Capitolo 4

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Non riuscivo a crederci, il destino ce l'aveva con me, mi ritrovavo davanti dinuovo il ragazzo della sera prima, e al vedere dalla sua faccia si capisce che mi ha riconosciuto. Stava li difronte a me a qualche metro di distanza, e mi guardava come se aspettasse che dicessi qualcosa, ed in effetti aveva ragione, non ero mica venuta li per fissarlo.

Lo ammetto in questo momento ha una faccia buffa, mi verrebbe da ridergli in faccia, ma evito devo rimanere fredda e impassibile. Ma devo dire che conciato cosi non fa tutta quest'antipatia. Mi sta ancora fissando con un'espressione da ebete, con il viso sporgo e i capelli per i fatti loro, indosso ha una vecchia maglietta molto utilizzata aderente, che fa intravedere i suoi magnifici addominali, e dei pantaloni vecchi e strappati. Non é cosi male, poi quei due diamanti color mare sono la parte piú bella.. ma solo esteriormente si puo definire bello.

"Salve ho il cavalletto rotto e una gomma a terra, tra qualche ora torno a riprendere il motore, arrivederci" dissi lanciandogli le chiavi che prese al volo, subito dopo mi affrettai ad uscire da quel posto, e in pochi minuti ne ero gia abbastanza lontano.

DA REVISIONARE

Pov Max
Incredibile ancora lei, mi chiese di ripararle il motore, dovevo sostituire il cavalletto e cambiare la gomma, il cavalletto con la caduta si era rotto in due, rimanendone solo una parte e riguardo alla gomma era graffiata e c'era un buco, si affrettó ad uscire, quattro parole precise e sparii...

Entró il mio amico Lucas.
"É lei la ragazza che è scivolata" dissi io, fissando ancora il punto di dove era uscita.
"Capito.." non disse altro.

~~~~~

Erano ormai le 13:25 e tra poco sarebbe tornata a riprendere la moto..

Aspettai pazientemente il suo arrivo, per chiedergli una cosa... guardai l'orologio, ed ecco che lei entró dalla porta, puntuale, "Ciao Ariana, ecco la come nuovo, mentre che ci siamo ti va di fare un giro??" Disse ...Max sperando ad un si, che non ricevette, "Ciao emh Max, no grazie" dissi e andai alla cassa a pagare la riparazione. "Dai" insisteva. "Magari un'altra volta, e poi chi ti conosce" dissi io trovando una scusa. !! Lui "Ok, ma uno di questi giorni avró quel giro in moto, e tu mi farai compagnia" disse speranzioso. "Speraci, ora vado, ecco a te i soldi, ciao e grazie." Lo salutai, sperando di non rivederlo. Gente appiccicosa, la odio.

Era pomeriggio, andai a fare una corsa al parco, vicino a casa mia, mi piace l'aria fresca, dopo 20 minuti di corsa mi sedetti sotto un albero, appoggiai la schiena e bevvi un sorso d'acqua. Era bello stare in quel posto, era tranquillo e potevo rilasssarmi senza che i problemi potessero prendere spazio in testa. Dopo una decina di minuti lo vidi in lontananza e decisi di alzarmi da terra e andarmene, prima che mi potesse vedere e potesse girargli in tests di invitarmi a fare quel giro in moto che mi aveva chiesto prima.
Era sera ormai, ordinai una patapizza con salame piccante.

"Pronto buona sera, vorrei ordinare una patapizza con salame piccante, all'indirizzo ****, grazie buona serata." Dissi al cameriere, che prese l'ordinazione e mi disse che sarebbe arrivata presto.

Mentre aspettavo la pizza, mi buttai nel divano, e misi un dvd, se non sbaglio si chiamava Via dall'incubo, avevo perso la custodia del dvd tempo fa. Era bellissimo questo film, passarono dieci minuti, e suonarono al campanello, sará il fattorino della pizza, pensai, misi in pausa il film, presi i soldi e aprii la porta, vedendo un ragazzo in divisa. Lo pagai, entrai e misi la pizza nel tavolinetto che stava tra la tv e il divano.

Finito il film andai a letto, domani mi aspetterá una giornata pesante, pensai tra me e me. Domani finalmente mia madre sarebbe tornata a casa, era partita questa mattina per problemi di lavoro. Amo mia madre, ho un bellissino legame con lei, non saprei come vivere, senza la persona piú importante della mia vita, mio padre ci abbandono quando io ero piccola.

Misi il mio comodissimo pigiama, chiusi gli occhi e mi addormentai.

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Che bello, in quel giorno avevo un colloquio di lavoro come parrucchiera, era un lavoro temporaneo. Presi le chiavi del motore, gridai a mia madre che era appena tornata un, "Vado a lavoro", uscii e feci partire il motore, ci riprovai piú volte, ma non partii, non era servito a niente farlo riparare, deve essersi danneggiato durante la caduta, mi ha fregata....

Spazio autrice
Ciao a tutti spero che il mio libro vi stia piacendo. Cosa succederá ?? Ci vediamo al prossimo capitolo.
CIAONE

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