Chapter 31 - Traditrice

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Quella mattina era la prima volta in due settimane in cui Calum vedeva Luke e nonostante gli ultimi avvenimenti che avevano sconvolto la loro amicizia il ragazzo sentì il cuore riempirsi di gioia quando vide il suo amico accanto all'armadietto.

Fece per raggiungerlo, ma Luke lo fulminò con lo sguardo.

Accanto a lui c'era Michael, che non era della stessa opinione e che non appena vide Cal gli andò incontro e lo abbracciò come so non si vedessero da mesi.

«Amico, in questi giorni senza di te la scuola sembrava un mortorio, e poi girare con "Mr Allegria" - Mike indicò Luke - faceva davvero tornare la voglia di vivere»

Calum rise.

«Mi dispiace, ma è niente in confronto a quello che ho passato io»

Anche Michael rise. «Forse hai ragione» disse per poi tornare da Luke. Cal per un momento esitò ma infine decise di seguirlo.

Il biondo non lo degnò neanche di un saluto e si allontanò prima che chiunque potesse fermarlo.

«Dovreste chiarire» disse addolorato Michael. «Detesto questa situazione»

«Non dirlo a me» mormorò Calum scuotendo la testa ed entrano in classe per iniziare la lezione. Doveva parlare con Luke e Julia, da solo.

****

Quando Calum si avvicinò al tavolo, Luke si alzò e con lui fece Julia, che lanciò una timida occhiata al bruno e poi distolse immediatamente lo sguardo.

«Dove stai andando?» chiese irritato.

Il biondo si voltò e gli lanciò un'occhiata di fuoco. «Lontano da te» rispose in modo secco con aria di sufficienza, quasi come se la sua risposta fosse scontata.

Cal sbuffò frustrato e sbottò: «Non puoi evitare per sempre questa conversazione. Perché non ti levi il fastidio e stai a sentirmi per cinque minuti?»

Luke lo fissò con lo stesso sguardo duro, ma il bruno riuscì ad intravedere in quegli occhi azzurri così familiari una scintilla di indecisione.

«Non voglio una tua giustificazione» tentò ancora l'amico, anche se il suo tono così freddo cominciava a vacillare ed esitare.

Calum prese a lungo fiato, sapeva che ciò che avrebbe detto in quel momento avrebbe condizionato il suo rapporto futuro con il suo vecchio amico, era a conoscenza del fatto che se avesse detto qualcosa di sbagliato avrebbe solo allontanato di più Luke, quindi scelse ogni parola con attenzione.

«Se c'è ancora un briciolo di fiducia in me nel tuo cuore ascoltami, ti prego. Voglio solo risolvere questa situazione» disse cautamente.

Il biondo lanciò prima un'occhiata a Julia, poi alla sedia che aveva lasciato libera. Il volto della sua ragazza era visibilmente preoccupato ma ebbe il buon senso di rimanere in silenzio.

Entrambi lentamente si sedettero di fronte a Calum che tirò un sospiro soddisfatto e si abbandonò allo schienale della sua sedia.

«Che cosa vuoi sapere per prima cosa?» esordì cautamente.

Luke esitò, si fece pensieroso ma poi rispose: «Iniziamo con le cose semplici... perché non mi hai detto che tu e Martha siete andati a letto insieme?»

«Perché... perché sto cercando di scoprire che cosa nasconde, è quello che sto cercando di fare fin dall'inizio. Forse non è il modo migliore, me ne rendo conto, ma è l'unico modo che mi è venuto in mente e. a proposito di questo, devo dirti una cosa davvero importante»

Cal fece una pausa. «Riguarda Julia» aggiunse cautamente, sapendo di essersi avvicinato in una zona pericolosa. Si sentiva sull'orlo di un campo minato, un passo falso e tutto sarebbe saltato in aria.

«Julia? Vuoi forse dirmi perché hai provato a baciarla?» chiese Luke in modo pacato rivolgendo tuttavia Calum si sentì come trapassato da una lama.

«No, cioè... - il bruno lanciò un'occhiata a Julia che lo guardava con occhi spalancati ma che non ebbe il coraggio di aprire bocca - Julia e Martha si conoscono»

Il biondo si mostrò sorpreso, però sembrò credere alle parole dell'amico.

«Jules, dice la verità?»

Calum aveva paura che la ragazza avrebbe negato e temeva che se così fosse stato, Luke avrebbe dato ragione a lei. Ma Julia non negò.

«Jules? Perché la conosci?»

Ancora una volta, la ragazza rimase in silenzio con l'espressione tipica di chi si sente in colpa. Visto il silenzio, il biondo si rivolse a Cal: «Tu lo sai?»

«Sì»

«Forza allora. Racconta»

Calum stava per cominciare a parlare, ma Julia lo interruppe. Gli occhi le si riempirono di lacrime e non fu capace di trattenere i singhiozzi mantenendo lo sguardo basso. Disse un semplice "Faccio io" poi cominciò a raccontare la storia sentendo su di sé lo sguardo soddisfatto di Cal.

Forse, se fosse stata solo un poco più egoista avrebbe combattuto di più forza per tenere la verità nascosta, ma dal primo momento in cui quelle menzogne erano state create lei le aveva difese debolmente, quasi come se una parte del suo animo volesse che fossero scoperte e smascherate.

In fondo non era affatto una cattiva persona.

«Ti avevo già raccontato che la mia famiglia ha problemi di denaro, mio padre è stato licenziato e che se non avessimo pagato l'affitto entro la fine del mese ci avrebbero sbattuto fuori di casa...» esordì.

«Sì, mi hai raccontato che avete trovato i soldi per pagare, ma questo cosa c'entra con Martha?»

«Beh, è stata lei a darmi i soldi. Non so come facesse ad averli, non me l'ha detto e io non glie l'ho chiesto, mi ha chiesto di fare qualcosa in cambio però. Ti giuro che all'inizio ho rifiutato la sua proposta, mi sembrava qualcosa di così crudele... ma la mia famiglia aveva bisogno di quei soldi, non avrei potuto vedere i miei genitori perdere tutto sapendo di aver la possibilità di salvarli»

Luke guardò negli occhi la sua ragazza, che singhiozzava ormai in modo disperato e che tentava invano di mantenere fermo il tono della voce. I singhiozzi erano così numerosi che rendevano difficile capire le sue parole.

«Che cosa ti ha chiesto di fare, Jules?» chiese serio il ragazzo.

Ci fu un momento di silenzio, poi la risposta arrivò: «Mi ha chiesto di farti perdere la fiducia nel tuo migliore amico, in modo che tu non volessi aver più niente a che fare con lui. Non so perché ma Luke... ho dovuto farlo. Per la mia famiglia»

Nel sentire quelle parole, Calum andò su tutte le furie, poche volte prima di allora era stato così arrabbiato con qualcuno. Lanciò a Julia un'occhiata di fuoco talmente furibonda da far venire i brividi alla ragazza, strinse e pugni e irrigidì la mascella.

Rimase tuttavia in silenzio, rendendosi conto che una sfuriata avrebbe solo ferito di più il suo amico. Gli rivolse un'occhiata e se la rabbia non fosse stata così forte probabilmente Calum avrebbe anche potuto lasciar perdere l'intera storia.

Luke aveva sul volto un'espressione affrante e gli occhi colmi di dolore e delusione e incredulità. Il suo sguardo era come spezzato, il suo cuore come ridotto in briciole. Sentiva la disperazione rosicchiargli ogni parte del corpo, pezzo per pezzo divorava tutto, senza indugio, senza sosta.

I suoi muscoli rifiutavano di reagire, immobilizzati. Ogni respiro gli provocava una fitta e nonostante il dolore non fosse fisico ma solo dell'anima Luke si sentiva come se un palazzo gli fosse crollato addosso. Distrutto, irreparabilmente ferito.

Non seppe mai dove trovò la forza di alzarsi da quel tavolo e andarsene.

Calum e Julia lo guardarono allontanarsi senza parole, poi sul viso del bruno spuntò un sorriso soddisfatto.

Forse era un egoista, o semplicemente una persona stufa di soffrire per colpa degli altri, ma di certo la felicità che provò in quel momento fu qualcosa di sincero.

«Ben fatto, stronzetta» disse guardando la ragazza negli occhi.

THE REVIVAL - Il ritorno || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora