Chapter 25 - Limonamici

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Ecco perché l'aveva amata per così tanto tempo, ecco perché non aveva notato altro che lei, ecco perché il suo mondo era stato Martha fin quando tutto non era stato distrutto. Ecco perché.

Calum amava la sua vita quando era con lei, era tutto così entusiasmante...

Con il sole che picchiava sulla testa e il vento che scompigliava i capelli, Cal non si era mai sentito così pieno di vita. Non vedeva dove stavano andando, teneva gli occhi serrati, ma forse era anche più bello in questo modo.

L'adrenalina gli scorreva nelle vene, lungo le braccia, le gambe e il corpo. Lentamente aprì gli occhi, voltò la testa verso Martha, che era accanto a lui e gli scappò un sorriso.

«Tu sei matta» urlò per sovrastare il vento che soffiava.

«Lo siamo entrambi, matti da legare» rispose Martha per poi gridare, lasciando che la sua voce fosse trasportata via dal vento.

Risero, urlano, si abbandonarono alla forza dell'aria che li colpiva di fronte e che cercava di trascinare lontano i loro abiti, i loro capelli e i loro corpi.

«Ragazzi, vi prego, tornate seduti, mi mettete ansia» li scongiurò George - che normalmente chiamavano Mik - scuotendo la testa e cercando di non guardarli. «Avete idea di quanto pericoloso sia quello che state facendo?»

«Veramente no - rispose Martha - ma se è davvero pericoloso come dici anche meglio!»

Mik scosse la testa intanto Kenneth cominciava ad alzarsi in piedi sul sedile posteriore della cabriolet, mentre essa sfrecciava a tutta velocità sulla strada deserta. Traballò, oscillò e per un istante sembrò perdere l'equilibrio, ma poi riuscì ad alzarsi e l'espressione sul suo volto fu qualcosa di indescrivibile.

Urlarono ancora, tutti insieme, mentre alle loro spalle il sole cominciava a scendere illuminando il cielo di un arancione brillante.

****

Martha era accoccolata contro il petto di Calum, esattamente come succedeva ai vecchi tempi, quando tutto andava bene.

Erano sdraiati sul cofano piatto della cabriolet con la schiena appoggiata al parabrezza. La ragazza guardava le stelle, il bruno invece chiacchierava con Donnie.

«Tu non lo sai, Bel Faccino, ma ci sono un sacco di ragazze che mi amano» disse Donovan con un sorriso compiaciuto.

«Ma davvero? Oh certo, credo di aver capito di chi parli... Tua madre, tua nonna e tua zia» Cal gli fece l'occhiolino e i ragazzi scoppiarono a ridere, Donnie invece fece una faccia imbronciata.

«Sì, certo, certo, prendimi pure in giro, ma scommetto che se ci chiedessimo ad un ragazza lei sceglierebbe mille volte me»

«È normale, le ragazze adorano gli animali da compagnia»

L'altro rimase a bocca aperta, senza sapere cosa ribattere. «Sei uno stronzo» rispose infine scuotendo la testa sconfitto e mantenendo quel finto broncio che gli si era dipinto in faccia.

Calum rise, poi addolcendo il tono disse: «Stavo scherzando ovviamente - fece una pausa poi continuò - È ovvio che sceglierebbero me»

Donovan scosse la testa. «Non ci credo, facciamo una prova. Martha, se Calum non fosse il tuo ragazzo...»

Martha e Cal lo interruppero contemporaneamente: «Non stiamo insieme»

«Mm... okay. Martha, se Calum non fosse il tuo scopamico, chi sceglieresti tra lui e me? Se non ci conoscessi, chi sceglieresti?»

La ragazza non rispose subito, spostò lo sguardo prima sull'uno e poi sull'altro con le ciglia aggrottate e un'espressione accigliata. Sorrise e rispose: «Perdonami Donnie, lo sai che ti voglio bene, ma se non vi conoscessi sceglierei Calum»

George, Kenneth e Cal scoppiarono a ridere. «Te l'avevo detto amico» disse quest'ultimo.

Donovan scosse la testa. «Sì, certo, come no. Non vale, Martha è di parte»

Risero ancora, poi la ragazza si avvicinò a Calum e lo baciò sulla bocca, ma non in un semplice bacio a stampo, le loro labbra si muovevano con lentezza e precisione le une sulle altre e con le lingue che si sfioravano.

Calum sentì sapore di birra e quel dolce profumo che Martha emanava, fragola e lampone.

Quando si separarono, Donovan disse scuotendo la testa: «E poi voi due non state insieme... È chiaro che siete fatti l'uno per l'altro»

Quelle parole irritarono il bruno, ma, come sempre, fece finta di niente rispondendo: «L'hai detto tu, non siamo fidanzati, siamo più... limonamici. O scopamici, fai come ti pare»

Donnie sbuffò e si alzò dal cofano della macchina, mormorando un "lasciamo da soli i piccioncini", afferrò una bottiglia di birra dal cartone e si allontanò.

Calò un silenzio tranquillo, rilassante, in cui sia Martha che Cal rivolsero gli occhi verso il cielo è si abbandonarono ognuno ai propri pensieri. Dopo un lungo temo, Calum si voltò verso la ragazza e fece un lungo respiro.

«Martha, devo farti una domanda e voglio che tu mi risponda in modo sincero»

Lei guardò quegli occhi color cioccolato che le facevano battere il cuore e sentire le farfalle nello stomaco e rispose: «Certo, tutto quello che vuoi amore»

Ci fu una pausa, poi Cal si decise a parlare: «Come ti guadagni da vivere? Dove li trovi i soldi?»

Negli occhi di Martha balenò un lampo di paura, ma ben presto quel sentimento fu trasformato in rabbia.

«Non mi credi, vero?»

Calum abbassò lo sguardo ma poi lo sollevò fissando la ragazza in viso. «Puoi biasimarmi? Spunti fuori dal nulla e hai un sacco di soldi, da dove li prendi?»

«Come fai a sapere che ho i soldi?» chiese lei.

«Martha andiamo! Siamo seduti sul parabrezza di una cabriolet che vale quanto tutta casa tua, quella che avevi prima di sparire, frequenti gente che abita nel quartiere più ricco della città... dimmi tutto quello che vuoi, ma le persone come Donovan non frequentano la gente come me e te a meno che non abbia almeno un po' di soldi»

Non era la verità, o almeno, non tutta. Calum sapeva dei soldi per la storia di Julia McKeller, ma non poteva fidarsi di Martha, quindi preferì tenere nascosto quel segreto.

«Che figlio di puttana. Ti ho solo chiesto di fidarti di me e tu non riesci a fare neanche questo. Non solo, mi fai credere di essere felice che io sia tornata e poi scopro che l'unica cosa che ti interessa è il motivo per con sono tornata. Non ti bastava sapere che ero qui per te?»

Martha scosse la testa e scese dal cofano della macchina evitando di guardare Calum.

Lui la seguì maledicendosi mentalmente per essere stato così imprudente e cominciando a spiegare: «Io mi fido di te Martha, ma voglio anche capire. Ti prego, mettiti nei miei panni. Voglio solo capire, e magari aiutarti se ce n'è bisogno»

Bugia.

«...L'hai detto tu stessa, non si può smettere di amare una persona»

Altra bugia. Anche più grande della precedente.

Martha lo guardò a lungo, salì sui sedili posteriori dell'auto e tornò a fissarlo negli occhi. «Non lo so Calum. Non posso dirti tutto. Abbi fiducia in me»

"Certo, dopo quello che hai detto avrò fiducia in te. Come no"

THE REVIVAL - Il ritorno || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora