te l'ho detto, devo tornare a lavoro -
- Mi eviti. Ci risiamo! -
- Non ti evito! Ci vediamo giù! - Dissi scappando di corsa.
Arrivai a 12:00 in un batter d'occhio, diedi uno sguardo all'entrata del bar e vidi Andrea di spalle, di fronte a lui Serena che gli sorrideva mentre gli sistemava il colletto della camicia sopra la giacca. Un'ondata di gelosia si impossessò di me per un'attimo. Scossi la testa, presi un panino e andai sul retro per fare la mia pausa.
- Hey! Potevi aspettarmi! - Disse Andrea alle mie spalle dopo qualche minuto.
- Ti ho visto impegnato -
- Che vuoi dire? -
- Con Serena - Risposi andando dritta al punto.
- Scherzi? Mi ha fermato qui davanti Clara! -
- Non mi devi spiegazioni - Dissi buttando metà del mio panino nel cesto della spazzatura.
- Torno a lavoro - Continuai.
- Andiamo Clara! Aspetta cinque minuti! Fumiamo una sigaretta! -
- Non ho tempo - Tornai al mio lavoro, la mia testa aveva bisogno di rimanere impegnata. Lo salutai a malapena quando passò per tornare a lavoro, maledicendomi per aver abbassato un po' la guardia.
Alle 14:00 uscii da lavoro; nello stesso momento che Serena usciva dallo studio di Andrea.
Nervosa montai sul motorino e tornai a casa.
- Clara, sei già a casa? Non ti sei fermata da Oli? -
- No mamma, oggi aveva da fare. Vado a riposarmi un po'-
- Brutta giornata? -
- No, no, come sempre -
Andrea provò a chiamarmi 3 volte, e ogni volta lasciavo che il mio cellulare suonasse a vuoto. Alla fine riuscii ad addormentarmi.

VOGLIO FARTI FELICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora