Lauren vide Martha strusciarsi sensualmente contro Calum, la vide scuotere i lunghi capelli biondi e accarezzare il viso del ragazzo, senza che lui facesse niente per impedirlo.
La rabbia e la gelosia bruciavano, come c'era d'aspettarsi, ma la sorella di Ashton si dimostrò piuttosto sicura di fronte a quelle emozioni, e seppe che era finalmente arrivato il momento di dimostrare chi era.
Non avrebbe lasciato che Martha le portasse via il ragazzo che amava, non sarebbe rimasta lì a guardare mente Calum rischiava di scivolare via, lontano da lei.
Doveva combattere per lui e per ciò a cui davvero teneva. Forse avrebbe dovuto essere arrabbiata con il bruno, ma era stanca di aspettare che fosse sempre lui a dover dimostrare di amarla. Lei era la ragazza di Calum e avrebbe dovuto comportarsi come tale.
Non fare solo la fidanzata gelosa che non faceva niente per rimediare ai comportamenti che non le piacevano.
Mandò giù tutto d'un fiato la tequila che Martha aveva ordinato per lei e si fece strada tra la gente ammassata sulla pista da ballo. Raggiunse i due ragazzi, prese per mano Cal e lanciò alla bionda un'occhiata fulminante.
«Spero non ti dispiaccia se me lo riprendo» disse in tono tagliente e portandoselo via senza aspettare una risposta.
Calum aveva un sorriso meraviglioso stampato sulle labbra. Si vedeva che era felice, forse perché si stava divertendo, forse perché era contento che Lauren fosse intervenuta.
Cominciarono a ballare, l'uno appiccicato all'altra, con i corpi quasi a contatto. Le loro labbra si sfioravano e i loro sguardi si incrociano e si incatenarono, nessuno dei due fu capace di spezzare quel contatto così intenso da togliere il fiato.
Cal ansimava, si sentiva appena, e non era per il ballo, aveva il cuore che le batteva a mille, e lo stesso provava Lauren, così intensamente da star male.
«Aspettavo con ansia il momento in cui saresti venuta a prendermi» le sussurrò Calum all'orecchio, sfiorandole la pelle con le labbra e facendola avvampare.
«Credevo lei ti piacesse» sussurrò lei di rimando, provocandolo, senza tuttavia nascondere il sorriso che le era spuntato sul volto.
«Non quanto mi piaci tu» rispose Cal avvolgendole le braccia attorno alla vita e avvicinandola ancora di più a sé.
Si baciarono, mentre attorno a loro la musica e le luci cambiavano ancora e ancora, come se null'altro esistesse al mondo tranne loro, come se un giocatore della squadra della Norwest non fosse caduto a terra ubriaco provocando urla e risate non ci fosse e come se Martha, che li guardava da lontano, non fosse mai stata lì.
Quando si separarono, Cal fissò Lauren negli occhi.
«Non posso assicurarti di non provare dei sentimenti per Martha, perché non sarebbe vero. So benissimo che questo mi fa sembrare un fidanzato infedele, ma non posso scegliere chi amare, posso solo scegliere con chi passare il resto della mia vita. E ti assicuro che non è lei la persona che voglio al mio fianco, non è lei la persona capace di rendermi migliore, non voglio accanto a me una ragazza che riesca a tirare fuori la parte peggiore di me. Forse questo per te non è abbastanza, io spero...» Lauren non lo lasciò finire, gli posò un dito sulle labbra e sorrise.
«A me basta» disse per poi baciarlo nuovamente.
****
Erano le quattro di notte, ed un imbarazzante silenzio aveva preso il posto nelle orecchie della martellante musica da discoteca.
Erano in auto ormai da un quarto d'ora, le case si vedevano già al fondo della strada, avvolte nelle tenebre della notte e nella quiete immensa.
Stava guidando Calum, accanto a lui Lauren aveva la testa appoggiata al finestrino e gli occhi chiusi, dietro di lui Martha aveva ancora gli occhi aperti rivolti alla strada fuori dall'auto, che fissava con sguardo annoiato.
Si fermarono di fronte a casa Irwin, solo dall'altra parte della strada c'era quella di Calum, altrettanto silenziosa ed altrettanto avvolta dalla nebbia del sonno.
Cal disse a voce bassa per non svegliare Lauren: «Vado a portarla a letto, poi ti riaccompagno a casa»
Martha non ribatté.
Il bruno andò ad aprire la portiera dalla parte della sorella di Ashton, ma siccome lei non se ne accorse né si svegliò, il ragazzo fu costretta a prenderla in braccio. Con qualche difficoltà aprì la porta di casa e vi entrò. Andò in camera di Lauren, gentilmente la depositò sul letto e con attenzione la coprì con il lenzuolo.
Le lasciò un bacio sulla fronte e un dolce sorriso gli increspò le labbra.
L'amava, cavolo se l'amava. L'amava da impazzire, per questo fare ciò che doveva con Martha era così difficile.
Cercò di non pensarci, si alzò dal bordo del letto e silenziosamente se ne andò, lasciando la casa nella stessa quiete in cui l'aveva trovata.
Quando tornò in macchina, Martha si era spostata sul sedile accanto a quello del guidatore.
«Hai portato la tua principessina nel letto?» chiese acida senza guardarlo negli occhi.
Cal annuì. «Sì, l'ho fatto»
La bionda fece una smorfia, scosse la testa e disse: «Bene, ora sarai contento. Portami a casa e poi vattene subito»
«Ma come, ora che siamo finalmente soli non vuoi spassartela sul serio?»
Gli occhi di Martha si illuminarono. «Che vuoi fare?» domandò cauta.
«Se vuoi davvero saperlo dovresti sederti sulle mie gambe» rispose lui mostrando un sorrisetto malizioso e facendole segno di accomodarsi in braccio.
La bionda obbedì senza esitazione e Cal allargò il sorriso. «Che vuoi fare?» domandò nuovamente Martha.
Calum fece scorrere le mani lungo la schiena della ragazza poi le portò davanti e con un abile gesto slacciò il primo bottone della camicia di Martha. Poi il secondo, e poi il terzo, lasciando il reggiseno sotto ad essa sempre più visibile.
«Che ne dici se ci divertissimo un po'?» chiese continuando a sbottonare la camicia.
«Credevo fossi tutto preso dalla principessina...»
Calum era ormai arrivato all'ultimo bottone, lo slacciò e lasciò scivolare le mani sulla morbida pelle dei fianchi della ragazza.
Lei sorrise e rabbrividì - Cal aveva le mani fredde - ma quei brividi per lei erano estasi pura. Si sfilò la giacca di pelle che indossava sopra la camicia, poi si tolse anch'essa.
«Devo pur sempre farle credere che lei sia la mia preferita, no? È così permalosa...» commentò il bruno.
Quelle parole erano musica per le orecchie di Martha.
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THE REVIVAL - Il ritorno || Calum Hood
FanfictionQuando Calum torna sconvolto dopo una serata che avrebbe dovuto essere tranquilla, Lauren non sa più cosa pensare di lui. Calum, dal canto suo, si ritrova davanti a qualcuno che non avrebbe dovuto esistere e nel tentativo di scoprire il segreto che...