Quando Luke e Calum scesero dal taxi, dopo aver pagato una cospicua somma, pioveva a dirotto. Il cielo era stato sereno fino a non più tardi dell'uno, poi all'improvviso aveva cominciato a diluviare, senza neanche dare il tempo alla gente di prepararsi.
I due ragazzi si ritrovarono gli abiti fradici nel giro di pochi minuti ma non poterono fare altro che ignorare denti stretti il freddo e il bagnato cercando di ripararsi sotto la tettoia più sporgente del palazzo lì all'angolo.
«Che facciamo?» chiese Luke dopo un po'.
Calum guardò il cielo, che non accennava a diminuire la sua pioggia. Scosse la testa e rispose: «Non possiamo aspettare ancora. Abbiamo l'aereo tra quasi quattro ore e dobbiamo ancora trovare la vecchia casa di Martha, scoprire di che si occupava quando era qui, tornare all'albergo per recuperare la nostra roba e andare in aeroporto. Non possiamo aspettare qua sotto fino a quando la pioggia non finirà»
Luke annuì, si tirò il cappuccio della felpa sulla testa e fece un gran respiro, poi seguì il suo amico nella tempesta.
Fortunatamente ci volle meno di quanto avevano sperato per trovare ciò che cercavano. Non fu un lavoro breve, ma più di quanto avessero immaginato. Fu più che altro un colpo di fortuna.
Dopo quasi un'ora di lettura dei nomi su tutte le porte delle case vi si fermarono casualmente di fronte per prendersi una pausa dall'acqua incessante che cadeva dal cielo.
Luke si sedette sul ciglio della porta, Calum invece gli rimase accanto, in piedi, con lo sguardo assorto.
Il biondo posò lo sguardo sul campanello accanto al quale vi era scritto il nome della famiglia proprietaria.
«Ripetimi un po' il nome che stiamo cercando?» chiese.
«Summer, oppure Dell, almeno uno dei due dev'esserci scritto»
Ci fu un secondo di silenzio, poi Luke esclamò: «Credo proprio di averlo trovato»
Cal lo guardò sorpreso, poi rivolse lo sguardo alla targhetta con il nome. «Ottimo lavoro Luke»
Esitò un momento prima di suonare, rimase immobile a fissare la porta chiedendosi che cosa ne avrebbe trovato al di là. Forse Jamie Dell e Russell Summer non si ricordano nemmeno chi fosse. D'altronde erano passati anni...
«Che stai aspettando Cal? Qui fuori si gela»
Il bruno non era sicuro che i proprietari di quella casa li avrebbero invitati ad entrare, tuttavia rimase in silenzio, allungò la mano e bussò alla porta.
«Chi è?» domandò una voce di donna.
Calum rimase in silenzio un momento poi, prima che la proprietaria decidesse di tenere la porta chiusa, si affrettò a rispondere: «Signora Dell, probabilmente non si ricorda di me, sono...» si interruppe quando vide la porta aprirsi.
Si ritrovò a fissare du occhi color ghiaccio che gli fecero venire i brividi, le parole gli morirono in gola.
«Calum Hood? Sei davvero tu?»
«Sì signora Dell, sono io»
Jamie Dell sorrise, e fu come avere Martha davanti a sé. «Calum... - sembrava che ad entrambi mancassero le parole giuste per continuare - Calum, io... sono contenta di vederti»
La madre di Martha lo abbracciò ignorando la pioggia e i suoi abiti fradici per poi invitare sia lui che Luke ad entrare.
«Sedetevi, vi prego, avrete freddo con tutta l'acqua che vi ritrovate addosso»
«Siamo solo di passaggio» la avvertì il biondo.
«Ma certo» disse Jamie accomodandosi accanto a loro. «È stato davvero un bel gesto passare a salutare»
Calum la guardò con espressione seria e grave, poi abbassò gli occhi. «Veramente non siamo qui solo per salutare. Siamo venuti apposta per chiederle una cosa. Prima però è necessario che le spieghiamo»
E così fecero, raccontarono tutto ciò che sembrò loro fondamentale. Cal decise tuttavia di tralasciare molte cose, non parlò né dei soldi, né del fatto che Martha sembrava nascondere qualcosa di davvero importante.
«Lei sa perché Martha ha deciso di tornare a Sydney così di punto in bianco?»
«Non per certo, mi dispiace, ma qualche cosa posso dirvela. Qui a Melbourne non faceva altro che comportarsi in modo strano, stava via per ore e ore, tornava la mattina presto e si rinchiudeva nella sua stanza. Ogni tanto riuscivamo a vederla, ma sempre più raramente. Qualche mese fa, è venuta un giorno a prendere la sua roba. Sembrava piuttosto agitata. Io e Russell abbiamo provato a farci dire cosa stesse succedendo, ma non ha voluto raccontare neanche una parola»
Fece una lunga pausa poi aggiunse: «Io sono convinta che stesse scappando da qualcosa»
Luke e Calum si scambiarono un'occhiata.
«Sa di qualcosa che è successo qui vicino? Furti o qualche altro reato?»
«No, non di preciso, ma degli agenti sono venuti a farmi un paio di domande su piccoli furti che avvenivano in questa zona. Rubavano il contante a vari negozi qui vicino. La polizia pensava ad un unico ladro dall'identità ancora sconosciuta, ovviamente»
«Che cosa le hanno chiesto di preciso?» entrambi sentivano di essere vicini alla soluzione.
Jamie li guardò sospettosa. «Come mai vi interessa tanto?»
Calum e Luke si scambiarono altre occhiate, poi, cautamente, il bruno si voltò verso la madre di Martha e disse: «Stiamo solo cercando di capire, la prego»
La donna annuì. «D'accordo. Mi hanno chiesto se avessi visto qualcosa di insolito e ho risposto di no»
Cal avrebbe voluto imprecare, ma si trattenne. Strinse i pugni.
Maledizione! Erano ad un passo dallo scoprire qualcosa di davvero utile e tutto ciò che riuscivano a ricavare era quello? Un "Mi hanno chiesto se avessi visto qualcosa di insolito"?
Sembrava quasi che tutti si fossero messi d'accordo per mantenere il segreto di Martha tale.
«Non le hanno chiesto nient'altro? Qualsiasi cosa...»
Era furioso, non riusciva a spiegarsene il motivo ma era davvero fuori di sé dalla rabbia. Non era possibile che fosse così difficile scoprire ciò che voleva.
«No, non mi hanno chiesto nient'altro. Calum, sei sicuro di stare bene?»
«Sto benissimo» disse alzandosi dalla sedia.
Luke lo fulminò con lo sguardo e si scusò. «Mi dispiace per il suo comportamento, è solo che siamo venuti sperando di riuscire a capire qualcosa in più, ma non è stato così. È solo arrabbiato»
«Con me?»
Calum intervenne: «No, certo che no, scusi»
Jamie gli si avvicinò e gli accarezzo la guancia. Era un gesto estremamente materno e carico d'amore. «Calum, sei come un figlio per me, sei stato il punto di riferimento di Martha per praticamente tutta la sua vita e farei qualsiasi cosa per aiutarti, ma non posso, non questa volta, mi dispiace»
«Non è colpa sua. Ora dovremmo andare, si è fatto davvero tardi»
«Certo»
La donna aprì loro la porta, ma prima che se ne andassero disse: «Il poliziotto mi ha detto che i furti ammontavano a poco più di centomila dollari, mi pare»
La cifra che Martha aveva nascosto nella cassetta delle lettere, più la cauzione per tirare Ashton fuori di prigione.
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THE REVIVAL - Il ritorno || Calum Hood
FanficQuando Calum torna sconvolto dopo una serata che avrebbe dovuto essere tranquilla, Lauren non sa più cosa pensare di lui. Calum, dal canto suo, si ritrova davanti a qualcuno che non avrebbe dovuto esistere e nel tentativo di scoprire il segreto che...