Capitolo 30

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- Sei già con me, dove vuoi andare? - Dissi accarezzandola.
- In qualsiasi posto, basta che non ti debba lasciare, non voglio addormentarmi senza te accanto -
Era dolce, niente a che vedere con Lorena, completamente l'opposto, Lorena non mi aveva mai detto una parola carina, mai niente che mi facesse pensare che era innamorata di me; Clara in pochi giorni mi aveva fatto capire molto di più. I suoi occhi parlavano, ogni volta che mi guardava il mio cuore perdeva un battito.
Baciai le sue labbra morbide e la tenni stretta a me, mi baciava come se fosse l'ultima volta che lo faceva.
- Basta Clara, non voglio vederti così - Gli dissi.
Mi svegliai, guardai l'orologio, erano le 3 di notte e Clara non era a letto; mi alzai e guardai nel bagno, non c'era, mi affacciai alla terrazza; era seduta sulla sabbia, le ginocchia al petto che guardava il mare dondolando. Scesi le scale e la raggiunsi sedendomi accanto a lei.
- Che ci fai qui? - Domandai abbracciandola.
- Non riuscivo a dormire -
- Potevi svegliarmi -
- Dormivi così bene, mi dispiaceva. -
Appoggiò la testa sul mio petto, tirava un leggero venticello piacevole, e lei era così bella sotto il riflesso della luna. Mi sdraiai tirandola giù, le sue labbra si appoggiarono sulle mie bisognose, si mise a cavalcioni su di me continuando a baciarmi e afferrai il bordo della maglietta che indossava per togliergliela.
- Che fai? Se ci vedono? - Mi disse afferrandomi le mani. Mi guardai intorno, era tutto buio, e nè la camera di Rossano nè la camera di Oli si affacciavano sulla spiaggia.
- Non c'è nessuno! Pensi che lascerei che qualcun'altro ti guardi nuda? -
Si lasciò sfilare la maglietta, afferrai un seno con le labbra e sentii il mio sesso pulsare, anche per me era la prima volta che lo facevo sulla spiaggia, e la mia schiena era già piena di sabbia, abbassai i miei boxer quanto bastava sfilandomeli con un piede, con la mano spostai i suoi slip da una parte, lei si sollevò appoggiandosi il mio sesso all'entrata e si abbassò lentamente, sentii un gemito e la ascoltai ansimare mentre si muoveva sopra di me, la sentii venire e si accasciò sul mio petto. La afferrai mettendola sotto di me e aumentai il ritmo portandomi le sue gambe sulle spalle, sentivo il bisogno di venire. Mi svuotai sulla sua pancia e la abbracciai baciandola su tutto il viso, poi mi alzai porgendogli la mano.
Si tirò su, mano nella mano entrammo in acqua che nonostante l'ora era sorprendentemente calda. Mi tuffai e Clara fece lo stesso, rimanemmo abbracciati qualche minuto in acqua.
- Va meglio? - Gli domandai.
Annuì sorridendomi e tornammo in camera, ci facemmo la doccia insieme, si addormentò è solo allora provai a dormire anche io.
Dopo qualche ora che ero in cucina, Ros mi raggiunse, erano appena le 8.
- Hey! Che è successo? Hai una faccia da paura Andrea -
- Non ho dormito molto, mi sono svegliato stanotte e Clara non era in camera -
- E dov'era? -
- Era scesa in spiaggia, non dormiva, ha paura che tutto torni alla normalità, non vuole addormentarsi senza di me -
- Ha paura che la lasci? -
- Probabilmente.... - Dissi sbadigliando.
- Digli a Oli di parlarci -
- Ci ho parlato anche io, sembra che non mi ascolti -
- Magari la sua amica l'ascolta -
- Dov'è Oli? -
- A dormire in camera mia. Abbiamo dormito insieme stanotte -
- Dormito? - Dissi ridendo.
- Si, abbiamo solo dormito! -
Clara entrò in cucina stropicciandosi gli occhi.
- Mi sono svegliata e non c'eri - Mi disse avvicinandosi a baciarmi. - Ciao Ros - Continuò.
- Giorno Clara - Rispose il mio amico guardandomi.
- Vuoi fare colazione? - Gli chiesi facendomela sedere sulle mie gambe.
- No, prendo del caffè e torno in camera -  Rispose alzandosi subito.
La guardai uscire di cucina e scossi la testa senza sapere cosa fare.
Alle 18:30 lasciai Oli a casa di Ros come mi avevano chiesto, aspettai che Clara salutasse la sua amica e partii per andare a conoscere sua madre.

Mia madre ci aprì la porta di casa sorridendoci, Andrea mi teneva stretta la mano.
- Ciao mamma - Dissi abbracciandola.
- Ciao tesoro, venite dentro. Vi siete divertiti al mare? -
- Si signora, siamo stati bene, c'era anche Oli con noi -
- No, non chiamarmi signora, chiamami Susanna e dammi del tu -
- Ok, come vuoi -
- La zia come sta? -
- Sta bene Clara, probabilmente verrà a trovarci per qualche giorno il prossimo mese -
- Dove la metteremo a dormire? - Chiesi pensando ai due letti da una piazza e mezzo che avevamo in casa.
- Potresti venire a dormire da me e lasciare la tua camera a tua zia - Disse Andrea.
Mia madre guardò Andrea e subito dopo me.
- Si, si potrebbe fare, non credo che questi tre giorni avete dormito in camere separate - Ci disse con un misto di preoccupazione.
Non potevo mentirgli, si accorgeva subito quando gli dicevo una bugia, mi limitai ad abbassare lo sguardo.
- Tranquilla Clara, Andrea mi sembra tranquillo, e poi non è più un ragazzino. Ti ha fatto dannare mia figlia in questi giorni? -
- No, da quando abbiamo deciso di stare insieme Clara è molto più tranquilla e malleabile -
Gli tirai una pedata sotto al tavolo e storse la bocca per il dolore.
- La vedo anche io molto più rilassata -
- Mamma!!!! - La ammonii.
- Cosa c'è!! Ho detto quello che vedo, probabilmente lui è l'uomo che ti fa mettere la testa a posto -
- Di questo non devi avere alcun dubbio Susanna - Rispose ridendo Andrea.

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