Chapter 20 - Che cosa hai fatto?

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«Che cosa diavolo stai dicendo?» urlò Calum cercando di calmare Julia, che si dimenava e strillava e piangeva.

«Stammi lontano, stammi lontano!» continuò lei imperterrita attirando l'attenzione di tutti quelli delle classi vicine che uscirono allarmati e si disposero attorno alla scena.

Calum si guardò intorno preoccupato poi tornò a rivolgere lo sguardo a Julia. «Che cosa cavolo ti prende? Sei impazzita?!» tentò di avvicinarsi ma lei lo respinse con violenza, nascondendosi tra le persone che stavano guardando.

«Che succede?» chiese qualcuno in tono preoccupato.

La ragazza chinò la testa e nascose il viso tra le mani, rimase in silenzio per qualche secondo, poi, cercando di placare il pianto mentre le compagne si prendevano cura di lei, disse: «Lui... lui ha cercato di baciarmi contro la mia volontà»

Qualcuno mormorò un "Oh dio!" soffocato, qualcuno spalancò allibito la bocca e lanciò occhiate disgustate a Calum.

«Voleva costringermi...» aggiunse Julia a voce più bassa mantenendo lo sguardo diretto verso il pavimento, senza avere il coraggio di guardarlo negli occhi.

Cal scosse la testa guardando sbigottito la ragazza. «Non è vero, non ho fatto proprio niente. Julia, che diavolo stai dicendo? Sai benissimo che non ho fatto niente di male»

Lei non rispose, ma, rivolta agli altri disse: «É un bugiardo, é un bugiardo. Mi ha afferrato il braccio e poi...»

Fece l'errore di sollevare lo sguardo e di incontrare quello di Calum, si sentì sprofondare nella vergogna e si affrettò a distogliere gli occhi, annebbiati da lacrime che erano un po' finte un po' sincere.

«Non é vero, non lo farei mai» ripeté Cal prima che Luke si facesse strada tra gli studenti che sia erano ammassati intorno. Il biondo guardò prima il suo amico poi spostò lo sguardo sula sua ragazza.

«Che cosa non faresti mai? Che cosa sta succedendo Jules?» si avvicinò a Julia e la strinse tra le braccia lanciando un'altra occhiata a Calum.

«Calum ha provato a baciarmi»

«Non ascoltarla, non é assolutamente vero, amico, lo sai che non lo farei mai...» disse il bruno quasi contemporaneamente.

Luke puntò gli occhi sulla sua ragazza ignorando completamente l'amico, la sua espressione era tesa, la fronte corrucciata e lo sguardo serio e preoccupato. «Che cosa ha fatto Calum?» domandò con un tono gelido.

«Ha cercato di baciarmi. Io non volevo, ho cercato di allontanarlo ma mi ha afferrato il braccio proprio qui» spiegò lei con la voce tremate.

«Amico... - lo pregò Cal - lo sai che non farei mai una cosa del genere. Ti prego, non so perché la tua ragazza sta dicendo questo, ma ti giuro che non ho fatto niente»

Luke lo guardò dritto negli occhi per qualche secondo e il bruno tirò un sospiro di sollievo sperando di averlo convinto, ma l'altro mantenne lo stesso sguardo gelido per tutto il tempo e infine chiese: «Perché hai provato a baciarla?»

Calum guardò sconvolto l'amico. «Andiamo... non ho provato a baciarla, perché non mi credi? Non farei mai una cosa del genere»

«Come non ti scoperesti mai Martha? Già, sono andato a parlarle convinto di farti un favore e poi cosa scopro? Che te la sei portata a letto, e che ti è anche piaciuto»

Cal aveva la bocca aperta per ribattere, ma quando sentì ciò che l'amico disse la chiuse, guardandolo negli occhi e cominciando a sentire la rabbia bruciargli in petto. Dopo qualche secondo di silenzio disse: «È per questo che sei arrabbiato con me? Perché non ti ho detto di Martha? Beh, scusami se non sono affari tuoi»

«Non sono arrabbiato con te per Martha, non mi frega un cazzo di lei, sono arrabbiato con te perché non me l'hai detto e perché sei un bugiardo, quindi scusami se non ti credo quando mi dici che non c'hai provato con la mia ragazza»

«Ma che ti succede? Ora non credi più al tuo migliore amico?» rispose acido il bruno. Luke non ribatté, così Cal continuò: «Benissimo, fai come ti pare, non mi interessa, ma non venirmi a fare le scuse quando ti sarai reso conto che la tua ragazza ha detto una cazzata, perché non ho intenzione di lasciar perdere»

«Non preoccuparti di questo, non succederà. Ora dovresti andare dal preside a spiegare quello che è successo, spero che ti sospenda e non espella»

Calum guardò con rabbia l'amico. «Vaffanculo»

Luke si voltò e se ne andò proprio mentre arrivava Lauren, che aveva assistito alla scena solo da lontano. Si avvicinò a Cal e lo strinse in un abbraccio. Lui affondò il viso tra i suoi capelli e chiuse gli occhi, cercando di far sbollire la rabbia ma senza riuscirci.

Poi la prese per mano e, senza guardare le facce sgomente attorno a sé si avviò verso l'ufficio del preside con gli occhi rivolti verso il terreno, ancora colmo di rabbia.

Quando arrivarono nell'ufficio del signor Sinclair, questo era già a conoscenza di tutta la storia e guardava Cal con sguardo truce.

«Signorina Irwin, io e il signor Hood dobbiamo scambiare due parole» disse quando i due ragazzi entrarono nell'ufficio. La frase era chiaramente un ordine, così Lauren strinse la mano del bruno e dopo avergli lanciato un'occhiata rassicurante lasciò la stanza.

Sperò che il preside credesse a Calum. Lei non aveva nessun dubbio su quale fosse la verità... ma perché Julia aveva raccontato una bugia simile?

Doveva esserci un motivo valido o almeno, questo era ciò in cui Lauren credeva. Se non ci fosse stata una buona ragione, Julia McKeller non avrebbe mai fatto una gesto del genere. Ma quale poteva essere quella ragione?

La sorella di Ashton passò tutto il tempo a porsi la domanda in testa, quasi come se fosse diventata un mantra. Smise di pensarci quando dal fondo del corridoio vide arrivare Mali-Koa e David Hood, si alzò e corse loro incontro. Salutò Mali-Koa e fece un cenno a David.

Avrebbe voluto essere lei stessa a raccontare ciò che era successo, ma Mali le spiegò che lei e il padre dovevano andare immediatamente nell'ufficio del preside.

«Sta' tranquilla - le disse la sorella di Calum prima di entrare - Il nostro Cal non farebbe mai una cosa del genere» 

THE REVIVAL - Il ritorno || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora