«CALUM!»
L'urlo di Mali-Koa fece svegliare entrambi di soprassalto. Lauren balzò seduta con gli occhi spalancati e si guardò intorno per capire cosa stesse succedendo. Quando si rese conto che non c'era nulla di strano, si buttò di nuovo sul letto a testa in su e chiuse gli occhi.
Calum accanto a lei si lasciò sfuggire uno sbuffo e si rigirò tra le coperte senza alcuna intenzione di alzarsi.
«CALUM, MUOVI QUELLE CHIAPPE E SCENDI!» urlò di nuovo la sorella.
Il ragazzo grugnì ma alla fine si tirò su, sbadigliando e stropicciandosi gli occhi. Quando finalmente riuscì a scacciare la sonnolenza, si girò verso Lauren e un sorriso gentile spuntò sul suo viso.
«Buongiorno» disse.
«Mm...» biascicò Lauren portandosi la coperta sopra agli occhi. Sentì Calum ridacchiare, ma prima che trovasse la forza di volontà necessaria ad alzarsi il ragazzo aveva già avuto il tempo di vestirsi dopo aver fatto una doccia.
«Ehi dormigliona, è ora di alzarsi»
«Perché? È sabato!»
Calum fece un sorrisetto. «Mali vuole che facciamo colazione con lei. Assecondala, ha la stupida paura che senza di lei potrei morire di fame. Andiamo sotto, facciamo colazione insieme e poi ci lascia la casa libera per il week-end, tanto i miei sono fuori per lavoro, che te ne pare?»
Con fatica Lauren si tirò a sedere per la seconda volta e con la voce impastata dal sonno mormorò: «Mi piace, dammi un minuto»
****
Calum si versò il caffè bollente dentro una tazza e si sedette al tavolo cominciando a berlo in silenzio. Lauren calò una cucchiaiata abbondante di cereali nel suo latte caldo e, intontita come uno zombie ed altrettanto spettinata, prese a mangiare nello stesso silenzio in cui stava il suo ragazzo.
«E così avete dormito insieme» disse Mali-Koa ammiccando ed interrompendo il calmo silenzio che aleggiava nell'aria.
«Ieri sera ci siamo addormentati insieme nel letto» rispose il fratello facendo spallucce.
«Non avete fatto nient'altro?» insistette la ragazza.
Cal la fissò sorpreso. «Che altro avremmo dovuto fare, scusa?»
Soddisfatta della domanda Mali sorrise e disse: «L'avete fatto?»
«Non l'abbiamo fatto - la zittì Calum - Ma se anche fosse, non sarebbero affari tuoi»
Mali-Koa mise il broncio ma non durò a lungo. «Peccato» rispose per poi posare le chiavi di casa sul tavolo davanti agli occhi del fratello, caricandosi lo zaino in spalla e aggiungendo: «Tieni la casa in ordine, se quando torno trovo anche solo un bicchiere fuori posto ti faccio a pezzetti, hai capito?»
«Sì mamma» rispose educatamente Calum prendendola in giro.
«Non fare feste, non invitare nessuno, non comprare alcolici, vedi di tenere il volume della musica basso e soprattutto non dare fuoco alla casa o mamma e papà non mi lasceranno andare a stare da Logan» continuò lei ignorando il fratello, imperterrita e severa.
«Se dessi fuoco alla casa andresti sicuro a stare dal tuo fidanzatino, visto che non avresti altro posto in cui stare» borbottò Calum riprendendo a bere dalla sua tazza di caffè.
«Non farmi pentire di lasciarti a casa da solo»
«Non capisco che senso abbia avere la casa libera se poi non si può fare quello che si vuole» disse Calum ricevendo un'occhiataccia da parte di sua sorella.
«Non rompere e tieni tutto in ordine - Mali aprì la porta di casa - Ci vediamo tra due giorni»
Si chiuse la porta alle spalle e lasciò da soli un Calum imbronciato e una Lauren ancora troppo intontita dal sonno per rendersi davvero conto di quello che stava succedendo.
****
Calum salutò Lauren con la mano, che dall'altra parte della strada gli sorrideva aprendo la porta di casa. Dallo stipite fece capolino Ashton, che scambiò un paio di parole con la sorella e poi rivolse un saluto al bruno che li guardava dall'altra parte della strada.
Entrambi poi rientrarono in casa.
Calum avanzò di qualche passo intento a cercare le chiavi di casa nelle tasche, pensando a qualcosa da fare che non gli rendesse la serata troppo noiosa (magari si sarebbe incollato alla TV per giocare ad uno stupido videogioco come avrebbe fatto il nerd che era a dieci anni ma l'idea ebbe come unico risultato quello di farlo rabbrividire).
Man mano che si avvicinava a casa Hood, una musica da discoteca - rimbombante e fastidiosa - si faceva sempre più forte infastidendo l'intero vicinato.
"Da dove diavolo proviene?" Si domandò Calum sempre più frustrato.
Raggiunta in pochi passi la casa, fece per infilare la chiave nella serratura quando vide la porta aprirsi lasciando uscire un ragazzo dallo sguardo allucinato che nemmeno conosceva. Il ragazzo si trascinò avanti sotto lo sguardo allibito di Calum, i suoi occhi luccicavano come quelli di un drogato e lo stupido sorriso sognante che gli solcava il volto non fu altro che la conferma di quello che il bruno pensava.
Un tipo sconosciuto che andava avanti fumando canne e bevendo vodka - perché era proprio di questo che puzzava il suo alito - era appena uscito da casa sua.
Dalla porta aperta, finalmente la musica ad alto volume si udì, suscitando in Cal uno sgomento tale da fargli girare la testa.
«Complimenti per la festa, è davvero forte» disse il ragazzo sconosciuto tirandogli una pacca sulla spalla e barcollando via ubriaco.
Festa? Quale cazzo di festa?
Lui non aveva organizzato nessuna festa.
Allarmato entrò in casa, che per un ignoto motivo era aperta, e la prima cosa che sentì fu il penetrante odore di marijuana che aleggiava nell'aria sotto forma di una soffocante nube di fumo e che aveva impregnato le pareti, il soffitto e il pavimento della casa lasciando il suo segno indelebile.
Calum tossì disgustato e si coprì naso e bocca meglio che poté, nascondendoli dietro al braccio nudo.
Poi percepì l'odore dell'alcol addosso alla massa di persone che aveva invaso casa sua scambiandola per una maledetta discoteca.
Mali-Koa l'avrebbe ammazzato, ma non prima che lui avesse fatto lo stesso con l'organizzatore di quella festa per drogati.
Era indeciso tra chiamare subito la polizia o scoprire prima di chi si trattasse, ma all'improvviso una chioma bionda gli svolazzò davanti e un brillante sorriso gli oscurò la visuale su tutto il resto.
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THE REVIVAL - Il ritorno || Calum Hood
FanficQuando Calum torna sconvolto dopo una serata che avrebbe dovuto essere tranquilla, Lauren non sa più cosa pensare di lui. Calum, dal canto suo, si ritrova davanti a qualcuno che non avrebbe dovuto esistere e nel tentativo di scoprire il segreto che...