«Questa è la seconda festa a cui partecipiamo nel giro di due giorni, non credi di esagerare un po'?» domandò Calum guardando la monumentale casa a cui si stavano avvicinando.
«No, certo che no»
«Quando smetterai di divertirti in questo modo?»
Martha gli lanciò un'occhiata e sorrise. «Smetterò di andare alla festa e in discoteca quando non avrò più la forza di ballare, e fidati, sono piena di energia» ammiccò poi scoppiò a ridere e con lei fece Cal.
La casa in cui si teneva la festa era una prestigiosa villa nel quartiere di Mosman, con una stupenda vista sul mare è una piscina grande quanto la camera da letto di Calum dall'acqua cristallina. Il fondale email luminati da una forte luce bianca, dando agli occhi un meraviglioso gioco di luci ed ombre che faceva sembrare la piscina più grande di quanto non fosse.
«Wow - mormorò Cal senza riuscire a trattenersi - questa sì che è una vera bomba di casa»
«Sapevo che ti sarebbe piaciuta» disse civettuola Martha portando un braccio attorno alle spalle del ragazzo e spostando lo sguardo dalla casa a Calum.
Insieme entrarono nella proprietà, la musica ancora non si sentiva ma c'era già molta gente sparsa per il cortiletto che circondava la piscina.
Quando i due entrarono la maggior parte degli sguardi si posarono su di loro. Qualche ragazza in leggere vestaglie che coprivano il costume da bagno sorrisero al bruno e lo salutarono con le dita.
Lui sfoggiò il suo perfetto sorriso e ricambiò il saluto, facendo bruciare di gelosia Martha, che con sguardo malizioso si avvicinò a Calum e lo baciò sulle labbra.
Quando si separarono, sulle labbra della ragazza c'era il solito sorriso soddisfatto, si voltò verso le ragazze che avevano salutato il bruno e fece loro il dito medio mostrando la lingua.
Cal rise, le guardò e fece spallucce. "Mi dispiace, sono impegnato" sembrava voler dire.
Mentre si addentravano nella casa, Martha lo prese per mano e disse: «Calum Hood è solo mio»
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Luke e Julia se ne stavano seduti sul divano, le dita intrecciate e un'espressione beata sul volto di entrambi. Stavano guardando Titanic perché Luke non l'aveva mai visto, erano arrivati al momento in cui Leonardo DiCaprio stava morendo a mollo nell'acqua congelata quando Julia spostò lo sguardo sul suo ragazzo.
«Che storia triste» mormorò Luke senza staccare gli occhi dalla TV.
Julia guardò tristemente il suo profilo nell'oscurità della stanza e disse: «Mio padre ha perso il lavoro»
Luke la guardò con i suoi meravigliosi occhi azzurri, non le sorrise ma la strinse un po' di più a sé. «Mi dispiace Jules»
Julia si lasciò sfuggire un sorriso malinconico e fece spallucce, poi aggiunse: «Se non paghiamo l'affitto entro la fine dell'anno ci sbattono fuori di casa»
La ragazza vide la faccia cupa di Luke e lo abbracciò, mormorando con un filo di voce: «Non so nemmeno perché te l'ho detto, scusami»
Luke l'accarezzò gentilmente sui capelli biondi, cullandola, baciandole la testa come se fosse niente più che una bambina, la strinse a sé e ripeté: «Mi dispiace davvero»
«Lo so» rispose lei sollevando la testa per baciarlo sulle labbra mentre il piercing freddo di Luke le faceva venire i brividi.
«Se hai bisogno di qualcosa, di qualunque cosa, non esitare a chiedere» le disse lui.
«Grazie Luke, sei davvero gentile. È per questo che ti amo così tanto» rispose Julia sorridendogli.
Lanciò un'ultima occhiata al televisore acceso, Leonardo DiCaprio era morto.
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«Questa sì che è una festa» disse Calum ridendo.
Il ragazzo che lo affiancava rise con lui, sollevò il bicchiere e insieme brindarono al divertimento, mandando giù un sorso di birra poi il proprietario della casa gli tirò una pacca sulla spalla. «Non hai ancora visto il meglio» disse.
«Ah sì, e quale sarebbe?»
Donovan Dallas, l'organizzatore della festa, si alzò in piedi salendo sul tavolo con i piedi e sollevando in alto la bottiglia di birra. «Gente! - esordì attirando l'attenzione della maggior parte degli invitati - è ora della grande sfida!»
Tutti esultarono così Donovan continuò: «La prima a partecipare questa sera sarà Martha Summer» la indicò e tutti applaudirono.
La ragazza si alzò in piedi, con un sorriso beffardo e una strana smorfia sul viso alzò il braccio in alto come se stesse per affrontare un incontro di wrestling e stesse salutando un folla di tifosi.
Lanciò a Calum un'occhiata e il suo sguardo si addolcì.
Donovan - chiamato da tutti Donnie - sorrise e batté a Martha il cinque, per poi dire: «Chi vuole sfidarla?»
La bionda guardò il suo ragazzo. «Calum» disse e a lei si unirono il resto dei partecipanti alla festa, sollevando le mani e incitando il bruno ad accettare la sfida.
«Ca-lum, Ca-lum!»
Cal scosse la testa, bevve un ultimo sorso dalla sua bottiglia di birra poi si alzò. «Okay» disse semplicemente lanciando a Martha un'occhiata e affiancando Donnie, che gli sussurrò: «Brutta bestia la popolarità, vero?»
Calum sorrise. «Non immagini quanto» rispose. Eppure gli piaceva, gli piaceva da morire essere così al centro dell'attenzione.
«Le regole sono semplici - disse Donovan alzando la voce per farsi sentire da tutti - Noi vi diciamo il titolo di una canzone, voi ci dite il gruppo o il cantante che l'ha scritta e che la suona. Se indovinate, il vostro avversario deve bersi un bicchiere di vodka. Vince chi rimane sobrio fino alla fine»
Tutti fischiarono ed esultarono, avvicinandosi per guardare meglio i due sfidanti, che si scambiarono un'occhiata, un sorriso si formò sul volto di entrambi e la ragazza disse: «Preparati a parere»
Cal scosse deciso la testa rispondendo: «Sei tu che devi preparati, io sono un musicista, ricordi?»
«Certo, ma sono io che ti ho insegnato tutto quello che sai e poi so resistere all'alcol molto meglio di te»
«Vedremo»
Sarebbe stata una bella sfida, decisamente.
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THE REVIVAL - Il ritorno || Calum Hood
FanfictionQuando Calum torna sconvolto dopo una serata che avrebbe dovuto essere tranquilla, Lauren non sa più cosa pensare di lui. Calum, dal canto suo, si ritrova davanti a qualcuno che non avrebbe dovuto esistere e nel tentativo di scoprire il segreto che...