«Parlami un po' di quello che mi sono persa in questi anni» disse Martha spazzando il pavimento da tutti i mozziconi, i tovaglioli e i residui di cibo che erano stati abbandonati.
«La casa puzza di marijuana» di lamentò Calum ignorandola e pulendo energicamente una chiazza di qualcosa che era stata lasciata sul muro, si augurò soltanto che non fosse vomito.
Era da ore ormai che pulivano, ma la casa continuava a rimanere lo stesso sporco disastro che avevano trovato la mattina appena alzati.
«La prossima volta che vuoi fare una festa a casa mia, avvertimi prima, e poi... Come hai fatto ad entrare?» chiese il ragazzo guardando Martha.
Lei fece spallucce e rispose: «Non avete cambiato il nascondiglio delle chiavi, continuate a metterle dietro al campanello. Non sapevo se fossero ancora lì, ma mi sono detta "Perché non provare?" e così le ho trovate»
«Buono a sapersi, troverò un altro posto in cui nasconderle»
La ragazza rise e riprese a spazzare il pavimento.
«Dunque, che cosa mi sono persa?» ripeté dopo un po'.
Calum si alzò a fatica e si passò una mano tra i capelli scuri e spettinati. «Che ne dici di fare una pausa e intanto ti racconto di tutto quello che è successo?»
«Ci sto. Vieni, ti preparo un drink, vediamo quello che è avanzato dalla festa» Martha lasciò cadere la scopa e insieme a Cal andò in cucina, dove i residui di bibite e alcol erano in disordine sul tavolo.
Mentre versava qualcosa in due bicchieri il ragazzo cominciò a raccontare: «Ti ricordi il tipo di nome Louis Tomlinson?»
«Ah sì, lo stronzo»
Calum rise bevendo il semplice cocktail che gli aveva preparato Martha. «Proprio lui. Dopo che sei morta... Mmm, voglio dire, dopo che sei scomparsa se n'è andato a Londra, dove ha conosciuto meglio Sophia, che aveva deciso di lasciare Sydney troppo sconvolta dal dolore per la tua perdita. Un paio di anni fa sono tornati e insieme ad Ashton hanno cercato di rendermi la vita impossibile. Ammetto che però è stata colpa mia, stavo cercando di vendicarmi per quello che Ash aveva fatto a me e a te, volevo spezzare il cuore a sua sorella e l'ho fatto, eccome se l'ho fatto, ma sono stato tanto stupido da innamorarmi di lei» Cal lanciò un'occhiata a Martha per controllare la sua reazione, ma lei rimase in silenzio, così il ragazzo continuò: «Lei però mi odiava e quel figlio di puttana di Louis Tomlinson le è stato accanto mentre io non c'ero, così Lory si è innamorata di lui. Sono rimasti insieme per tutto l'anno, anche se Lauren sembrava provare gli stessi sentimenti che provavo io per lei finché al ballo ho scoperto che era stato tutto un inganno e aveva l'intenzione di spezzarmi il cuore come io avevo fatto con lei. Fine»
Martha rimase in silenzio per un istante poi inarcò le sopracciglia in un'espressione strabiliata. «Wow, questa storia è peggio di Beautiful»
Entrambi risero ma la ragazza ben presto chiese: «Eppure tu e lei... Hai detto che si chiama Lauren, no? Tu e Lauren siete insieme, è così?»
Calum fece spallucce. «È così» confermò.
«Ma tu hai fatto l'amore con me, e l'hai fatto volontariamente, non è così?»
«È così» confermò di nuovo lui.
Martha lo guardò inclinando la testa e avvicinandosi un po'. «Dovrei forse dubitare della tua fedeltà?»
«Temo di sì. Sai come si dice "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio"» rispose lui attirandola a sé e baciandola sulle labbra.
Il campanello suonò e Calum ne fu quasi sollevato, Martha invece non sembrava della stessa idea, sbuffò e disse: «Che vadano a farsi fottere»
Cal trattenne un sorriso e andò ad aprire la porta, sperano solo che non fosse qualcuno della famiglia, senza tuttavia farsi prendere dalla preoccupazione.
Quando però si ritrovò davanti Lauren, il sorriso gli sparì dalle labbra. «Hey» disse in imbarazzo, vergognandosi di essersi sentito così bene anche senza di lei.
La sorella di Ashton sorrise. «Ciao, tutto bene?»
Calum si lanciò un'occhiata alle spalle, chiuse un po' la porta in modo che non si vedesse all'interno della casa, poi disse: «Sì, certo». Stava cercando di nascondere Martha, ma ogni tentativo fu inutile perché la ragazza urlò: «Chi è, tesoro?»
Lauren fissò il ragazzo con uno sguardo interrogativo, lui abbassò gli occhi e rassegnato aprì la porta, lasciando che Martha lo affiancasse. Senza sollevare lo sguardo, incapace di guardare in faccia Lauren, disse: «Lory, ti presento Martha - e poi rivolgendosi alla ragazza bionda - Martha, lei è Lauren»
La sorella di Ashton sentì su di sé lo sguardo incuriosito dell'altra e non si meravigliò nel sentirla dire: «Cazzo, pensavo fosse più carina»
Calum la fulminò con lo sguardo, ma non riuscì a far sentire Lauren meno ferita e non solo per le parole acide: Martha era bellissima. Non si sorprese che Cal si fosse innamorato di lei.
Nulla le fece più male che guardarla finalmente negli occhi, i quegli occhi azzurri che avrebbero fatto perdere la testa a qualsiasi ragazzo. Era perfetta per lui, entrambi bellissimi da mozzare il fiato, entrambi sicuri di sé ed entrambi senza freni, senza limiti.
«Mi dispiace, scusala» le sussurrò il bruno avvicinandosi e guardandola con quei suoi meravigliosi occhi magnetici.
Per cosa avrebbe dovuto scusarla? Per essere così bella, così perfetta? Lauren scrollò le spalle, allontanandosi tuttavia da Cal, terribilmente a disagio davanti a Martha.
«Sono passata per sapere se andasse tutto bene, ieri sera si sentiva la musica anche da noi, ma a quanto pare non devo preoccuparmi. Volevo anche chiederti se ti andava di bere qualcosa insieme, ma vedo che sei impegnato, quindi ti lascio in pace»
«No, Lauren» Calum scosse la testa addolorato e fece per stingerla a sé ma Lauren si scostò. «Ci vediamo a scuola» si affrettò a dire allontanandosi.
«Luke ti cerca disperatamente» aggiunse attraversando la strada senza salutare e lasciando Calum a domandarsi se quello che stava facendo avrebbe lasciato la loro relazione immutata.
Probabilmente non era così, era già diverso, non erano più così felici come erano stati durante l'estate.
Il ragazzo rientrò in casa lanciando a Martha un'occhiata.
«Scusami» disse lei vedendo l'espressione triste e ferita che quell'incontro aveva lasciato. Gli si avvicinò e gli accarezzò delicatamente il viso. «È colpa mia» disse.
Calum poggiò la mano sulla sua e la strinse, poi abbracciò Martha e mormorò: «Non è colpa tua»
Sì invece, era solo colpa sua.
STAI LEGGENDO
THE REVIVAL - Il ritorno || Calum Hood
FanfictionQuando Calum torna sconvolto dopo una serata che avrebbe dovuto essere tranquilla, Lauren non sa più cosa pensare di lui. Calum, dal canto suo, si ritrova davanti a qualcuno che non avrebbe dovuto esistere e nel tentativo di scoprire il segreto che...